Il consorzio olandese De Huizenprinters ha completato la costruzione di un padiglione in cemento stampato in 3D: il Tiny House. Dopo quattro anni di ricerca e sviluppo, i team affermano di aver trovato un metodo di stampa sostenibile che consente loro di progettare strutture senza la necessità di telai e casseforme personalizzate.
De Huizenprinters è un consorzio composto da Heilijgers, Van der Kamp BV, Blueways, De WAR e Vertico. Dal 2018 i vari partner esplorano le possibilità offerte dalla tecnologia. Tuttavia, all’epoca, stampavano strutture che potevano essere impilate solo fino a 30 cm di altezza prima che il cemento crollasse. Da allora hanno perfezionato la propria conoscenza della robotica e dei materiali per offrire una soluzione durevole e affidabile.
Tiny House è un progetto frutto di 4 anni di ricerca e sviluppo (crediti foto: Vertico)
Sono stati necessari diversi anni per sviluppare una tecnologia di stampa 3D affidabile, ma anche molti test e iterazioni per trovare il mix di calcestruzzo perfetto. La sfida era trovare un acceleratore che permettesse al materiale di indurirsi in pochi minuti e produrre così forme molto complesse.
Secondo il consorzio, la più complicata è stata la stampa 3D del tetto. La forma stessa ha richiesto molte riflessioni sull’orientamento della testina di stampa, le diverse altezze da un’estremità all’altra, ecc. Alla fine, è una struttura composta da un unico pezzo di materiale. Alla fine è stata decisa una struttura in 8 parti con più nervature. Infine, i team spiegano di aver utilizzato la progettazione parametrica per generare diverse iterazioni, ognuna delle quali è stata analizzata strutturalmente per vedere come avrebbe resistito ai carichi climatici e ad altri carichi esterni.
Strato dopo strato, il consorzio ha stampato in 3D la struttura (crediti foto: Vertico)
Il progetto Tiny House è interessante anche in termini di sostenibilità. Non richiedendo armature o casseri, la struttura è realizzata in un unico materiale, rendendola facilmente riciclabile. E il team vuole fare un ulteriore passo avanti stampando in 3D con aggregati di cemento riciclato. C’è ancora molta strada da fare, ma i risultati sono molto incoraggianti.
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