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Le stampanti 3D per silicone disponibili sul mercato

Pubblicato il 23 Marzo 2023 da Nunzia A.
silicone 3d

Il silicone sta diventando un materiale sempre più popolare nella produzione additiva grazie alle sue proprietà, come la resistenza termica e chimica, la biocompatibilità e l’infiammabilità. Storicamente, il silicone è stato utilizzato nei processi di produzione tradizionali, come lo stampaggio a iniezione. Tuttavia, lo sviluppo della stampa 3D con il silicone è stato complesso a causa della sua elevata viscosità e resistenza alla temperatura, che richiede una fase di polimerizzazione. Nonostante queste limitazioni, i progressi nella stampa 3D del silicone sono sempre di più e alcuni produttori producono stampanti 3D specifiche per questo materiale. Attualmente esistono diversi processi per la creazione di parti in silicone, tra cui deposizione di materiale, fotopolimerizzazione e metodi simili allo stampaggio a iniezione. Ecco la nostra selezione delle principali stampanti 3D in silicone disponibili sul mercato.

SAM di Spectroplast

Spectroplast è un’azienda specializzata nella stampa 3D nata dal Politecnico federale di Zurigo (Svizzera). Spectroplast fornisce soluzioni nel campo della produzione additiva di silicone con la sua stampante SAM per il mercato industriale e sanitario. SAM (Silicone Additive Manufacturing) è una stampante 3D per silicone basata sull’omonima tecnologia (Silicon Additive Manufacturing) e utilizza la stessa sorgente luminosa della tecnologia DLP (Digital Light Processing). Ha dimensioni di 430x510x820 mm, un volume di stampa di 75x134x100 mm e la sua tecnologia brevettata le permette di produrre direttamente silicone puro senza bisogno di stampi, rendendola ideale per prodotti finali industriali e medicali complementari allo stampaggio a iniezione. È veloce, ecologica e conveniente, con una totale libertà di progettazione e un’ottima qualità.

Crediti foto: Spectroplast

S053 di San Draw

San Draw è un’azienda di stampa 3D con sede nella Silicon Valley, Stati Uniti, e in Taiwan che ha sviluppato una propria tecnologia di stampa 3D in silicone chiamata FAM (Fluid Additive Manufacturing). FAM è progettata per la stampa della maggior parte dei tipi di silicone e tutte le stampanti San Draw funzionano con questa tecnologia. La stampante S053 è il suo ultimo modello, con dimensioni di 490x470x630 mm, un volume di stampa di 200x150x100 mm. I siliconi utilizzati sono completamente biocompatibili, quindi il suo utilizzo è solitamente destinato al settore medico.

Crediti foto: San Draw

La stampante 3D per silicone Delta Tower Fluid MT

La Delta Tower Fluid MT è una stampante 3D sviluppata dal produttore svizzero Deltatower. È una macchina FDM a cinematica delta, quindi il suo vassoio di stampa è circolare e ha un’area di lavoro massima di 420 mm x 400 mm. Oltre a poter lavorare con diversi materiali contemporaneamente, la Delta Tower Fluid MT è dotata di sistemi di dosaggio volumetrico ad alta precisione. Con questo metodo è possibile produrre modelli con fluidi e paste a bassa o alta viscosità, come siliconi, LSR, resine, PU o ceramiche. Inoltre, dispone di un sistema multiutensile che consente la stampa di strutture di supporto, di vari materiali con durezza e proprietà diverse o l’accelerazione della polimerizzazione a raggi ultravioletti. Infine, un aspetto interessante da sottolineare di questa stampante 3D è la possibilità di estrudere “al contrario” attraverso la ritrazione del materiale.

