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#Working3D: sei domande sulla professione di Head of People & Talent Management

Pubblicato il 11 Ottobre 2022 da Nunzia A.
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Nel mercato della produzione additiva, le mansioni e i profili sono vari: progettisti CAD, tecnici di stampa 3D, rappresentanti di vendita, responsabili post-vendita, ecc. La catena del valore della stampa 3D comprende molti anelli diversi e ognuno di essi richiede competenze e conoscenze specifiche. Per questo motivo, attraverso una serie di articoli, vogliamo presentare ai nostri lettori i diversi lavori nell’ambito della produzione additiva.
Per farlo, abbiamo incontrato gli esperti del mercato e abbiamo chiesto loro di raccontarci cosa fanno, com’è strutturato il loro lavoro quotidiano e di dare qualche consiglio a chi sta per lanciarsi nel mondo del lavoro dell’Additive Manufacturing. Dopo aver incontrato Emilien Goetz, ingegnere prevendita di Siemens, questa volta abbiamo intervistato Lorenzo Mastria, Head of People & Talent Management in Roboze.

3DN: Ciao Lorenzo, puoi presentarti?

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Lorenzo Mastria

Ciao a tutti, sono Lorenzo Mastria e sono Head of People & Talent Management in Roboze. Insieme al mio team, mi occupo quotidianamente di tutto ciò che concerne il People Management & Development.
Roboze è un’azienda italo-americana leader nel settore della stampa 3D di super polimeri e compositi per l’industria manifatturiera. La mia missione è quella di rendere Roboze l’azienda del futuro, creare un ambiente smart, eccitante e stimolante dove poter esprimere al meglio se stessi ed in cui far convivere le menti più brillanti, futuristiche, ostinate e talentuose.

3DN: Perché hai scelto di lavorare nel mondo della stampa 3D? Da recruiter, qual è il tuo punto di vista sul mercato dell’AM?

Il mio ingresso nel mondo della stampa 3D è stato un vero e proprio colpo di fulmine! Dopo essermi laureato in Economia & Management ed aver frequentato un Master in HR Management & Digital Skills, ho lavorato per anni per un’agenzia di recruiting specializzata su profili ingegneristici.  Durante il mio cammino professionale ho avuto la fortuna di conoscere Roboze ed Alessio Lorusso, CEO dell’azienda. In quel tempo Roboze non aveva un dipartimento HR strutturato, e dopo alcuni insights sul progetto e sulla vision aziendale, ho capito da subito quale fosse la mia strada, la mia missione. Ed eccomi qui, a scrivere insieme ai miei fantastici colleghi, una bellissima pagina di storia del manufacturing italiano e pugliese.
L’AM è un mercato innovativo, molto veloce e complesso dove è sempre più necessario avere internamente competenze tech e digitali molto specializzate. Parliamo di combinazioni diverse di competenze ingegneristiche, scientifiche e soft skills come audacia, versatilità e approccio mentale innovativo.

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(Crediti foto: Roboze)

3DN: Qual è il tuo ruolo in Roboze? Com’è strutturata la tua giornata tipo?

Come Head of People & Talent Management, mi occupo del processo di People Management dell’area EMEA (Europe Middle East & Africa). Le attività vanno dalla Talent Acquisition al Performance Management, dai processi di Onboarding allo sviluppo e implementazione di iniziative e strategie HR. Mi occupo anche di Employer Branding e sicurezza aziendale. Le mie attività sono diversificate e non c’è un giorno uguale all’altro, per fortuna!

3DN: Quali sono i titoli richiesti per ricoprire il tuo ruolo? Quale percorso di formazione consiglieresti?

Credo che non ci sia un vero e proprio percorso delineato per entrare a far parte del mondo HR e diventare un HR Manager, poiché questo ruolo e la sua definizione sono cambiati nel corso degli anni. La funzione HR è stata spesso associata negli anni alla gestione delle risorse interne (gestione presenze, contenziosi, formazione, sviluppo, ecc.) e dei sistemi retributivi. Oggi il futuro delle Risorse Umane si trasforma e la professione evolve.

Head of People & Talent Management

(Crediti foto: Roboze)

Ai professionisti del settore viene ormai chiesto di contribuire direttamente e proattivamente alla generazione di valore dell’azienda e quindi del business, di giocare un ruolo attivo nei processi di trasformazione culturale e digitale, di promuovere il brand e i valori che ne stanno alla base, di facilitare il coinvolgimento delle persone indipendentemente dal luogo e dalla modalità di lavoro. Il percorso formativo di ognuno deve innanzitutto seguire il solco delle attitudini personali e delle proprie passioni. Diversi sono i percorsi formativi che possono portare a tale carriera professionale e non esiste un HR Manager perfetto per ogni azienda; sono infatti richieste competenze che spaziano da quelle economiche a quelle giuridiche, passando per aspetti legati a materie umanistiche.

3DN: Quali sono le maggiori sfide nel tuo lavoro?

Come detto in precedenza, il mercato del lavoro è sempre più specializzato e focalizzato su competenze e abilità altamente qualificate e, quindi, difficili da rintracciare. Questa sicuramente è una sfida molto importante, dove la reputation del brand e la sua attrattività, dal punto di vista tecnologico e di marketing, giocano un ruolo cruciale per la ricerca dei migliori talenti.
Un’altra sfida è legata all’ampia natura del settore: il mercato è estremamente dinamico, con un’ampia gamma di professionisti di diverso tipo e con background spesso molto variegati. Una profonda comprensione del mercato dei talenti nell’Additive Manufacturing è quindi fondamentale per conoscere i salari di riferimento, le motivazioni lavorative ed altri aspetti legati alla vita di chi lavora nell’AM.

Inoltre, sfide probabilmente proprie a diversi settori sono legate alle conseguenze della pandemia COVID-19. Molti dipendenti preferiscono ormai lavorare in remoto, ed è aumentata l’importanza attribuita all’ambiente di lavoro, alla cultura aziendale e del lavoro. Non da ultimo, abbiamo assistito ad una profonda trasformazione digitale, ormai alla base di tutti i processi di People Management.

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Lorenzo Mastria e il team HR di Roboze (Crediti foto: Roboze)

3DN: Quali consigli daresti a chi vuole intraprendere questa professione nel settore della stampa 3D?

A chi vuole intraprendere la mia professione nel settore dell’Additive Manufacturing consiglio innanzitutto di essere curiosi e di studiare continuamente i mercati ed i nuovi trend di riferimento. Si tratta di un settore in ascesa e che guarda al mondo del lavoro secondo punti di vista spesso non convenzionali, per cui consiglio anche di avere una mentalità dinamica ed aperta ai cambiamenti che la tecnologia ed il mercato propongono. Infine, consiglio di appassionarsi alla tecnologia, alla sua padronanza e al mondo della stampa 3D in generale, sempre pieno di nuove sfide e scoperte. Credo infatti che la passione, il coraggio e la formazione professionale continua siano gli ingredienti perfetti per raggiungere obiettivi ambiziosi e superare qualsiasi tipo di ostacolo.

Cosa ne pensi della nostra intervista sul lavoro HR nella stampa 3D? Condividi con noi la tua opinione nei commenti qui sotto o sui nostri canali social Facebook, Twitter, LinkedinYouTube! Non dimenticare di iscriverti alla nostra Newsletter settimanale per ricevere tutte le notizie sulla stampa 3D direttamente nella tua casella di posta!

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