menu

#Startup3D: POOLP dà nuova vita ai rifiuti in plastica grazie alla stampa 3D

Pubblicato il 5 Gennaio 2023 da Nunzia A.
poolp

Iniziamo il 2023 con un tema più che mai attuale nella società di oggi: l’impatto ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta. Non è un segreto che la produzione additiva sia uno dei modi per ridurre la quantità di rifiuti prodotti e l’impronta di carbonio, offrendo al contempo oggetti unici, personalizzati e complessi. Questo è il pensiero alla base della nascita della start-up francese POOLP, fondata dopo la crisi sanitaria. La start-up ha sviluppato una micro-fabbrica che utilizza la stampa 3D per dare nuova vita ai rifiuti plastici. Dopo aver vinto il 3D Print Paris 2022 Startup Contest, i cofondatori, Lorenzo Fauvette e Thomas Sicouri, hanno risposto alle nostre domande.

3DN: Potete presentarvi e raccontarci del vostro legame con la stampa 3D?

Lorenzo e Thomas: Siamo due architetti animati da una vera coscienza ecologica e condividiamo la passione per le nuove tecnologie applicate all’architettura, all’arte e al design. Siamo infatti convinti che alcune tecnologie possano migliorare notevolmente le prestazioni ambientali dei nostri modelli di produzione e consumo. Entrambi abbiamo un master in progettazione algoritmica e fabbricazione digitale e robotica per l’industria delle costruzioni, conseguito presso l’École Nationale de Ponts et Chaussées (ENPC). Stavamo usando la stampa 3D come strumento di prototipazione e ci siamo resi conto che, facendo un salto di scala, la stampa 3D aveva un potenziale dirompente in molti campi.

Lorenzo è uno dei fondatori di POOLP: ha presentato il concept della startup al 3D Print Paris 2022 Startup Contest (photo credits: 3D Print)

3DN: Come è nata POOLP?

Lorenzo e Thomas: POOLP è nata dopo il nostro master all’ENPC. Entrambi volevamo diventare imprenditori e ci siamo resi conto dell’enorme potenziale della stampa 3D XL nel campo dell’arte e dell’architettura. Oltre a un nuovo approccio alla progettazione e alla produzione, abbiamo scelto di utilizzare la flessibilità e la compattezza della stampa 3D per farne uno strumento di valorizzazione delle materie plastiche.

Abbiamo quindi iniziato a pensare a un sistema di stampa 3D XL che ci permettesse di sperimentare un gran numero di materiali riciclati e/o biobased. È così che è nata POOLP e l’idea di utilizzare i rifiuti in plastica come materia prima per la stampa 3D.

Il nome POOLP deriva da un gioco di parole basato sul nostro concetto di economia circolare: Plastic LOOP – scritto al contrario diventa POOL-P… proprio come l’economia circolare. In francese si pronuncia come l’animale “poulpe” (polpo) che può cambiare colore e forma, proprio come la stampa 3D.

Il nome della startup si basa sul concetto di economia circolare (crediti: black13kira)

3DN: Potete dirci qualcosa di più sulla vostra microfabbrica urbana e sulla vostra tecnologia di stampa XXL?

Lorenzo e Thomas: Oggi nelle città sono sempre meno le attività economiche legate all’artigianato e alla produzione locale per far posto a bar, ristoranti e abitazioni. La microfabbrica urbana è quindi prevista come un modo per insediarsi nel denso tessuto urbano, per rivitalizzare l’economia e le iniziative locali e per creare sinergie tra i diversi attori del settore dell’economia circolare. Riciclatori e industriali per le materie prime, artigiani/designer per lo sviluppo dei progetti e infine i cittadini come utenti finali.

Pensiamo alla nostra microfabbrica urbana come a uno strumento di produzione che opera in un circuito quasi chiuso e che è in grado di valorizzare i rifiuti plastici locali prodotti dai territori in cui si trova. Ogni microfabbrica sarà composta da diverse unità di produzione additiva in grado di trasformare i rifiuti.

Con questa microfabbrica, POOLP intende promuovere una filosofia di produzione e consumo alternativa. L’idea è quella di utilizzare i rifiuti prodotti dai cittadini o dalle industrie di un determinato territorio per trasformarli in prodotti ad alto valore estetico, sociale e ambientale. Si tratta quindi di sviluppare sia usi funzionali che pezzi artistici che, speriamo, cambieranno il modo di guardare ai rifiuti e gli daranno un valore grazie a uno strumento di produzione capace di produrre un numero infinito di forme. Per questo motivo abbiamo in programma, una volta che la nostra prima microfabbrica urbana sarà operativa e redditizia, di sviluppare una vera e propria rete sul territorio francese.

