Aerospaziale e Difesa

Il Terran 1 di Relativity Space è decollato con successo ma non ha raggiunto l’orbita

Il Terran 1, il primo razzo stampato quasi interamente in 3D di Relativity Space è decollato con successo. Utilizzando le tecnologie DED e PBF, l’azienda è riuscita a produrre questo veicolo spaziale, una novità assoluta nel settore. Secondo il produttore, si tratta della struttura metallica stampata in 3D più alta mai costruita. Il Terran 1 è destinato al trasporto di satelliti leggeri nello spazio. Inizialmente il decollo era previsto per l’8 marzo. Tuttavia, a causa di problemi tecnici, maltempo e pressione insufficiente del carburante, il viaggio verso lo spazio è stato rinviato due volte.

Alla fine, la missione “Good Luck, Have Fun” ha raggiunto una pietra miliare: il Terran 1 è decollato il 22 marzo 2023 alle 23.30 (ora statunitense). Il razzo  è stato posizionato sulla rampa di lancio LC-16 presso la struttura della US Space Force a Cape Canaveral e ha illuminato il cielo della Florida per tre minuti prima di esaurire l’energia necessaria per raggiungere l’orbita spaziale. Il primo stadio del razzo, che fornisce la spinta al momento del decollo, ha fatto il suo dovere e si è staccato senza complicazioni una volta esaurito il carburante. Il motore destinato a spingere la parte restante però non si è acceso a sufficienza, impedendo al razzo di raggiungere l’orbita. Il direttore del lancio di Terran 1, Clay Walker, ha confermato che si è verificata una “anomalia” relativa allo stadio superiore.

Il Terran è decollato alle 23.30 del 22 marzo 2023 da Cape Canaveral (foto: Relativity Space)

Un grande passo in avanti per Relativity Space

Nonostante Terran 1 non abbia raggiunto l’orbita, questo primo decollo rappresenta un importante passo avanti per Relativity Space. Infatti, Terran 1 è riuscito a superare il Max Q, il punto in cui il razzo supera il punto di massima pressione atmosferica durante un lancio orbitale, un punto cruciale per Tim Ellis, amministratore delegato di Relativity Space. Con questa missione, l’azienda vuole dimostrare l‘efficienza e l’affidabilità del suo processo di produzione additiva. L’azienda ha anche precisato che questo razzo era solo un prototipo, in quanto nessun carico utile o satellite è stato inserito nel razzo. A seguito di questo “fallimento”, l’azienda ha dichiarato che fornirà aggiornamenti nei prossimi giorni per evitare un problema simile nei lanci futuri.

I piani di Relativity Space non si limitano a raggiungere lo spazio con il Terran 1, poiché l’azienda statunitense sta già lavorando al suo successore, il Terran R. Quest’ultimo sarebbe un razzo stampato in 3D al 90% e anch’esso riutilizzabile. Secondo Tim Ellis, avrà “un’ovvia evoluzione” rispetto al Terran 1. Sarà in grado di trasportare un carico utile 20 volte superiore, ovvero di circa 20 tonnellate. Se tutto andrà secondo i piani, il Terran R dovrebbe decollare entro il 2024 e potrebbe fungere da importante mezzo di trasporto per la conquista di Marte.

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*Crediti copertina: Relativity Space

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Pubblicato da
Nunzia A.

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