Materiali 3D

Stampa 3D con pellet: come funziona?

Il classico processo di stampa 3D FFF prevede la creazione di strati tramite il deposito di un materiale fuso, di solito sotto forma di filamento di plastica. Tuttavia, una nuova tendenza nell’uso di questa tecnologia di produzione è emersa recentemente, passando dall’uso di bobine all’uso di granuli o pellet di plastica. La stampa 3D con pellet è un metodo che utilizza materiali sotto forma di granuli per produrre parti strato per strato. Sempre più aziende stanno sviluppando macchine che lavorano con questo tipo di materiale, o anche soluzioni che possono essere adattate alle stampanti 3D standard per renderle compatibili con i pellet.

I pellet sono materiali che si presentano sotto forma di granuli, una specie di piccoli bastoncini, ottenuti attraverso la pellettizzazione o la granulazione. In questo processo, i materiali, che possono essere chimici, plastici, compositi o minerali, vengono modellati nella forma compressa di pellet. Questi tipi di risorse sono utilizzati principalmente per lo stampaggio a iniezione, anche se, come detto, stanno diventando sempre più importanti nel mondo della stampa 3D. Il loro utilizzo nella produzione additiva è ancora piuttosto piccolo rispetto alle bobine di filamento, il che può sembrare paradossale, dato che i filamenti sono fatti di granuli. Usare i granuli direttamente nella stampante 3D risparmierebbe infatti un passaggio intermedio nell’intero processo.

Estrusore di pellet sviluppato da Tumaker | Crediti: 3Dnatives

Stampa 3D con pellet

Pellet e filamenti richiedono estrusori diversi con caratteristiche e proprietà diverse. A differenza dei filamenti, gli estrusori di pellet hanno una tramoggia integrata che assorbe gradualmente il materiale e lo spinge nella zona di fusione. Lì, i pellet vengono ammorbiditi alla consistenza desiderata, dove la plastica viene poi espulsa attraverso l’ugello e depositata sulla piattaforma di stampa. Anche se il processo può sembrare un po’ più complesso dell’estrusione di filamenti, ha una serie di vantaggi interessanti che vedremo di seguito.

In primo luogo, quando si tratta della stampa 3D con pellet, vediamo una riduzione significativa del costo finale dei pezzi grazie al basso costo del materiale e alla riduzione del tempo di fabbricazione. Questo la rende una tecnologia ideale per la produzione di grandi serie o di pezzi più grandi che altrimenti non sarebbero del tutto convenienti. Un altro punto positivo è la riduzione degli inceppamenti durante il processo di produzione, dato che questo è un problema di stampa comune quando si lavora con i filamenti.

Ma ciò che è particolarmente interessante quando si lavora con i granuli sono le proprietà finali che si possono ottenere. Quando si usano i filamenti, è importante sapere che non hanno esattamente le stesse proprietà fisiche e chimiche della materia prima. Infatti, quando si produce un filamento, la materia prima deve essere riscaldata, il che compromette le sue proprietà – più viene riscaldata, maggiore è il degrado. Siamo allora obbligati ad aggiungere degli additivi per rimediare a questa degradazione. Il risultato ottenuto è quindi molto diverso dal materiale di partenza. Tuttavia, lavorando dall’inizio con i granuli, non c’è bisogno di passare attraverso queste trasformazioni, quindi si bypassano queste degradazioni e ci si avvicina molto di più alle proprietà chimiche e fisiche della plastica usata nello stampaggio a iniezione.

Per quanto riguarda gli svantaggi che si possono osservare, va detto che la stampa 3D con granuli non è attualmente così diffusa come quella con filamenti, quindi lo sviluppo di estrusori adattati a questi materiali può essere un po’ difficile da realizzare. Inoltre, quando si creano le parti strato per strato, i pellet non sono collegati tra loro come nel caso del filamento, il che rende meno facile il controllo dei cambiamenti di flusso, necessario per i pezzi più complessi richiesti dalle macchine.

L’uso di pellet riduce i costi di produzione

La crescente popolarità della stampa 3D con pellet sta incoraggiando molte aziende a sviluppare le proprie soluzioni di produzione. Questo nuovo metodo riuscirà a prendere il posto della stampa 3D con filamenti? Quali nuovi attori emergeranno nel settore della produzione additiva? Staremo a vedere!

Cosa pensi dell’uso del pellet nella stampa 3D? Condividi la tua opinione nei commenti qui sotto o con la comunità di 3Dnatives sui nostri social Facebook, Twitter e Linkedin . Trovi tutti i nostri video sul nostro canale YouTube!

Condividi
Pubblicato da
Nunzia A.

Articoli recenti

CLIMACOOL LACED, la nuova sneaker adidas stampata in 3D con lacci

Ricordi la sneaker completamente stampata in 3D presentata da adidas lo scorso settembre? Il suo…

4 Luglio 2025

I progetti di stampa 3D nella pubblicità

Tutti abbiamo in mente una pubblicità che ci ha segnato, che ci ha accompagnato durante…

3 Luglio 2025

Che ruolo ha la produzione additiva nella Formula 1?

La Formula 1, come sappiamo bene noi italiani, è l’evento automobilistico internazionale per eccellenza. Per…

2 Luglio 2025

Stampa 3D del vetro a temperatura ambiente: mito o realtà?

Il vetro è un materiale che si trova intorno a noi quotidianamente e in molteplici…

1 Luglio 2025

Toolkit3D: la piattaforma di automazione che unifica i flussi di lavoro di progettazione e produzione

Quando si parla di produzione, sono necessari molti strumenti: software di progettazione, software di monitoraggio…

30 Giugno 2025

La stampa 3D nel restyling della Terrazza Aperol di Milano

Uno dei luoghi simbolo della movida milanese si rinnova grazie all’additive manufacturing. È la Terrazza…

27 Giugno 2025

Questo sito web utilizza i cookie.