La stampa 3D e l’industria automobilistica sono una combinazione vincente. Infatti, molte case automobilistiche si stanno già muovendo per integrare la produzione additiva nella loro produzione su larga scala. Alcune delle aziende più note, come BMW e General Motors, stanno aprendo centri dedicati alla stampa 3D dei componenti delle loro auto. Tra i produttori europei che hanno compiuto questo passo c’è SEAT, che ha sviluppato un centro di stampa per ottimizzare la produzione con nuove tecnologie. Abbiamo voluto saperne di più sull’uso delle tecnologie 3D da parte del gruppo spagnolo e per farlo abbiamo intervistato il suo team.
Salve, mi chiamo Marc Travesset e sono un ingegnere chimico. Alla fine della mia laurea, durante una visita al centro tecnologico Ascamm, ora Eurecat, nel 2007 a Barcellona, ho scoperto per la prima volta una stampante 3D che permetteva di progettare parti da polvere polimerica utilizzando un laser. Per me è stato un evento magico e innovativo. In seguito, ho seguito da lontano ciò che si faceva nella stampa 3D e mi sono dedicato alle tecnologie a membrana e alla produzione di resine epossidiche, finché anni dopo, alla SEAT, mi sono imbattuto nuovamente in questa magica tecnologia! Inizialmente, come responsabile prototipi, ho privilegiato la stampa 3D rispetto ad altre alternative e finalmente, dal 2018, ho avuto l’opportunità di lavorare e conoscere meglio queste tecnologie. Credo di non avere il profilo di un maker perché ho sempre guardato le cose da un punto di vista industriale.
La utilizziamo da oltre 20 anni. Nei processi di sviluppo dei prodotti è fondamentale essere molto agili: si tratta di un contesto molto mutevole e complesso. Essere in grado di convalidare rapidamente i concetti ci permette di rispettare le tappe dello sviluppo con maggiore maturità.
In una conferenza a cui ho avuto il piacere di partecipare, Felip Fenollosa (CIM UPC) ha spiegato che la produzione additiva ci offre dei vantaggi se riusciamo a sfruttarne l’agilità, la personalizzazione e la sostenibilità.
L’agilità è il maggior vantaggio che abbiamo sperimentato finora: raggiungere le fasi di sviluppo e lancio con la massima preparazione. Per sfruttare ulteriormente questa capacità, abbiamo condotto uno studio all’interno del CIAC, insieme a EURECAT e RMS, per esplorare la possibilità di utilizzare, in futuro, componenti stampati in 3D per far fronte alle scorte.
In termini di personalizzazione, finora abbiamo prodotto molti componenti per assemblaggio e collaudo, ma in futuro vogliamo essere più ambiziosi. Infine, per quanto riguarda la sostenibilità, abbiamo l’opportunità di alleggerire i componenti per la produzione di veicoli, sfruttando le infinite possibilità di progettazione. Per ora, siamo solo all’inizio.
Crediti foto: SEAT
Nel settore automobilistico beneficiamo molto dell’agilità delle tecnologie 3D. La possibilità di assemblare e testare un componente in meno di una settimana è un valore aggiunto prezioso. Inoltre, in combinazione con altre tecnologie, come la lavorazione CNC, possiamo disporre di diversi strumenti per quasi tutte le necessità. I limiti della produzione additiva sono l’alto costo dei materiali e la bassa produttività: al momento, è ancora improbabile che queste tecnologie vengano utilizzate per grandi serie.
Prima di tutto, è essenziale che tutti gli operatori del settore abbiano una buona comprensione delle possibilità che l’Additive Manufacturing ci offre. L’industria automobilistica è un settore enorme, quindi ogni miglioramento, per quanto piccolo, può avere un impatto enorme. La stampa 3D consente di democratizzare la produzione di parti per implementare questi piccoli miglioramenti. Man mano che i materiali e i processi offriranno maggiori prestazioni e ripetibilità, saremo in grado di trarre ancora più vantaggi durante l’intero ciclo di vita del prodotto.
Come produttori di automobili, utilizziamo ampiamente la stampa 3D nei nostri processi interni. Steve Jobs diceva che la migliore tecnologia è quella che non si vede. Quindi siamo motivati a continuare a sperimentare per migliorare le nostre vite con queste “macchine magiche”.
Crediti foto: SEAT
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*Crediti foto copertina: SEAT
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