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Come viene usata la stampa 3D nel settore della cosmetica?

Pubblicato il 21 Settembre 2023 da Nunzia A.
stampa 3d cosmetica

La manifattura additiva e le tecnologie 3D sono applicate praticamente ad ogni settore industriale, in modi e con scopi diversi. Tra questi, negli ultimi anni si è affermato anche il settore dei prodotti di bellezza e cosmetica. I motivi che spingono le aziende cosmetiche ad utilizzare la stampa 3D sono molteplici. Tra questi spicca la maggiore customizzazione dei prodotti, con la possibilità di personalizzare addirittura un prodotto in base al tipo di pelle del cliente o alle caratteristiche fisiche, ad esempio attraverso tecniche di scanning 3D. Ma non è tutto, spesso le grandi aziende e marchi del mondo Beauty ricorrono all’Additive Manufacturing per produrre prodotti “cruelty free”, packaging più sostenibili, leggeri e ottimizzati. Per approfondire il tema, abbiamo raccolto qui i progetti e le applicazioni più interessanti degli ultimi anni della stampa 3D nel settore della cosmetica.

Prodotti di Beauty e Makeup

LUSH e la stampa 3D

Il marchio LUSH è specializzato nella produzione di prodotti di bellezza come creme per il corpo, saponi e altro. Con numerose boutique in tutto il mondo, si è fatto un nome nel mercato dei cosmetici a base vegetale. Qualche anno fa, LUSH ha investito nella stampa 3D, in particolare per migliorare i suoi processi di ricerca e sviluppo, ma anche per progettare stampi, attrezzature e prodotti finiti. La stampa 3D ha permesso, ad esempio, di progettare stampi a forma di koala per realizzare un sapone a sostegno degli animali vittime degli incendi boschivi in Australia nel 2020. Le stampanti 3D utilizzate LUSH sono per lo più macchine Formlabs.

impression 3D cosmétique

Crediti fotografici: LUSH Cosmetics

Le unghie stampate in 3D di Mani.me

Tenere le unghie sempre curate non è facile e spesso si cercano soluzioni più durature e veloci. È qui che entra in gioco Mani.me, che offre unghie stampate in 3D su misura. Grazie al suo processo unico, Mani.me è in grado di creare un set di unghie personalizzate per ogni cliente, in base alle misure e ai dati ricavati dalle immagini inviate dai clienti. Utilizzando le foto delle mani dei clienti, l’azienda è in grado di generare un modello 3D per determinare le dimensioni e la forma esatta delle unghie di ogni persona. Il disegno scelto dal cliente viene poi stampato in 3D su un set di unghie e consegnato direttamente a casa.

Crediti: mani.me

Mascara stampati in 3D

Uno dei prodotti cosmetici che ha avuto maggior successo nella sua versione stampata in 3D è il mascara. È stato il marchio Chanel, nel 2017, a lanciare il primo mascara con scovolino stampato in 3D con tecnologia SLS. Il mascara Le Volume Révolution di Chanel ha uno scovolino dalla forma irreplicabile con altre tecnologie ed è stato frutto dello studio di più di 100 prototipi. Si è trattato della primissima produzione in serie di questo tipo di prodotto che ha aperto nuove possibilità per il mondo della cosmetica. Dietro la produzione l’azienda Erpro Factory 3D che ha gestito un progetto simile anche per il marchio Albéa. Chiamato “Make 3D yours” questo servizio permette di creare scovolini su misura (fino a dieci forme diverse in una settimana!) offrendo al cliente un prodotto unico.

Crediti: Albéa

MinkBeauty

Nel 2014, Grace Choi, laureata ad Harvard, ha deciso di fondare la società MinkBeauty. Il prodotto di punta dell’azienda si chiama mink: è una piccola stampante 3D che può essere utilizzata per stampare trucchi in 3D. È così semplice da usare che basta selezionare una foto da internet e lanciare la stampa. La stampante stampa la foto con l’ombretto, quindi una volta stampata, si può passare il pennello sulla foto e applicare il trucco nei colori scelti. Questa macchina è stata progettata per essere portata ovunque: è portatile, leggera e stampa molto velocemente, fino a un milione di colori al secondo. Tutto ciò che serve per stampare è il wifi e l’applicazione mobile Mink.

