Superfici realizza componenti per il settore nautico con l’Additive Manufacturing

Tra i settori industriali che oggi beneficiano dei vantaggi della produzione additiva c’è il settore nautico. Standard elevati, alta qualità superficiale, attenzione al dettaglio, materiali resistenti e design personalizzato, sono solo alcune delle richieste del settore nautico a cui la stampa 3D può rispondere, proponendosi come una valida alternativa, talvolta necessaria, ai metodi di produzione tradizionali. Per quale motivo e in che modo si può applicare la stampa 3D alla nautica? Per saperne di più, abbiamo approfondito l’argomento con Superfici, azienda ligure affermatasi nel settore per essere stata tra le prime realtà a installare componenti integralmente stampati in 3D a bordo di imbarcazioni. Paolo Nazzaro, Co-Founder & Managing Director, ha risposto alle nostre domande!

3DN: Ciao! Puoi presentarti e raccontarci del tuo legame con la stampa 3D?

Ciao, sono Paolo Nazzaro e sono uno dei soci fondatori di Superfici scrl insieme a Davide Telleschi e Guido Zannoni. Sono un designer nautico e ho un dottorato in Design per la nautica e per il prodotto sostenibile. Dal 2015 sono un docente a contratto del corso di Laurea in Design navale e nautico dell’Università di Genova. Il mio legame con la stampa 3D nasce nel 2010 da un’esperienza fatta durante uno stage presso un’azienda che sviluppa attrezzatura subacquea. In quell’occasione, ho avuto la possibilità di sviluppare diversi prototipi con una delle prime stampanti 3D professionali installate in azienda.

3DN: Ci parli di Superfici? Qual è il suo scopo?

Superfici nasce nel 2016 in Liguria, da un’idea mia, di Davide e Guido di introdurre l’Additive Manufacturing all’interno del settore nautico. La sfida è quella di portare innovazione in un mondo come la cantieristica notoriamente legata alla manifattura tradizionale e artigianale. Superfici risponde alla forte richiesta di realizzazione di modelli full detail per la cantieristica. Questo ha portato a uno studio approfondito di materiali e lavorazioni superficiali. Lo sviluppo di questo processo ha portato il know-how necessario per poter oggi fornire diversi componenti che vengono direttamente installati a bordo di imbarcazioni di diverse misure. Oggi Superfici è una società specializzata a 360° nei servizi 3D per la nautica.

3DN: Perché avete deciso di puntare sulla produzione additiva?

La nautica è un mondo fatto di piccoli numeri ma con un alto grado di personalizzazione e evoluzione dello stile. La sua continua ricerca di nuove proposte costruttive e forme complesse lo rende a nostro avviso un settore fertile per l’introduzione della manifattura additiva. La tendenza dei cantieri è quella di volersi differenziare dai competitor proponendo dei caratteri distintivi che spesso si scontrano con la difficoltà costruttiva e con gli elevati costi di realizzazione di componenti innovativi. La stampa 3D diventa quindi una strada percorribile, pur tenendo presente che deve far ronte all’elevata qualità superficiale richiesta dal settore.

3DN: Quali tecnologie e materiali di stampa 3D utilizzate per la realizzazione di componenti per imbarcazioni?

Principalmente ci avvaliamo della tecnologia a estrusione di materiale (FDM) e di stampanti 3D a resina. Superifci oggi ha un parco macchine di 15 stampanti 3D di diverso formato. Per quel che riguarda i materiali abbiamo sviluppato un accordo con un produttore del nord Italia che produce una linea di materiali termopolatici a nostro marchio, completamente Made in Italy. I materiali che usiamo principalemente sono ABS, ASA e PETG. Il rapporto diretto con il produttore ci permette di garantire uno standard qualitativo mollto elevato.

3DN: Come vedi lo sviluppo della stampa 3D nel settore nautico?

La stampa 3D può rispondere alle diverse esigenze di cantieri e progettisti. La tendenza è quella realizzare parti di dimensioni sempre maggiori e sempre più articolate. Un’altra strada percorribile per il futuro è quella di realizzare stampi per la produzione di imbarcazioni. Oggi i numerosi stampi obsoleti sono un vero problema per lo smaltimento e lo stoccaggio. La possibilità di realizzarli con la produzione additiva in materiale termoplastico potrebbe portare molti vantaggi al settore.

3DN: Quali sono i progetti più interessanti che avete realizzato?

Abbiamo realizzato diversi progetti nel corso del tempo e tra questi sicuramente emergono la prima plancia in 3D montata a bordo di uno yacht dei cantieri sanremesi Amer; lo sviluppo di una plancia per i gommoni SACS integralmente disegnata per sfruttare tutte le potenzialità della manifattura additiva; il primo volante stampato in 3D con integrato uno schermo multifunzione al centro e realizzato tramite design generativo.

Stiamo inoltre lavorando su diversi fronti per proporre nuove idee ai cantieri nautici e introdurre maggiormente l’Additive Manufacturing all’interno del processo produttivo. I progetti in corso quindi non mancano… Superfici è una realtà in continua evoluzione e la ricerca e sviluppo è alla base del nostro modus operandi!

3DN: Quali sono le sfide che incontrate nel vostro lavoro?

Le principlai difficoltà derivano dalla diversità di richieste che arrivano e dal fatto che le dimensioni sempre maggiori dei pezzi implicano un approccio produttivo impegnativo. Inoltre, i nostri prodotti devono resitere a sollecizioni esterne dell’ambiente marino quali alte temperature, acqua salata e urti. L’oggetto barca in sé è un corpo complesso che si muove e che subisce torsioni in diverse direzioni: tutto ciò richiede uno studio preliminare importante e il rispetto di standar elevati, fondamentali in questo lavoro.

3DN: Qualche ultima parola per i nostri lettori?

Think Additive! Seguiteci sui nostri canali e sul nostro sito web (QUI)!

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Foto di copertina: Plancia ideata e progettata per dimostrare e esaltare le potenzialità della stampa 3D. Crediti per tutte le immagini: Superfici.