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The State of 3D Printing 2022: la stampa 3D va verso uno sviluppo sempre più sostenibile

Pubblicato il 30 Novembre 2022 da Nunzia A.
Sculpteo

Sculpteo ha pubblicato l’ottava edizione del suo Report “The State of 3D Printing 2022”. Come i sette precedenti, questo documento è uno studio internazionale annuale che fornisce una panoramica del settore della produzione additiva che consente ai produttori, e non solo, di scoprire nuove tendenze e di migliorare le proprie strategie commerciali. Per quest’anno, il focus è sulla sostenibilità. In effetti, i partecipanti all’indagine, per lo più manager, ingegneri o progettisti, concordano sul fatto che la stampa 3D migliori l’impatto ambientale delle loro attività.

Per il 41% di loro, la produzione additiva aiuta le aziende a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità. Inoltre, il 61% dei produttori ritiene che questa tecnologia consenta di produrre la giusta quantità di pezzi per il giusto scopo. Questo vantaggio evita la necessità di utilizzare una moltitudine di risorse non necessarie. Nelle tecniche tradizionali si utilizzano diverse tipologie di materiali, il che non è in linea con il processo di sostenibilità desiderato. Ecco perché la stampa 3D ha avuto così tanto successo: aiuta i produttori a perseguire una politica più sostenibile, utilizzando soltanto il materiale necessario lì dove serve.

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La stampa 3D consente una migliore gestione delle risorse. (Crediti fotografici: Mecalux)

Una tecnologia più sostenibile e promettente

Lo studio di Sculpteo dimostra che la produzione additiva è anche un metodo di progettazione promettente. L’84% di loro è ottimista sul potenziale della tecnologia in futuro. In particolare, il 58% dei produttori ritiene che avrà un ruolo significativo nella produzione, nel mondo aziendale e nella vita personale. Queste statistiche riflettono l’opinione di Alexandre d’Orsetti, CEO di Sculpteo, che ha affermato: “Posso dire che il futuro della stampa 3D è promettente e sono orgoglioso di poter contribuire al futuro di questa tecnologia“.

La stampa 3D viene utilizzata per ridurre l’impatto ambientale anche grazie alla sua affidabilità. Secondo il 61% degli intervistati, la produzione on-demand è il vantaggio della stampa 3D in termini di affidabilità e sostenibilità. Inoltre, il 59% dei produttori desidera materiali più resistenti. Questa domanda dimostra che i prodotti biobased stanno diventando sempre più desiderabili nel mercato della produzione additiva. In sintesi, i tre aspetti dell’affidabilità e della sostenibilità che gli intervistati ritengono debbano essere migliorati nella stampa 3D sono: maggiori opzioni di riciclaggio per gli oggetti stampati, maggiore sviluppo di materiali sostenibili e aumento del riutilizzo delle polveri con tecnologie come la SLS.

I limiti della stampa 3D

Nonostante tutti i vantaggi che la stampa 3D può apportare al settore, la tecnologia presenta ancora alcuni svantaggi, soprattutto in termini di costi. Un terzo delle aziende intervistate ritiene che il budget sia il principale limite all’adozione della produzione additiva, pari al 33% degli intervistati. Questa statistica rappresenta ancora una piccola percentuale di aziende. Tuttavia, dimostra che la stampa 3D non è ancora accessibile a tutte le aziende. Inoltre, optare per una politica più sostenibile significa gestire meglio i materiali. Tuttavia, lo studio rivela che il 63% dei produttori sta cercando opzioni per riciclare le parti stampate in 3D. La gestione delle risorse rimane dunque un’area di miglioramento per il settore della produzione additiva.

Per leggere il Report completo QUI.

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