Crediti: MinkBeauty

Prodotti di Skin Care

Neutrogena e l’uso della stampa 3D

Abbiamo sentito parlare per la prima volta di Neutrogena e della produzione additiva quando ha lanciato il sistema Neutrogena Skin 360. Si tratta di una soluzione che analizza la pelle dell’utente per identificarne le esigenze e creare “MaskIDs”, maschere per il viso stampate in 3D e personalizzate per ogni singolo utente. L’azienda ha poi collaborato con Nourished per creare Skin360 SKINSTACKS, integratori per la cura della pelle stampati in 3D. Ogni SKINSTACK è vegano, senza zucchero e ha sette strati che possono essere personalizzati in base alle esigenze individuali. Ci auguriamo che in futuro Neutrogena continui a esplorare le possibilità della produzione additiva in questo campo.

SKINSTACKS Skin360 stampati in 3D (crediti fotografici: Neutrogena)

Maschere e patch per gli occhi personalizzati

Una delle maggiori tendenze che abbiamo riscontrato nel settore della cosmesi è che il trucco viene utilizzato sempre meno per nascondere le imperfezioni. Gli utenti si rivolgono invece a prodotti che agiscono direttamente sulla pelle per trattare problemi come acne, rughe, occhiaie, arrossamenti e così via. Ma così come ogni essere umano è diverso, anche i prodotti utilizzati devono soddisfare le sue esigenze specifiche. Ecco perché BASF ha collaborato con Natural Machines nel 2021 per sviluppare una tecnologia in grado di creare maschere e patch personalizzati per gli occhi stampati in 3D. Il progetto combina un’esclusiva stampante 3D di Natural Machines con ingredienti specialistici di BASF, consentendo agli utenti di ricevere maschere che si adattano alle dimensioni del loro viso e sono in grado di incorporare diversi benefici in diverse aree della maschera. Un’applicazione unica della stampa 3D nella cosmesi. La tecnologia dovrebbe essere introdotta sul mercato nel 2022, ma non sono ancora state rilasciate notizie.

impression 3D cosmétique

Crediti: Natural Machines

Dior e la tecnologia 3D per la cura della pelle

Dior è una delle principali aziende che utilizzano la stampa 3D. Il marchio di lusso francese ha assunto un ruolo guida nella tecnologia di analisi della pelle con intelligenza artificiale. Utilizzando la sua esperienza in dermatologia e neuroscienze, è stata in grado di identificare con maggiore precisione le piccole imperfezioni della pelle e le loro cause. Di conseguenza, i clienti ricevono raccomandazioni di prodotti su misura per le loro esigenze. In linea con la visione di Christian Dior di rendere le donne più felici e più belle, la casa di moda ha sviluppato il “Dior Al Skin Analyzer”. Questo processo utilizza uno scanner 3D per analizzare le sei dimensioni della pelle e propone quindi soluzioni basate sull’intelligenza artificiale per i due principali problemi rilevati.

Crediti: Dior

3D Bioprinting per migliorare i prodotti di skin care

Un’altra forma in cui la stampa 3D è utilizzata nella cosmetica e che vale la pensa menzionare è la biostampa 3D di pelle umana al fine di testare prodotti e personalizzarli. Uno dei progetti di questo tipo è stato lanciato ancora una volta dalla pioniera Chanel che, in collaborazione con l’azienda biotecnologica francese Labskin Creations, ha riprodotto la pelle umana attraverso tecniche di coltura cellulare e bioprinting 3D per studiare al meglio le imperfezioni della pelle e creare prodotti di skincare più efficaci. Labskin Creations ha collaborato ad un altro progetto simile e innovativo con l’azienda JALA Group, una delle principali aziende cosmetiche in Cina. In questo caso la tecnologia di bioprinting è stata utilizzata per costruire il primo modello di pelle asiatica e testare prodotti più adatti alle donne asiatiche. Va detto che questo tipo di tecnologia, oltre a creare prodotti più efficaci e mirati permette anche di evitare test sugli animali.

