Una panoramica sul settore della stampa 3D in Lombardia
Con questo articolo vogliamo fare una panoramica sullo stato della produzione additiva in Lombardia, menzionando i vari attori del settore Additive Manufacturing (AM), ma non solo. Si noti che l’elenco non è esaustivo e che gli attori del settore sono numerosi nella regione. Abbiamo voluto menzionare alcuni tra i principali produttori di macchine, materiali, distributori, fornitori di servizi, nonché istituzioni e centri tecnologici. Non esitate a inviarci i vostri commenti: la mappa è destinata a evolversi!
La prima tendenza emergente, guardando la mappa degli attori di stampa 3D nella regione, è che i servizi di stampa 3D sono i più numerosi, concentrandosi principalmente nella zona di Milano. Questi offrono diverse tecnologie e materiali e si rivolgono soprattutto a professionisti e clienti che operano nell’industria. Per menzionarne alcuni: Galassia 3D offre le tecnologie MJF, DLP e FDM, e si rivolge in particolare ai settori dentale e della gioielleria; Elmec 3D opera invece a livello industriale e offre un servizio completo, dal design al post-processing delle parti stampate in 3D, per piccole e medie produzioni.
Inoltre, nel caso si abbia desiderio di essere seguiti in un progetto di stampa 3D più complesso, la Lombardia è anche sede di centri tecnologici che offrono accompagnamento e formazione in Additive Manufacturing (AM). Tra questi, il MADE – Competence Center Industria 4.0, con sede a Milano, offre supporto per facilitare le imprese a realizzare progetti di innovazione dei prodotti e dei relativi processi di produzione, tra cui anche l’AM. Kilometro Rosso Innovation District, con sede a Bergamo, è un altro importante polo d’innovazione, tra i principali in Europa. In particolare, Lisa Tech, il loro training lab per l’Additive Manufacturing, offre alle imprese interessate alla produzione additiva formazione, ingegneria, prototipazione e servizi di ricerca e sviluppo. Infine, vale la pena menzionare che, in un’ottica di democratizzazione della tecnologia, sono altrettanto attivi e presenti sul territorio dei FabLab che mettono le tecnologie 3D a disposizione di professionisti, imprese, ricercatori e di tutti i cittadini.
Milano: centro di innovazione per il settore AM in Lombardia
Come abbiamo visto nella nostra pagina sulla stampa 3D a Milano, il capoluogo lombardo è certamente una delle città intorno alle quali si concentrano innovazione, eventi, ricerca, nuove e consolidate realtà imprenditoriali. Oltre alle aziende nate nella regione, ci sono anche realtà provenienti da altre zone dell’Italia che scelgono di aprire una sede a Milano. Inoltre, la città ospita università di prestigio dal punto di vista dell’innovazione tecnologica e della ricerca internazionale, attirando un numero importante di talenti.
Un esempio di questa tendenza è la recente apertura della CoFactory di Designtech nel Certosa District di Milano. Si tratta di una nuova realtà, una fabbrica urbana dedicata alle attività di prototipazione rapida e fabbricazione digitale. Hanno una sede nella CoFactory anche la startup Puntozero 3D, specializzata nel DfAM, e i produttori di stampanti 3D Roboze e CMS.
Simona Arena, cofounder di Puntozero 3D, ha così commentato la scelta di Milano come sede della loro startup: “Lavorando nel mondo della stampa 3D da oltre dieci anni, ho visto da vicino l’evoluzione e il potenziale di queste tecnologie. Fondare una startup insieme ai miei soci, specializzata nel Design for Additive Manufacturing (DfAM), è stata una scelta naturale per trasformare queste opportunità tecnologiche in vantaggi concreti per le aziende. Credo fermamente che la Lombardia, e in particolare Milano, siano i luoghi ideali per lanciare e far crescere un’idea imprenditoriale in questo settore”.
Milano si conferma, dunque, come hub di innovazione e tecnologia, con numerose startup, incubatori e acceleratori, favorendo lo sviluppo e la crescita di nuove imprese. Tra le startup 3D nate a Milano ci sono anche f3nice, specializzata nella produzione di polveri metalliche per l’Additive Manufacturing, Krill Design, che punta sui materiali sostenibili per la stampa 3D o Ginger Additive, giovane startup produttrice di stampanti 3D low-cost per pellet.
Oltre a ciò, come anticipato, in Lombardia spiccano istituzioni e università rinomate a livello internazionale: il Politecnico di Milano offre numerose opportunità nel settore AM, ma non è il solo. Anche nel resto della regione, altre università, offrono formazione in Additive Manufacturing: l’Università di Pavia, ad esempio, ha dato il via a un laboratorio dedicato, il 3D@UniPV, nonché al laboratorio clinico di produzione additiva 3D4Med.
Alper Kanyilmaz, professore e ricercatore presso il dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, ha spiegato: “Il mio team al Politecnico di Milano si occupa di ricerca e sviluppo dell’Additive Manufacturing nel settore AEC (..) per innovare le tecniche di costruzione utilizzando anche il Metal AM. La nostra collaborazione con una vasta rete di partner internazionali e industriali, insieme alla stretta cooperazione con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica (DMEC) del Politecnico di Milano, consente di integrare diverse competenze e tecnologie avanzate, favorendo l’innovazione e l’applicazione pratica delle scoperte“.
Infine, non per importanza, le aziende utilizzatrici della tecnologia sono altrettanto numerose nella regione. Pur non volendo qui concentrarci su di esse, vogliamo quantomeno menzionare che alcune aziende leader nel mondo nei loro settori di riferimento, come Leonardo o Luxottica, fanno regolarmente uso della tecnologia. Non a caso, la principale associazione di settore in Italia, l’AITA (Associazione Italiana Tecnologie Additive), ha sede in Lombardia.
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Crediti foto di copertina: Regione Lombardia