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Un robot stampato in 3D dotato di GPT-5 alla guida di Meta?

Recentemente ribattezzato Meta, Facebook è uno dei giganti indiscussi in materia di nuove tecnologie, nel campo della realtà virtuale e aumentata, dell’intelligenza artificiale o persino della produzione additiva. Il gruppo sta avanzando progressivamente in questo mercato, con discrezione ma con chiare intenzioni: il colosso americano aveva già annunciato l’acquisto di Luxexcel qualche mese fa. Questa volta Meta ha deciso di unire tutte queste competenze per annunciare un progetto nuovo e a dir poco sorprendente. Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta, ha dichiarato in un comunicato stampa ufficiale che l’azienda ha stampato in 3D un robot dotato di GPT-5 di OpenAI che entrerà a far parte del consiglio di amministrazione come supporto nelle decisioni strategiche. L’obiettivo è quello di testare la rilevanza di questo tipo di umanoide: se il progetto avrà successo e il robot riuscirà a contribuire al miglioramento delle finanze di Meta, il gruppo potrebbe prendere in seria considerazione la possibilità di sostituire alcune posizioni manageriali con questo tipo di robot. Ciò potrebbe portare a risparmi in termini di assunzioni, formazione e a una maggiore efficienza. Che sia fantascienza o realtà, una cosa è certa: Mark Zuckerberg sembra più che mai deciso a combinare nuove tecnologie e competenze manageriali.

La notizia non può che lasciare perplessi ed è di fatto agghiacciante: in futuro saremo costretti a lavorare con robot dotati di un’intelligenza superiore alla nostra? È un dibattito acceso ormai da anni e la paura è che presto saremo sostituiti dalle macchine in molti campi di attività. In ogni caso, è questa la direzione che sta prendendo Meta Group, forse colpito dai risultati finanziari negativi registrati negli ultimi anni. Combinando l’intelligenza artificiale, dell’ultimo sistema GPT-5, con la produzione additiva, l’azienda spera di trovare una soluzione che possa ridurre alcuni costi e risolvere delle sue sfide in modo rapido ed efficiente. Per questo ha annunciato la creazione di un robot stampato in 3D dotato dell’ultima iterazione dell’intelligenza artificiale di OpenAI, nonostante una lettera aperta scritta il 29 marzo che metteva in guardia dai pericoli di tale intelligenza. Mike Catfish, direttore delle operazioni tecniche di Meta, afferma: “Crediamo che il sistema GPT-5 possa davvero rivoluzionare il modo in cui facciamo affari oggi e, nonostante le perplessità espresse da alcuni, continuiamo a lavorare con OpenAI e siamo fiduciosi dell’impatto positivo che il nostro robot possa avere”.

Un robot dotato di intelligenza umana

Per realizzare questo robot, Meta ha optato per la produzione additiva, una tecnologia che ha permesso di testare diverse versioni a un costo inferiore e, soprattutto, di immaginare un robot personalizzato il più realistico possibile. Il corpo del robot è stato realizzato mediante lavorazione CNC e ricoperto da un involucro interamente stampato in 3D, rinforzato con fibra di carbonio per renderlo il più resistente e leggero possibile. L’involucro è stato poi tinto di bianco. Meta spiega di aver utilizzato un processo di estrusione di materiale, ma non specifica quale macchina sia stata utilizzata.

In pochi giorni, i team sono riusciti a testare un primo prototipo e a proseguire rapidamente con il progetto. Susan Powerfishing, HR Manager di Meta, spiega: “Portare i robot in azienda potrebbe risolvere alcune delle sfide che dobbiamo affrontare in termini di assunzioni. Il mercato del lavoro è sempre più ristretto ed è difficile trovare le competenze giuste al momento necessario. Con robot di questo tipo non avremmo questo problema, perché potremmo programmarli per il lavoro. Sarebbero già formati e potrebbero lavorare in modo più efficiente. E se ci pensiamo bene, si tratta di manodopera gratuita!”

GPT-5 è un’intelligenza artificiale in grado di pensare come un essere umano (crediti: Adobe)

Si dice che il sistema GPT-5 offra al robot la capacità di analizzare e prendere il controllo di situazioni che i dipendenti Meta gestiscono quotidianamente. L’azienda sostiene quindi che la macchina potrebbe sostituire gli esseri umani e, in un futuro più lontano, affiancare Mark Zuckerberg nella gestione dell’azienda.

Non è chiaro come si evolverà il robot, ma a quanto pare sarà sottoposto a un periodo di prova di sei mesi al termine del quale saranno valutate le sue prestazioni. Si vocifera già che questo tipo di robot potrebbe addirittura assumere il ruolo di CEO di Meta in futuro. Seguiremo gli sviluppi di questa notizia piuttosto allarmante e nel frattempo, per ulteriori informazioni rimandiamo al comunicato stampa ufficiale: QUI, e vi ricordiamo che si tratta ovviamente di un pesce d’aprile!

Noi di 3Dnatives siamo grandi fan del pesce d’aprile! Quindi questo articolo era solo un piccolo scherzo per l’occasione. Per quanto ne sappiamo, Meta non inserirà un robot stampato in 3D nel suo Consiglio di Amministrazione.

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Pubblicato da
Nunzia A.

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