Crediti: Labskin Creations

Packaging per cosmetici stampati in 3D

I packaging stampati in 3D di L’Oréal

Quando si parla di cosmetici, è impossibile non citare L’Oréal, uno dei leader del settore. L’azienda francese è stata una delle prime ad adottare la produzione additiva. L’Oréal utilizza la stampa 3D dal 1993 per la prototipazione e produzione di strumenti e stampi per realizzare i suoi prodotti e packaging. Nel 2019 ha fatto il grande passo con il primo packaging stampato in 3D per la collezione La Maison Jasmins Marzipane Lancôme, un’edizione limitata di 50 fragranze ultra-lussuose. Da allora non ha mai smesso, collaborando ad esempio con HP nel 2021 per espandere la produzione di imballaggi realizzati grazie alla rete di produzione digitale di HP. Maggiori informazioni sul progetto nel video qui sotto:

Il packaging più sostenibile di MAMEHA

Oggi l’attenzione per l’ambiente e la sostenibilità sono tra i valori più importanti in tutti i settori di attività e molti pionieri sono pronti a spianare la strada per un futuro migliore per il nostro pianeta e per coloro che lo abitano. La start-up giapponese MAMEHA ha portato la sostenibilità nell’industria della bellezza con il suo obiettivo “zero rifiuti” e contenitori riciclabili al 100%. Il loro packaging minimalista è stampato in 3D utilizzando quattro materiali per realizzare un contenitore in polimero e una pipetta in vetro. Il risultato? I contenitori MAMEHA utilizzano l’80% di vetro in meno rispetto a un contenitore standard, mentre i flaconi protetti dai raggi UV mantengono il loro contenuto più a lungo e possono essere facilmente smontati a mano. La prossima volta che cercherete dei flaconi per contenere sieri, creme o altri prodotti per la cura della pelle, prendete in considerazione l’approccio elegante ed etico di MAMEHA!

Cediti: MAMEHA

Il profumo Flowerbomb di Viktor & Rolf

Viktor & Rolf, la famosa casa di moda e profumi, è stata fondata nel 1993 e si è sempre distinta per le sue collezioni glamour e lussuose. Flowerbomb è stato per anni il best-seller del marchio, che a quindici anni di distanza ha deciso di rendere omaggio alla fragranza. Ha quindi ideato un’edizione esclusiva che ha richiesto l’uso della manifattura additiva per creare una confezione elegante e complessa. La produzione è stata realizzata in collaborazione con L’Oréal ed Erpro, utilizzando macchine di stampa 3D al carbonio per produrre solo quindici unità. Ogni pezzo è stato stampato in resina, lucidato e costruito a mano, quindi placcato in oro rosa, al costo di 2.500 dollari per unità. Molti considerano questa edizione la perfetta combinazione di nuove tecnologie e metodi tradizionali. Vale la pena notare che non è la prima volta che la stampa 3D viene utilizzata a questo scopo. Nel 2020, ad esempio, Formula 1 ha realizzato tre flaconi di profumo in edizione limitata, anch’essi realizzati con la stampa 3D.

Crediti: Viktor & Rolf

Cosmogen e l’uso della produzione additiva

L’azienda francese Cosmogen sviluppa imballaggi per il settore cosmetico e recentemente ha utilizzato la stampa 3D in metallo per progettare applicatori di creme con geometrie più complesse. Grazie alla tecnologia 3D, l’azienda ha ideato una varietà di forme per applicare meglio i prodotti per la cura del contorno occhi o delle labbra. L’uso della produzione additiva ha permesso inoltre all’azienda di giocare con i volumi di produzione in base alle esigenze. Non è noto il processo di stampa utilizzato, ma di certo Cosmogen sta lavorando ai progetti di stampa 3D con un partner.

impression 3D cosmétique

Crediti: Cosmogen

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