#Working3D: sei domande a un Additive Manufacturing Innovation Engineer

Per la nostra serie di articoli #Working3D, in cui analizziamo le diverse professioni del settore della produzione additiva, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare un Additive Manufacturing Innovation Engineer. Strettamente legata alla progettazione e allo sviluppo dei prodotti, questa professione consiste nell’individuare opportunità e soluzioni innovative che coinvolgano, in questo caso, la stampa 3D. Per saperne di più, abbiamo incontrato Drew Whited, Innovation Engineer di Cobra Puma Golf, la cui attività è incentrata sulla produzione additiva e sullo sport, in particolare sullo sviluppo di attrezzature da golf. Gli abbiamo chiesto di raccontarci com’è strutturato il suo lavoro quotidiano, quali sono le qualifiche che gli hanno permesso di raggiungere questo ruolo e di dare un consiglio a chi desidera intraprendere la stessa professione. Da non perdere!
3DN: Ciao, puoi presentarti?
Mi chiamo Drew Whited e attualmente lavoro presso Cobra Puma Golf come Innovation Engineer all’interno del nostro team Innovazione. Mi sono laureato alla Eastern Washington University in Ingegneria Meccanica e poi ho conseguito un master in Design dei prodotti sportivi presso l’Università dell’Oregon. Mentre frequentavo l’Università dell’Oregon, mi sono specializzato nella progettazione di attrezzature e il mio progetto di tesi si è concentrato sulla progettazione e sulla costruzione di un set di mazze da golf per il mondo di nicchia dell’Urban Golf. Questo mi ha portato in Cobra Puma Golf, dove oggi contribuisco a creare nuovi flussi di lavoro di progettazione e produzione che utilizzano tecniche di design computazionale unite a metodi di produzione tradizionali e additivi per costruire attrezzature da golf innovative e performanti.

A destra, Drew Whited, Innovation Engineer presso Cobra Puma Golf.
3DN: Come hai scoperto la produzione additiva?
Il mio progetto di laurea è stata la mia prima introduzione alla produzione additiva. Io e il mio team avevamo il compito di progettare e produrre un piede protesico con controllo idraulico per un compagno di squadra. Durante il processo di progettazione abbiamo imparato subito i vantaggi delle capacità di iterazione rapida offerte dall’additivo, che ci ha permesso di stampare rapidamente i componenti per la convalida della forma e la verifica delle tolleranze. Inoltre, per il nostro progetto finale la stampa 3D ha svolto un ruolo chiave nel contribuire a ridurre il peso e i costi di produzione grazie all’uso di un nylon rinforzato con fibra di carbonio, stampato tramite FDM. Questo materiale ha contribuito a ridurre il peso, a ottimizzare i costi di produzione e a offrire una resistenza paragonabile a quella di alcuni metalli.
Un ulteriore avvicinamento alla stampa 3D metallica è avvenuta con il mio progetto di tesi, per il quale le tre mazze da golf che ho progettato (putter, iron e driver) sono state stampate con acciaio inossidabile 316L tramite il processo di binder jetting. Questo ha contribuito a eliminare le restrizioni progettuali per ottenere pezzi che non sarebbero stati possibili con metodi tradizionali come la fusione o la forgiatura, oltre a ridurre drasticamente i tempi e i costi di prototipazione grazie alla possibilità di evitare la produzione di utensili.
3DN: Qual è il tuo ruolo attuale presso COBRA Puma Golf? Qual è la tua giornata tipo?
Il mio ruolo attuale è quello di Innovation Engineer. All’interno del team Innovazione, il nostro compito è quello di far nascere le prossime grandi idee da utilizzare nelle future generazioni di mazze da golf: nuovi materiali, lavorazioni, forme, costruzioni o metodi di produzione. Questo obiettivo viene raggiunto attraverso brainstorming e ideazione, seguiti da progettazione/fabbricazione e convalidati da vari metodi di test per garantire il raggiungimento degli obiettivi di progettazione.

