#Startup3D: Sprybuild e l’automazione della stampa 3D in resina

La startup Sprybuild, con sede in Israele, si è posta l’obiettivo di sviluppare soluzioni di stampa 3D automatizzate che offrano agli utenti una maggiore flessibilità. A questo scopo ha ideato una stampante 3D a resina dotata di un piano di stampa scorrevole: al posto del tradizionale piano di stampa, viene utilizzato un nastro (o tappeto) scorrevole in metallo. L’azienda ha optato per un processo DLP, in grado di raggiungere velocità elevate. Sprybuild sta lavorando anche su un sistema di post-processing, con l’obiettivo di automatizzare l’intero flusso di lavoro e offrire una soluzione chiavi in mano. Abbiamo parlato con il CEO Oleg Khalip per saperne di più su questa stampante 3D, sugli obiettivi della startup e sugli sviluppi futuri.

3DN: Ciao! Puoi presentarti e raccontarci di Sprybuild?

Mi chiamo Oleg Khalip e sono il CEO di Sprybuild. Ho fondato e diretto diverse aziende manifatturiere in Ucraina dal 1992. Mi sono occupato attivamente di invenzioni e di ingegneria. Nel 2016 ho riunito un team di appassionati e ho fondato Sprybuild, una startup specializzata nello sviluppo di soluzioni avanzate di stampa 3D. Da allora ho guidato e finanziato questo progetto fino allo scoppio della guerra e al trasferimento ad Haifa, in Israele. È stato qui che abbiamo ripensato i nostri prodotti, iniziato a implementare nuove idee e stretto alcune partnership estremamente importanti.

Il team Sprybuild

Il nostro obiettivo è rivoluzionare l’industria manifatturiera offrendo soluzioni di stampa 3D automatizzate ed efficienti che possono essere applicate in diversi settori, dall’aerospaziale alla medicina. Le nostre innovazioni mirano a semplificare i processi produttivi, ridurre i costi e minimizzare l’impatto ambientale. Crediamo che la stampa 3D offra possibilità illimitate per creare un futuro più sostenibile, per questo lavoriamo costantemente per migliorare le nostre tecnologie ed espanderne le applicazioni. In Sprybuild siamo orgogliosi del nostro team, che è al centro delle nostre attività innovative. Grazie alla loro competenza e al loro approccio creativo, siamo in grado di implementare tecnologie di stampa 3D che non solo soddisfano, ma superano di gran lunga l’efficacia delle soluzioni disponibili sul mercato.

3DN: Come è nata l’idea di Sprybuild?

Avendo un background in ingegneria di precisione e produzione chimica, con le risorse e l’esperienza imprenditoriale, sognavo di accelerare radicalmente il processo di stampa 3D. Nel 2016, con un piccolo gruppo di ricerca, abbiamo intrapreso l’avventura. Nel 2017, al TechCrunch Disrupt di San Francisco, abbiamo presentato il nostro primo prototipo di stampante 3D in resina ad alta velocità in azione: all’epoca, abbiamo stabilito un record di velocità di stampa – 10 mm/min lungo l’asse Z, che è ancora un risultato impressionante. Eravamo ispirati e credo che fu in quel momento che Sprybuild sia diventata davvero un’azienda, ma dovevamo ancora comprendere le sfide del settore e fissare correttamente i nostri obiettivi.

3DN: Puoi dirci qualcosa di più sulla vostra stampante 3D?

Il cuore della stampante Sprybuild è la tecnologia DLP con un nastro scorrevole al posto del piano di stampa. Questo tappeto metallico si muove ad angolo acuto rispetto alla proiezione DLP e presenta un grado di stabilizzazione della superficie notevolmente elevato, ottenuto grazie all’uso di un sistema magnetico efficace ma semplice. Inoltre, offre una funzione di rilascio automatico dei pezzi che elimina virtualmente i tempi di inattività della stampante. La tecnologia di Sprybuild utilizza un’interfaccia ottica solida, che consente un processo di stampa continuo simile alla tecnologia CLIP sviluppata da Carbon3D. La sfida era duplice: eliminare la necessità di inibire la resina in prossimità dell’interfaccia e, allo stesso tempo, creare “zone morte” in cui la resina potesse rimanere liquida. Queste zone sono fondamentali per garantire un flusso regolare di resina nella zona di stampa, un fattore chiave per ottenere una stampa ad alta velocità. L’ingegno di Sprybuild ci ha permesso di sviluppare un’interfaccia che soddisfi questi requisiti, garantendo un flusso efficiente di resina e polimerizzando solo dove necessario.

Abbiamo sperimentato un processo di produzione continuo unico nel suo genere, che può utilizzare un’ampia gamma di resine UV. In un recente prototipo, abbiamo ottenuto una stampa stabile e di alta qualità di modelli dentali a una velocità di 55 mm/min (strato di 100 micron), con la possibilità di raggiungere i 150 mm/min.

