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Tesla ricorre alla stampa 3D per abbassare il costo delle sue auto elettriche

Pubblicato il 2 Ottobre 2023 da Nunzia A.
tesla

Il mercato dei veicoli elettrici si è sviluppato con l’aumentare della sensibilità ambientale. La maggior parte delle case automobilistiche ha introdotto modelli “più ecologici” nella propria gamma di veicoli. Tuttavia, Tesla, guidata da Elon Musk, continua a fare da apripista. E ora, a quanto pare, l’azienda spera di distinguersi ancora di più dai suoi concorrenti. Secondo un rapporto della Reuters, Tesla sta valutando la possibilità di ricorrere alla stampa 3D in sabbia per ridurre ulteriormente i costi di creazione dei veicoli elettrici, a complemento dei suoi processi già innovativi.

La stampa 3D è ampiamente utilizzata in varie forme nel settore automobilistico. Un esempio è l’uso della stampa 3D FDM per i prototipi o le parti finali in Ford. Per quanto ne sappiamo però, questa sarà una delle prime volte che una casa automobilistica statunitense cercherà di adottare la manifattura additiva come processo indiretto, ovvero utilizzando la stampa 3D in sabbia per creare stampi.

La stampa 3D sarebbe complementare agli attuali metodi di produzione delle automobili di Tesla (foto: Tesla)

Tesla adotta la stampa 3D in sabbia

Come riportato in precedenza, sembra che la produzione additiva non sarà utilizzata per l’intero processo di fabbricazione dell’auto. Tesla intende invece utilizzarla per integrare il processo sviluppato, che prevede lo stampaggio delle strutture anteriori e posteriori con enormi presse nell’ambito di un processo di “gigacasting”. Questo processo ha già permesso all’azienda di ridurre i costi di produzione e di anticipare i concorrenti. Quest’ultima innovazione dovrebbe consentirgli di colmare ancir di più il divario.

In particolare, Tesla sta testando il processo di Binder Jetting per realizzare stampi giganti che le consentiranno di pressofondere quasi l’intero sottoscocca di un veicolo elettrico in un unico pezzo, anziché utilizzare le convenzionali 400 parti. Questa tecnologia è particolarmente indicata per la creazione di stampi in sabbia più grandi e complessi, in un unico pezzo.

Tesla potrebbe utilizzare la stampa 3D a sabbia per la creazione di stampi di grandi dimensioni (crediti fotografici: ExOne)

Il costo è anche il motivo per cui Tesla potrebbe perseguire questo metodo per la creazione delle sue auto. Sebbene non ci siano stati commenti ufficiali in merito, secondo quanto riportato da Reuters, due fonti hanno affermato che le nuove tecniche di progettazione e produzione potrebbero portare lo sviluppo dell’auto dall’inizio alla fine a soli 18-24 mesi. Si tratterebbe di una riduzione significativa delle tempistiche di produzione rispetto ad altre case automobilistiche.

L’uso della stampa 3D a sabbia per la creazione dello stampo consentirà a Tesla di superare il fatto che la fusione di strutture più grandi è spesso proibitiva. In effetti, questo è il motivo per cui non è stato tentato prima d’ora. Ma adottando il Binder Jetting in sabbia, Tesla potrebbe ridurre il costo stimato di circa 4 milioni di dollari, scendendo ad appena il 3% di questo. Inoltre, il ciclo di convalida della progettazione con la colata in sabbia richiede meno tempo rispetto ai prototipi in stampo metallico.

È importante sottolineare che la notizia non sembra ancora essere confermata. Anche le fonti della Reuters hanno sottolineato che potrebbe essere soltanto un metodo di produzione preso in considerazione. Tuttavia, l’uso del Binder Jetting per Tesla sarebbe un progresso interessante nella produzione di automobili, in particolare per i veicoli elettrici. Inoltre, potrebbe avere notevoli vantaggi per i consumatori nel prossimo futuro. Infine, sembra che queste discussioni facciano parte di un obiettivo più ampio: presentare nei prossimi anni un modello Tesla che costi solo 25.000 dollari.

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*Crediti fotografici di copertina: Tesla

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