Per sviluppare una tecnologia di stampa 3D facilmente riproducibile e in grado di lavorare con la più ampia varietà di materiali termoplastici di scarto, e per rispettare i nostri impegni ambientali, abbiamo preso macchine industriali già in uso e le abbiamo modificate e assemblate per creare un’unità di produzione additiva robotizzata in grado di realizzare oggetti di grandi dimensioni da rifiuti plastici.

Il nostro sistema di stampa si basa sul processo FGM (Fused Granulate Modeling), il che significa che è in grado di stampare direttamente da granuli e frammenti di plastica e non depositando un filo come avviene con FDM/FFF. Questo ci permette di essere più veloci in termini di tempi di produzione, di ridurre notevolmente i costi delle materie prime e di utilizzare e sperimentare un’ampia gamma di materiali.

Crediti foto: POOLP

La nostra unità di produzione additiva è composta da un estrusore e da una testina di stampa installata su un robot a 6 assi ABB IRB 6700 che, muovendosi, è in grado di trasformare una geometria virtuale più o meno complessa in un oggetto reale, con precisione e velocità.

Per realizzare il nostro primo prototipo di unità di produzione additiva, visti gli elevati costi di investimento, siamo riusciti a stabilire partnership con istituzioni e aziende private che hanno creduto nel progetto. Per questo, vorremmo ringraziare il CNAM di Parigi, ABB Robotics France e La Maison pour Rebondir di SUEZ, che ci hanno sostenuto e aiutato fin dall’inizio.

poolp

Esempi di strutture stampate in 3D da POOLP (crediti fotografici: POOLP)

3DN: Quali prodotti produce oggi POOLP? Qual è il vostro mercato di riferimento?

Lorenzo e Thomas: Attualmente progettiamo e produciamo principalmente oggetti di design e d’arredo come sgabelli, tavolini, fioriere e luci. Di recente abbiamo collaborato con un artista, Nicolas Viallard, con il quale abbiamo realizzato una scultura di 70 cm x 70 cm, che è stata esposta alla fiera della stampa 3D di Parigi. I nostri prodotti acquistano valore non solo come oggetti, ma anche come manifesto di un cambiamento di paradigma verso una nuova filosofia di produzione e consumo. Al momento, i nostri prodotti sono destinati principalmente alla progettazione di hall aziendali, hotel, ristoranti, negozi, ecc. A lungo termine, speriamo di poter ampliare la nostra gamma di proposte.

Oggi rivolgiamo i nostri servizi di co-progettazione e produzione principalmente ad architetti, designer e artisti che desiderano liberare la loro creatività e che sono consapevoli dell’urgente necessità di ridurre al minimo il loro impatto ambientale e di partecipare attivamente alla transizione ecologica.

3DN: Secondo voi, in che modo la stampa 3D può promuovere l’economia circolare?

Lorenzo e Thomas: La stampa 3D è lo strumento ideale per promuovere l’economia circolare. Uno dei grandi vantaggi della stampa 3D è che consente di produrre geometrie più o meno complesse ottimizzando la quantità di materiale utilizzato. Nel nostro caso, non produce quasi alcuno scarto di produzione perché possiamo reintegrarli facilmente nel ciclo produttivo. Inoltre, con la stampa 3D XL, possiamo facilmente produrre just-in-time. Ciò significa che produciamo solo i pezzi di cui abbiamo bisogno. Nessuna sovrapproduzione e quindi nessun pezzo invenduto. Un altro grande vantaggio è che possiamo prendere gli oggetti prodotti, ritrasformarli in materia prima e creare un nuovo oggetto.

Inoltre, il nostro sistema di microfabbriche minimizzerebbe notevolmente i costi di trasporto e le distanze, producendo il più vicino possibile ai bisogni e con gli scarti prodotti dalle industrie e dagli abitanti del territorio.

3DN: Un’ultima battuta per i nostri lettori?

Se siete interessati alla nostra avventura e volete saperne di più, contattateci a [email protected] e seguiteci su instagram a we_are_poolp e su Linkedin! Saremo lieti di ascoltarvi. IN WASTE WE TRUST!

Cosa ne pensi della startup POOLP? Condividi la tua opinione sui nostri social Facebook, Twitter e LinkedIn. Trovi tutti i nostri video sul nostro canale YouTube! Non dimenticare di iscriverti alla nostra Newsletter settimanale per ricevere tutte le notizie sulla stampa 3D direttamente nella casella di posta!

*Crediti foto copertina: POOLP

Lascia un commento

de_DEen_USes_ESfr_FRit_IT
Resta aggiornato
Ricevi ogni mercoledì un riassunto delle ultime notizie dal mondo della stampa 3D.