Il sedile M Visionary Materials di BMW premiato grazie alla stampa 3D
L’industria automobilistica è in continua evoluzione verso una maggiore sostenibilità e la stampa 3D è essenziale per questa trasformazione. Grazie alla produzione additiva, le aziende possono creare componenti più ecologici, leggeri ed efficienti. Questa innovazione contribuisce a ridurre l’impronta di carbonio e indica la strada per un futuro più ecologico.
Un esempio è il sedile “M Visionary Materials Seat” di BMW, che ha recentemente vinto l’Altair Enlighten Award nella categoria “Processi sostenibili” al Center for Automotive Research Seminar in Michigan. Questo premio annuale riconosce le soluzioni innovative leggere e sostenibili dell’industria automobilistica che riducono al minimo il consumo di carbonio, acqua ed energia e promuovono il riciclo dei materiali. Senza l’uso della produzione additiva, la produzione ecologica del sedile non sarebbe stata possibile, in quanto BMW ha potuto fare a meno di strutture di supporto e di post-processing chimico.
Il sedile Visionary Materials è stato prodotto in collaborazione con il team di progettazione BMW per i concetti di colore e materiale e con vari partner come Management Consulting GmbH, Bcomp Ltd, Gradel Light Weight Sàrl e Lasso Ingenieurgesellschaft. Falco Hollmann, Innovation Manager for Lightweight Design and Sustainability di BMW M GmbH, ha ritirato il premio e ha spiegato: “Stiamo mostrando oggi ciò che sarà possibile fare domani con le tecnologie e i materiali esistenti, al fine di portare i nostri sforzi per ridurre le emissioni e conservare le risorse a un livello superiore. Non si tratta solo di sostituire i materiali, ma soprattutto di progettare per l’economia circolare”.
Il team ha posto particolare attenzione all’utilizzo di materiali di origine vegetale, al miglioramento della riciclabilità e alla creazione di un design accattivante che combina alta qualità, leggerezza e funzionalità. Il sedile vuole essere un punto di partenza per futuri sviluppi del processo, in particolare per la progettazione di sedili sostenibili e con un’attenzione particolare all’intero ciclo di vita della produzione.
Inoltre, l’impronta di CO2 è stata ridotta fino al 90% grazie alla produzione additiva e all’uso di strutture di supporto avvolte da robot in fibre composite e materiali di origine naturale. La bassa complessità del modulo e l’uso di materiali non miscelati facilitano inoltre il riciclaggio.
La continua ottimizzazione della catena di processo è stata fondamentale per il successo del progetto. In questo contesto, Roberto Rossetti, Responsabile dello Sviluppo del Ciclo di Vita Completo del Veicolo del BMW Group, spiega: “Una delle lezioni più importanti è stato il bilanciamento, in altre parole, come modellare la nostra catena di processo per generare i dati primari mancanti. I dati ottenuti forniscono nuovi spunti di riflessione, sia per quanto riguarda i fattori negativi che contribuiscono oggi, sia per la progettazione dei processi di domani. Questa esperienza fornisce una solida base per migliorare continuamente la sostenibilità e sviluppare soluzioni innovative per una mobilità lungimirante.” Per saperne di più sul M Visionary Materials Seat di BMW Group, QUI.
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*Crediti per la foto di copertina: BMW Group