Sprybuild sta sviluppando un sistema di post-processing completamente automatizzato per la stampante. L’obiettivo è quello di gestire il flusso di parti stampate in modo sequenziale, eliminando la necessità dell’intervento umano nelle fasi successive alla stampa, che tradizionalmente comprendono la pulizia, l’asciugatura e la polimerizzazione degli oggetti stampati, oltre a ridurre al minimo il contatto dell’uomo con materiali potenzialmente pericolosi come l’alcol e le resine.

Questo approccio ottimizza l’intero processo di produzione additiva, dalla stampa alla post-lavorazione, rendendolo più efficiente e scalabile. Si affronta inoltre una delle principali sfide della produzione additiva, ovvero la riduzione delle fasi successive alla stampa, che richiedono molto tempo e lavoro e che spesso possono diventare dei colli di bottiglia nei flussi di produzione. Automatizzando queste fasi, Sprybuild non solo migliora la produttività, ma garantisce anche una qualità costante per tutti i pezzi stampati, poiché il post-processing è controllato ed eseguito con precisione.

Inoltre, questo sviluppo è in linea con l’evoluzione del settore verso soluzioni di stampa 3D completamente automatizzate, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli errori umani e i costi di manodopera, massimizzando al contempo la resa e la qualità.

La stampante 3D a resina è dotata di un nastro scorrevole per consentire una maggiore produttività e automazione.

3DN: Quali sono le applicazioni realizzabili con la vostra macchina?

Sprybuild offre soluzioni specializzate per diverse applicazioni:

• La produzione di modelli dentali, per migliorare la precisione delle cure odontoiatriche.
• Nell’industria calzaturiera, la nostra tecnologia ottimizza la produzione di tomaie e solette, offrendo una personalizzazione e un comfort senza pari.
• La versatilità delle nostre stampanti si estende alla produzione di montature per occhiali, offrendo nuovi livelli di libertà di progettazione e durata.
• Nel settore sanitario, le nostre soluzioni facilitano la produzione di apparecchi acustici ed elementi protesici, dando priorità alle esigenze specifiche dei pazienti per una migliore qualità della vita.
• La nostra tecnologia è ideale per la creazione di modelli di combustione dettagliati per lo stampaggio di precisione, essenziale per componenti di alta qualità in una varietà di settori.
• Anche la produzione di connettori e alloggiamenti per apparecchiature elettriche beneficerà di miglioramenti significativi in termini di efficienza e qualità, contribuendo a soddisfare le richieste del mercato elettronico in rapida evoluzione.

3DN: Quali sono i piani futuri di Sprybuild?

Sprybuild mira a cambiare il panorama della stampa 3D fondendo capacità hardware autonome con uno stack software AI avanzato. Sebbene sia ancora nelle prime fasi di sviluppo del software, Sprybuild ha già integrato con successo funzioni chiave come lo slicing e il nesting automatizzati direttamente nella stampante.

La fase successiva si concentra sullo sviluppo di sistemi di scansione e di convalida della qualità basati sull’intelligenza artificiale. Questi componenti non sono semplici miglioramenti, ma sono essenziali per garantire un funzionamento stabile e affidabile della stampante. Una volta implementati completamente, consentiranno l’autocalibrazione e la modalità “Autopilot” del processo di stampa.

L’integrazione di funzionalità avanzate di software e hardware da parte di Sprybuild pone le basi per un modello commerciale in abbonamento più solido e affidabile. Questo modello non solo garantisce che gli utenti abbiano sempre accesso alle ultime novità, ma posiziona Sprybuild come partner del loro successo operativo, fornendo supporto, aggiornamenti e miglioramenti continui. Questo approccio potrebbe ridurre significativamente la barriera all’ingresso della stampa 3D di alta qualità, rendendola accessibile a una gamma più ampia di aziende e settori.

La macchina a resina Sprybuild

3DN: Qualche ultima parola per i nostri lettori?

L’incredibile qualità e gamma di prodotti che possiamo creare con le resine fotopolimeriche è davvero entusiasmante. Il loro costo sta diminuendo, il che apre un mondo di possibilità per la produzione di articoli personalizzati su scala industriale. Abbiamo a disposizione tutto, dalle resine dure e resistenti agli elastomeri flessibili, alle resine speciali che bruciano in modo pulito per lo stampaggio, fino ai materiali che mescolano ceramica o metalli.

La lentezza della SLA è solo la punta dell’iceberg. I produttori devono affrontare tutta una serie di problemi: il lavoro di preparazione può essere noioso, ottenere una qualità costante può sembrare un azzardo, e non parlo della mancanza di automazione nel post-processing. E poi ci sono gli sprechi: le strutture di supporto e le soluzioni di pulizia IPA, oltre a tutto il lavoro manuale e alla pila di attrezzature extra necessarie.

Non ci siamo sottratti a queste sfide. Sette anni dopo, siamo orgogliosi di dire che abbiamo trovato una soluzione per ognuno di essi. Non si tratta solo di rendere le cose più veloci o più economiche. Si tratta di superare i limiti di ciò che è possibile fare con la stampa 3D e di renderla una parte essenziale della produzione industriale. Stiamo parlando di un futuro in cui il made-to-measure sarà la nuova norma.

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*Crediti per tutte le foto: Sprybuild