Crediti foto: DeltaTower

LiQ 320 di innovatiQ

La stampante innovatiQ LiQ 320 consente di utilizzare il silicone liquido per creare prototipi dettagliati e parti finali mediante produzione additiva. Con un volume di stampa di 250 x 320 x 150 mm, questo sistema offre una velocità di stampa da 10 a 150 mm/s, pesa circa 390 kg e utilizza la tecnologia LAM (Liquid Additive Manufacturing). Questo modello utilizza come materiale SILASTIC™ 3D 3335 Liquid Silicone Rubber (LSR), che può essere regolato per produrre prodotti morbidi, flessibili o duri. Il processo di stampa comprende anche una lampada alogena ad alta temperatura che polimerizza il materiale, riducendo il tempo di produzione complessivo ed eliminando la necessità di post-processing. Grazie a questo sistema, i pezzi prodotti sono immediatamente utilizzabili senza richiedere ulteriori lavorazioni, il che lo rende uno strumento efficiente per la produzione rapida e accurata di pezzi finali e prototipi dettagliati.

S300X di Lynxter

La S300X è una stampante 3D prodotta dall’azienda francese Lynxter che ha cercato di creare una macchina precisa, efficiente, robusta e compatta. La stampante è in grado di adattarsi a una varietà di materiali, tra cui poliuretano e silicone, rendendola ideale per il settore medico nella produzione additiva di protesi e ortesi. La macchina utilizza la tecnologia IDEX, che consente l’uso di una doppia testa di estrusione, ha un volume di stampa di 300 x 250 x 200 mm, con una dimensione di 1000 x 629 x 887 mm. La S300X è dotata di alcune caratteristiche aggiuntive, come il piatto di stampa riscaldato che può raggiungere i 160°C, mentre la camera può arrivare fino a 40°C. Dispone inoltre di un touch screen separato con interfaccia web. Infine, la S300X è in grado di stampare a 800 mm/s con una risoluzione di 12,5 micron sull’asse X-Y e a 50 mm/s con 1 micrometro sull’asse Z.

Crediti foto: Lynxter

SiO-Shaping 1601 di Sterne Elastomere

Sterne Elastomere è un produttore di materiali siliconici utilizzati in vari settori, come quello medicale, alimentare e nucleare. La sua ultima novità è la SiO-Shaping 1601, una stampante 3D progettata specificamente per la prototipazione. Introdotta nel 2016, questa stampante è costruita per stampare siliconi che vengono polimerizzati al 100% dalla luce UV. La SiO-Shaping 1601 è in grado di progettare pezzi fino a 205 x 200 x 100 mm, con uno spessore di strato di minimo di 0,1 mm. Il produttore sostiene che può produrre pezzi con finiture fini e precise e offre un’ampia gamma di colori disponibili. Una nuova versione della stampante, la SiO-Shaping 2201, è stata recentemente lanciata nel 2022. Questa versione è in grado di stampare pezzi più grandi, fino a 500 x 500 x 500 mm. Inoltre, questa stampante 3D offre la possibilità di utilizzare diversi tipi di siliconi, tra cui i siliconi reticolati standard e il fluorosilicone, un materiale resistente agli oli e agli idrocarburi.

Crediti foto: Sterne Elastomere

3D-Bioplotter di Desktop Health

3D-Bioplotter è la serie di soluzioni di stampa 3D progettata da EnvisionTEC e diffusa sotto il marchio di Desktop Health, principalmente utilizzate nella ricerca sull’ingegneria tissutale. Queste macchine sono in grado di lavorare una vasta gamma di biomateriali per l’ingegneria tissutale assistita da computer (CATE). Il processo prevede la stampa 3D di scaffold a partire dai modelli CAD 3D o dai dati ottenuti da immagini di TC del paziente.
I materiali possono essere estrusi tramite un ago sotto forma di liquidi, pasta o gel, e si solidificano tramite una reazione chimica dando vita alla parte 3D. La macchina è dotata di controllo della temperatura e di cinque slot per cartucce per poter stampare più materiali insieme, in un unico processo. Tra i materiali utilizzabili anche diversi tipi di siliconi utilizzabili per la creazione di tessuti molli, nell’ambito della ricerca, o come materiale di supporto per altre applicazioni mediche o tecniche.