Il Limit3d creato con la produzione additiva (foto: Cobra Puma Golf)
Come anticipato, gran parte del mio lavoro si concentra sulla progettazione di flussi di lavoro di design computazionale che comprendono diversi pacchetti software, controllati e collegati attraverso un ambiente di codifica. Questo ci permette di iterare su un’innumerevole gamma di possibilità di progettazione utilizzando come input gli obiettivi del progetto e di raggiungere un progetto ottimizzato in una frazione di tempo rispetto ai metodi CAD tradizionali. Utilizzando questi metodi, non solo possiamo valutare un maggior numero di progetti in meno tempo, ma possiamo anche concentrarci sull’aspetto creativo del processo di progettazione, piuttosto che sul lungo lavoro CAD. In Cobra Puma Golf siamo leader nella produzione additiva nel settore delle attrezzature da golf, come dimostra l’ultimo lancio di Limit3d, il primo ferro stampato in 3D in commercio.
3DN: Quali sono le qualifiche e l’esperienza richieste per lavorare come Innovation Engineer?
La maggior parte degli ingegneri CAD di Cobra Puma Golf ha un background in ingegneria meccanica, che rappresenta un’ottima qualifica di partenza, ma soprattutto il desiderio e la capacità di imparare rapidamente. Nell’industria del golf dobbiamo concentrarci su tutti gli aspetti del bastone, compresi i materiali, i processi, la progettazione, i test e la produzione e, anche se una conoscenza approfondita di tutte queste aree sarebbe vantaggiosa, è un obiettivo in gran parte irraggiungibile per un singolo ingegnere. Pertanto, siamo tenuti ad adattarci e ad imparare costantemente per guardare al futuro di ciò che è possibile e per creare, in ultima analisi, prodotti più performanti. La caratteristica più importante è quella di dimostrare esperienza nell’affrontare i problemi e nel superarli. Anche se non si arriva alla soluzione desiderata, il problem solving spesso insegna cose che non ci si aspetta e prepara ad affrontare i futuri ostacoli.
3DN: Quali sono le sfide più grandi che affronti nel tuo lavoro?
Nel settore del golf siamo costantemente in lotta tra estetica e funzionalità. I golfisti si aspettano un bastone altamente performante che li aiuti a giocare meglio, ma allo stesso tempo si aspettano che abbia l’aspetto di un gioiello. Questo equilibrio è una parte importante del lavoro: si può progettare il bastone più performante in termini di design, ma magari esteticamente il golfista non riesce ad apprezzarlo.
Dall’altro lato, si può realizzare una testa di bastone piccola ed elegante che per il golfista ha un aspetto fantastico, ma che, messa nelle mani di un giocatore d’élite, sembra non riuscire a colpire con la consistenza desiderata. Questo rimane un grosso ostacolo nel lavoro, ma fortunatamente con la stampa 3D possiamo colmare questo divario come mai prima d’ora. Grazie all’uso di software di design, utilizzando strutture reticolari, possiamo offrire equilibrio tra performance e estetica.

Crediti foto: Cobra Puma Golf
3DN: Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere la tua professione?
Siate pronti a imparare e ad adattarvi rapidamente. L’Additive Manufacturing si sta evolvendo a un ritmo sbalorditivo, con l’introduzione costante di nuove macchine, materiali e metodi di processo che consentono nuove capacità di progettazione. In qualsiasi settore competitivo, in particolare nel golf, per continuare a produrre prodotti innovativi di alto livello è necessario adottare nuove tecnologie in modo rapido ed efficace. Nel settore del golf, la stampa 3D sta finalmente iniziando a guadagnare consensi, il che è davvero entusiasmante. Tuttavia, essendo una nuova tecnologia, crea nuove sfide e vincoli che devono essere compresi.
Le stutture reticolari sono un ottimo esempio: nessun prodotto da golf precedente presentava elementi reticolari a lattice, fino ai nostri ferri Limit3d. Ciò ha comportato molti ostacoli da superare: il tipo di reticolo, lo spessore del raggio, il posizionamento, l’orientamento del reticolo, l’orientamento della stampa e altro ancora. Per poter realizzare questi bastoni ad alte prestazioni e rispettare le tempistiche del prodotto, tutti questi fattori dovevano essere appresi rapidamente per arrivare al lancio del prodotto. Questa considerazione vale per qualsiasi settore che utilizzi la produzione additiva. Con ogni nuova tecnologia è necessario apprendere e risolvere nuovi problemi in maniera agile, per arrivare a soluzioni efficaci.
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