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In che modo la stampa 3D può contribuire alla lotta contro la contraffazione?

Pubblicato il 2 Gennaio 2023 da Nunzia A.
contraffazione stampa 3d

Nel corso degli anni, il commercio di beni contraffatti, soprattutto di marchi di lusso, tra cui tutti quelli Made in Italy, si è diffuso rapidamente in tutto il mondo. I dati dell’OCSE del 2019 mostravano già che il commercio di beni falsificati ammontava a circa il 3,3% di tutto il commercio mondiale ed era in costante aumento. Inoltre, oggi alcuni oggetti contraffatti hanno un aspetto così curato che difficilmente possono essere distinti dall’originale. Per affrontare questi problemi, un gruppo di ricerca dell’Università di Hong Kong (HKU) sta lavorando allo sviluppo di un processo di produzione additiva estremamente preciso, progettato per rilevare i prodotti contraffatti e quindi renderne più facile la rimozione dalla circolazione.

Il fatto che il valore delle merci contraffatte in circolazione sia stimato in diversi miliardi di dollari non solo influisce sull’economia globale, ma ha anche conseguenze sulla sicurezza. Sebbene esistano già misure di ogni tipo adottate dalle aziende che vogliono proteggere i loro prodotti da potenziali contraffazioni, esistono ancora grossi ostacoli a questo proposito. Ad esempio, uno di questi concetti di sicurezza è l’integrazione di un codice QR, che però non è sempre l’opzione più sicura in quanto può essere molto facile da riprodurre a causa della limitata capacità di crittografia dei dati. Il dottor Ji Tae Kim, che lavora presso il dipartimento di ingegneria meccanica della HKU ed è il leader del team di ricerca, ha ideato un nuovo modo per rilevare tali contraffazioni grazie a un processo di stampa 3D che verrà utilizzato per produrre etichette anticontraffazione con codifica di polarizzazione.

stampa 3D contraffazione

Dr. Ji Tae Kim (a sinistra) e Dr. Jihyuk Yang (a destra). Crediti foto: HKU.

Un’etichetta 3D per prevenire la contraffazione

Non è solo la dimensione di un’etichetta 3D a essere diversa da quella di un’etichetta 2D, ma soprattutto le informazioni digitali incluse. In questa ricerca, pubblicata in un articolo intitolato “Three-Dimensional Printing of Dipeptides with Spatioselective Programming of Crystallinity for Multilevel Anticounterfeiting” (Stampa tridimensionale di dipeptidi con programmazione spazioselettiva della cristallinità per l’anticontraffazione a più livelli), i ricercatori hanno utilizzato la difenilalanina (FF) come materiale per stampare in 3D i dipeptidi. I dipeptidi sono composti chimici costituiti da due residui di amminoacidi. I ricercatori della HKU hanno scelto di svilupparli per le loro proprietà uniche. Il Dr. Yang, autore principale dello studio condotto, ha notato in particolare la piezolettricità e la birifrangenza ottica dei dipeptidi dovuta alla loro natura cristallina.

Il Dr. Ji Tae Kim spiega in dettaglio la procedura del nuovo metodo di stampa 3D, concentrandosi sul fatto dell’auto-organizzazione molecolare controllata dalla natura, che è in definitiva responsabile della stampa di micropixel 3D FF in più parti. L’intero team di ricerca presta quindi particolare attenzione ai micropixel con cristallinità programmata, che sono responsabili della crittografia dei dati ad alta densità. Il dottor Kim ha così commentato: “Il nostro nuovo metodo di stampa 3D, combinato con l’autoassemblaggio molecolare guidato dalla natura, è in grado di stampare micropixel 3D FF multi-segmentati con cristallinità programmata per la crittografia dei dati ad alta densità. Utilizzando le diverse risposte dei segmenti amorfi e cristallini alla luce polarizzata, un minuscolo singolo pixel 3D può criptare un codice binario a più cifre composto da “0” e “1″. La capacità di informazione può essere aumentata a 211 con un singolo pixel indipendente a undicesimo segmento su una minuscola area di 4 µm2, 1000 volte più piccola di una ciocca di capelli”.

Lo schema per la stampa 3D di micropixel 3D con codifica di polarizzazione (foto: HKU).

Nel complesso, il team è convinto che questo processo di stampa 3D possa migliorare notevolmente la sicurezza e la prevenzione della contraffazione in futuro, consentendo di personalizzare e produrre etichette sicure ovunque e in qualsiasi momento, contribuendo così alla sicurezza delle informazioni. Se vuoi saperne di più sul progetto della HKU, puoi trovare lo studio completo: QUI.

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*Crediti foto copertina: MDR

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