stampanti 3D silicone

Crediti foto: Desktop Health

La stampante 3D per silicone di Siliprin

La stampante 3D per silicone di Siliprin è una soluzione di stampa 3D desktop per siliconi. La macchina presenta un volume di stampa di 400 mm x 400 mm x 250 mm, uno schermo tattile da 7 pollici e un sistema di controllo open source. Per quanto riguarda il materiale ha una capacità 600 ml, le cartucce sono sostituibili, e la capacità di estrusione arriva fino a 2k Newton per materiali viscosi, con una durata di stampa che può arrivare fino a 18h. Il materiale consigliato dall’azienda è il Dragon Skin 10A – VF, ma l’utente ha la possibilità di testare nuovi materiali. La soluzione è pensata per applicazioni nella robotica morbida e per la creazione di tubi e canali.

stampanti 3D silicone

Crediti foto: Silprin

L’estrusore Nucleus di Tobeca

Il produttore francese Tobeca ha sviluppato l’estrusore Nucleus che è una soluzione interessante da evidenziare nell’ambito della stampa 3D in silicone. Si tratta di un sistema autonomo che può essere collegato a qualsiasi macchina FFF esistente. L’estrusore stesso è una siringa di plastica disponibile in varie dimensioni, da 5 a 50 cc. Offre una pressione di uscita compresa tra 0 e 8 bar ed è facile da pulire. Il silicone è uno dei materiali che Tobeca ha testato, ed è perfettamente compatibile con questo estrusore.

Crediti foto: Tobeca

Silimac P250 di Prayasta

Silimac P250 di Prayasta è la soluzione perfetta per la creazione di protesi stampate in 3D. Questa startup indiana si concentra sullo sviluppo di impianti di tessuto molle personalizzati per il trattamento del cancro al seno di prossima generazione, con l’obiettivo di creare protesi resistenti alla rottura e completamente personalizzabili in termini di forma, dimensioni, peso, sensazione e sensibilità. La chiave del loro sviluppo risiede nell’uso di silicone per protesica implantare, che li ha portati a creare una propria tecnologia chiamata Implant-grade Elastomer Additive Manufacturing (iEAM). Silimac P250 è una soluzione della startup Prayasta che rappresenta il futuro degli elastomeri per implantologia e della stampa 3D. La stampante è in grado di contenere fino a 14.000 ml di materiale in una singola ricarica, rendendola adatta alla produzione. Dispone inoltre di una camera di stampa particolarmente adatta alle applicazioni mediche in quanto precisa e veloce, con un volume di 250 x 250 x 250 mm e una risoluzione di stampa di 50 micron.

stampanti 3D silicone

Crediti foto: Prayasta

La tecnologia di stampa 3D in silicone di 3Deus Dynamics

L’innovativa tecnologia di stampa 3D in silicone di 3Deus Dynamics si distingue per il metodo Dynamic Moulding. Questo metodo, sebbene inizialmente utilizzato per la produzione su richiesta, mira a diventare una piattaforma di produzione dedicata alle applicazioni mediche. Secondo l’azienda, questo processo può essere considerato un concetto radicale di Additive Manufacturing by Deposition (AMD). Il processo inizia depositando un fluido in un micro-dosatore immerso in un mezzo granulare per creare uno stampo dinamico che supporta il materiale durante la stampa. La polvere fisica fornisce un supporto stabile per l’oggetto 3D durante la produzione, evitando il collasso che spesso si verifica con i materiali flessibili. Inoltre, questa tecnologia è compatibile con tutti i siliconi di grado medicale, con un’ampia gamma di rigidità da 0 a 90 Shore A. Per vedere come funziona questa tecnologia, ecco il video di Elkem Silicones.

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