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Il Parlamento europeo valida il diritto alla riparazione attraverso la stampa 3D

Pubblicato il 6 Novembre 2023 da Nunzia A.
europa

Nel tentativo di affrontare l’enorme quantità di rifiuti annuali prodotti nell’Unione Europea sotto forma di beni di consumo utilizzabili, la Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo (IMCO) si batte da oltre dieci anni per il diritto alla riparazione nell’UE. L’elevato volume di rifiuti generato fino ad oggi ha determinato un significativo impatto ambientale negativo. Secondo la Commissione europea, infatti, gettare via le merci prematuramente produce 35 milioni di tonnellate di rifiuti e aggiunge 261 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno. La situazione è un problema anche per i consumatori stessi, che subiscono una perdita annua di 12 miliardi di euro a causa dello smaltimento dei loro prodotti, che potrebbe essere evitato con le riparazioni.

Dopo un voto iniziale di 38 a 2 in seno alla commissione IMCO, l’UE ha ora avviato il processo di deliberazione per l’adozione di una serie di misure volte a rendere la riparazione più appetibile per i consumatori piuttosto che l’acquisto di nuovi pezzi. Uno dei fattori chiave per la produzione flessibile di pezzi di ricambio è la produzione additiva, che costituisce una parte significativa dell’argomentazione della commissione per la fattibilità e l’efficienza dell’adozione di misure di diritto alla riparazione. Le misure proposte dall’IMCO servono a prolungare il ciclo di vita dei prodotti di consumo e contribuiscono alla tutela dell’ambiente. I vantaggi derivanti dalla riparazione, anziché dalla sostituzione, sono stati un argomento spesso discusso che comporta una serie di requisiti e responsabilità sia da parte dei produttori che dei consumatori che utilizzano questi prodotti.

Il diritto alla riparazione consente di allungare la vita dei dispositivi e di ridurre i rifiuti (foto: Euractiv)

Il diritto alla riparazione attraverso la stampa 3D

Nella sua ultima votazione, l’IMCO ha sottolineato la sua posizione a favore del diritto alla riparazione, su cui si voterà ancora a novembre. La posizione include dettagli come l’obbligo per rivenditori e produttori di riparare gratuitamente i prodotti entro il periodo di garanzia legale. D’altra parte, le riparazioni possono essere trascurate se un prodotto nuovo è più economico della riparazione o se il ripristino dell’articolo è scomodo per il consumatore. Tuttavia, le riparazioni devono essere rese più attraenti per i consumatori attraverso una serie di fattori aggiuntivi, come l’estensione di un anno della garanzia dei prodotti riparati o i buoni sconto. Le aziende pagheranno anche per la riparazione di una certa quantità di prodotti non coperti da garanzia legale, come ad esempio i dispositivi tecnici. Le aziende possono anche prestare i prodotti ai clienti per fornire un servizio di sostituzione per la durata delle riparazioni.

Il diritto alla riparazione creerà anche un nuovo ambiente di servizi intorno alla riparazione. Di conseguenza, le officine di riparazione, i tecnici indipendenti e i consumatori avranno accesso ai pezzi di ricambio necessari in qualsiasi momento per l’intera durata del ciclo di vita del prodotto senza dover spendere una fortuna. Accesso che può essere ulteriormente migliorato da piattaforme online che forniscono informazioni sulle condizioni, le opzioni e i luoghi di riparazione. I parlamentari europei sperano che il diritto alla riparazione riduca i costi di riparazione, aumenti la concorrenza e offra più scelta ai clienti. La stampa 3D è un mezzo ideale per facilitare le riparazioni, in quanto la produzione additiva consente di sostituire un singolo pezzo rotto in un set senza dover sostituire tutto, o di effettuare riparazioni direttamente sulle superfici danneggiate, come accade già ad esempio nell’industria aerospaziale e ferroviaria.

Anche René Repasi, membro della commissione IMCO, ha commentato l’importanza dell’estensione del diritto alla riparazione: “Oggi abbiamo stabilito obblighi di riparazione diretta per i produttori e introdotto nuovi incentivi per i consumatori che scelgono la riparazione. Abbiamo rafforzato il ruolo dei riparatori indipendenti e li abbiamo posti al centro del miglioramento della riparazione in Europa. Grazie a un migliore accesso alle informazioni tecniche sulle riparazioni e ai pezzi di ricambio a prezzi accessibili per i riparatori, compresa la promozione della stampa 3D dei pezzi, una maggiore concorrenza farà scendere i costi di riparazione. Abbiamo così commentato l’obbligo per gli Stati membri di stabilire incentivi finanziari per rilanciare il settore delle riparazioni“.

Crediti fotografici: Kyle Wiens

La versione finale del diritto alla riparazione è ancora in corso d’opera, mentre gli eurodeputati voteranno la bozza di mandato nella prossima sessione plenaria di novembre e discuteranno la strada da seguire. La stampa 3D avrà un ruolo cruciale nelle nuove leggi sul diritto alla riparazione? Ulteriori informazioni sulla legislazione europea in materia di diritto alla riparazione sono disponibili QUI.

Cosa ne pensi del fatto che l’UE stia valutando una legislazione sul diritto alla riparazione? Faccelo sapere lasciando un commento sui nostri canali social Facebook, LinkedinYouTube! Non dimenticare di iscriverti alla nostra Newsletter per ricevere tutte le notizie dall’evento direttamente nella tua casella di posta!

*Crediti fotografici di copertina: Commissione europea / PhoneArena

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