Una bara stampata in 3D per la mostra Add Wood

Con la stampa 3D si può personalizzare tutto, compresa la propria bara. Come ben noto, la produzione additiva è una tecnologia che permette di creare delle geometrie inusuali che siano anche completamente personalizzabili. Da questo principio nasce l’idea di Finalform.stl: la bara progettata da Esmée Willsmen e creata con la stampa 3D. La bara Finalform.stl è stata inclusa nell’Add Wood, una mostra incentrata sull’uso della stampa 3D in legno biodegradabile.
Si tratta infatti di un progetto che vede congiunte le idee di quattro designer: Esmée Willemsen, Janek Beau, Friedrich Gerlach e Julia Huhnholz. Questi hanno creato una bara, un divano, uno scaffare e una cassa di design e li hanno raccolti nella suddetta mostra. L’iniziativa nasce da un’idea di stampo ecologico e dalla volontà di creare degli oggetti di design utili che possano essere riciclabili o degradabili nell’ambiente. Sempre in questa ottica, un altro esperimento simile ottenuto con il legno stampato in 3D è stata la sala da tè The Warp, realizzato con piastrelle sagomate dagli architetti Kei Atsumi e Motoya Iizawa.

Parte della cassa della bara Finalform.stl stampata in 3D.
La bara Finalform.stl è stata pensata per essere adattata di volta in volta a corpi di dimensioni diverse, permettendo l’integrazione di decorazioni personalizzate con un costo aggiuntivo minimo. Questo design è stato creato con l’obiettivo principale di ridurre l’impatto ambientale delle sepolture, eliminando elementi non biodegradabili come maniglie metalliche e viti comunemente presenti nelle bare tradizionali. Inoltre, il progetto prevede l’ottimizzazione del materiale per favorirne la decomposizione in base alle caratteristiche del terreno nel quale si prevederà di essere sepolti.
I quattro designer hanno lavorato con Additive Tectonics per realizzare i loro progetti in EconitWood, un particolare materiale legnoso stampato in 3D composto da scarti dalle segherie e dalla raccolta del legname uniti al carbonato di magnesio, un legante naturale atossico e ignifugo. In questo modo, estrudendolo grazie alla stampa 3D, il materiale riciclato dagli scarti a sua volta non genera ulteriori rifiuti superflui. Inoltre, il legante utilizzato in EconitWood è un minerale naturale e atossico che, secondo l’azienda, si dissolve nell’acqua dopo alcuni anni. Di conseguenza, il legno non trattato si decompone in modo naturale senza lasciare residui dannosi per l’ambiente.

La bara e le casse di design inseriti nella mostra Add Wood.
Secondo Esmée Willemsen, la stampa 3D è la scelta ideale per questo tipo di produzione, perché è una tecnologia che permette di realizzare degli oggetti resistenti, su misura ed ecologici. Nel caso delle bare tradizionali, spesso queste vengono trattate con vernici o sono dotate di integrazioni in metallo e plastica, che portano a un inevitabile inquinamento del suolo. Il materiale EconitWood, invece, favorisce una decomposizione più naturale e sostenibile. Inoltre, la possibilità di regolare la densità e la filtrazione del legno estruso consente di adattare la bara alle condizioni ambientali specifiche, migliorandone l’impatto ecologico.
La mostra Add Wood è stata presentati al Designblok di Praga, tenutasi dal 2 al 6 ottobre 2024 e i progetti hanno vinto il premio Designblok 2024 per la migliore presentazione di un designer. Oltre alla bara Finalform.stl di Willemsen, sono stati esposti i seguenti elementi di arredo: Lumo, il divano smontabile e biodegradabile del designer Friedrich Gerlach, progettato con una struttura ottimizzata per la stampa impilata; la scaffalatura modulare Offset di Julia Huhnholz, dotata di montanti impilabili e studiata secondo un assemblaggio a incastro; la cassa Sandbox, ideata da Janek Beau, concepita come un modulo multifunzionale che può fungere da sgabello, sedia o tavolo e ottimizzato per la spedizione senza imballaggio.
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*Crediti fotografici compressivi: deezeen