Orca: l’innovativa scarpa stampata in 3D di Elastium e LaLaLand
È ormai noto che le scarpe stampate in 3D circolino nel mercato delle calzature da anni. Dai modelli di alta moda a quelli da corsa, molte marche, tra cui Adidas, Dior e ASICS, hanno scelto di servirsi della stampa 3D per creare prodotti innovativi. LaLaLand Production and Design, il più grande produttore di scarpe della California, è l’azienda che più recentemente ha sperimentato questa tecnologia. Grazie alla collaborazione con Elastium, startup di stampa 3D con sede a Los Angeles, hanno immesso nel mercato la loro prima scarpa in stampa 3D: l’Orca.
La scarpa Orca, disegnata con le suole bianche lisce e la parte superiore nera ed elegante, rimanda chiaramente al colore e alla forma del mammifero. Anche la curvatura della suola ricorda astutamente la forma di una pinna. Tuttavia, ciò che rende speciale questa scarpa non è solo l’aspetto. La suola intermedia, la suola esterna e la parte superiore sono state stampate in 3D utilizzando la tecnologia brevettata di Elastium, chiamata FIDEM. FIDEM consente di velocizzare la transizione tra la stampa 3D e le tecniche di stampaggio tradizionali, ed è proprio questa la specialità di LaLaLand.
Le due aziende hanno utilizzato il poliuretano termoplastico (TPU) in diverse forme per realizzare la scarpa, impiegandolo sotto forma di schiuma per la suola e come materiale elastico per la parte superiore. La schiuma brevettata da Elastium offre un ritorno di energia superiore al 75% (percentuale che indica la quantità di rimbalzo all’interno della scarpa dopo che il piede tocca il suolo). Questa imbottitura supera anche l’acetato di vinile etilene (EVA), un materiale ormai standard nel settore calzaturiero. L’elevata flessibilità e resistenza del TPU lo rendono ideale per creare scarpe che devono essere sia comode che durevoli. Per assemblare la scarpa, insieme alla stampa 3D, il team ha utilizzato anche tecniche tradizionali come la cucitura.
La collaborazione tra LaLaLand ed Elastium risponde alla richiesta di produzione di calzature rapide, scalabili e sostenibili. Il loro piano consente di passare dalla fase di ideazione a quella di commercializzazione entro alcune settimane, con costi di investimento iniziali ridotti fino all’80%. Questo è un cambiamento significativo rispetto ai metodi tradizionali, che comportano una serie di sfide, come costi logistici elevati, ingenti investimenti iniziali, lentezza e accumulo di scorte. Queste problematiche, influenzate anche dal clima geopolitico, rendono costoso e dispendioso esternalizzare le scorte in termini di tempo. Pertanto, si intensifica la necessità che le aziende hanno di affidarsi ad una produzione locale e sostenibile: LaLaLand ed Elastium lavorano per soddisfare questa domanda. Inoltre, puntano a localizzare la loro produzione senza limitare la scalabilità e i tipi di prodotti che possono realizzare.
.
Il fondatore di Elastium, Robert Karklinsh, ha una visione aziendale orientata al consumatore. Ha spiegato perché la sua startup ha deciso di potenziare la produzione tradizionale anziché combatterla. “Per anni si è creduto che la stampa 3D e altre tecnologie avanzate avrebbero rivoluzionato il mondo delle calzature sostituendosi alla produzione tradizionale. Per me, come ingegnere e designer, l’idea di produrre delle scarpe stampate in 3D è affascinante. Ma il mercato non si muove in base a ciò che pensano gli ingegneri o i designer, bensì in base a ciò che chiedono i consumatori. E i consumatori richiedono molto più che delle semplici scarpe stampate in 3D, che vengono viste solo come un’altra moda piuttosto che come una vera e propria rivoluzione.”
Per andare oltre le mode e affermare le scarpe stampate in 3D e la produzione locale come prassi standard, Karklinsh ha spiegato che le esigenze dei consumatori devono essere sempre messe in primo piano. “La vera rivoluzione verso la produzione localizzata può essere raggiunta solo mettendo il consumatore al centro e integrando tutti i tipi di tecnologie e artigianato in prodotti innovativi che affascinano i consumatori piuttosto che i designer”, ha affermato Karklinsh.
LaLaLand ed Elastium hanno sviluppato un modello di produzione ibrido senza quantità minime o massime d’ordine (No-MMOQ), permettendo ai brand di lanciare nuovi design partendo anche da un solo paio e, se necessario, reintodurli successivamente tramite produzione di massa. Il modello ibrido combina la stampa 3D e la produzione tradizionale, offrendo flessibilità e scalabilità del prodotto senza compromettere qualità o costi. Per saperne di più sulla scarpa Orca, visita il sito web di Elastium qui.
Cosa ne pensi di Elastium e della scarpa Orca? Condividi la tua opinione sui nostri social Facebook e LinkedIn. Trovi tutti i nostri video sul nostro canale YouTube! Non dimenticare di iscriverti alla nostra Newsletter settimanale per ricevere tutte le notizie sulla stampa 3D direttamente nella casella di posta!
*Crediti per tutte le foto: Elastium