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REV3RD e le sue soluzioni per la stampa 3D in grande formato

Pubblicato il 12 Gennaio 2023 da Nunzia A.
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La stampa 3D in grande formato è una delle tendenze che il settore ha conosciuto negli ultimi anni e che promette di rivoluzionare il modo in cui le aziende producono prodotti di grandi dimensioni. La sua combinazione di precisione, velocità e versatilità rende la stampa 3D una soluzione ideale per la produzione di prodotti di grandi dimensioni. Abbiamo approfondito l’argomento nella nostra intervista ad Alessandro Torre, founder e CEO dell’azienda italiana REV3RD che sviluppa soluzioni per l’Additive Manufacturing su larga scala, con un occhio attento alla questione sostenibilità.

alessandro_torre3DN: Ciao! Puoi presentarti e raccontarci del tuo legame con la stampa 3D?

Ciao! Grazie per l’intervista. Sono Alessandro Torre, nato a Bologna e cresciuto in Puglia a suon di orecchiette e tortellini! Il mio interesse per questo mondo nasce durante gli anni milanesi da studente di ingegneria meccanica, quando l’idea di realizzare con pochi soldi uno strumento che potesse dar forma alle più stravaganti idee ingegneristiche mi portò a trasformare la camera da letto in una piccola officina in cui costruire le prime stampanti. Più che i manuali accademici, sono stati i forum online e la filosofia “open source” le fonti principali per iniziare questo viaggio in 3D. Negli anni ho continuato a coltivare questa passione, fino a fondare REV3RD, la mia seconda esperienza come imprenditore in questo ambito.

3DN: Com’è nata REV3RD?

REV3RD è una startup innovativa che si occupa della progettazione e della fabbricazione di macchinari per l’Additive Manufacturing in grande formato. Nasce agli inizi del 2020, poco prima dello scoppio della pandemia, grazie anche alla vittoria del bando regionale PIN per giovani imprenditori con idee innovative. In controtendenza alla fuga dei cervelli che abbandonano il sud e molto spesso l’Italia, abbiamo voluto tentare questa strada nella nostra terra dando vita ad una realtà internazionale qui in Puglia. Il nostro obiettivo principale? Costruire gli estrusori più grandi e innovativi del mondo!

3DN: Ci parli della vostra tecnologia di stampa 3D in grande formato?

Per natura ci piace pensare in grande! Il primo passo è stato progettare, vite per vite, una stampante di 1x1m. Era però necessario puntare ad estrusori che non fossero limitati per quantità di materiale estrusa nel tempo. È nato così l’estrusore RD-M10+, che estrude fino a 12 kg/h, poi l’RD-M25 e infine RD-M40 capace di estrudere fino a 40 kg/h. Il vantaggio di utilizzare questo tipo di estrusori è che si possono montare su macchine a portale o bracci robotici già posseduti e possono essere progettati e customizzati in termini di peso, potenza, materiali da processare, dimensioni e sensoristica.

Abbiamo infine progettato RD-HUGE, una stampante con un’area di lavoro di circa 3×2,5m che ci consente di testare i grandi formati. Si tratta di una macchina cartesiana a 3 assi con braccio a sbalzo “cantilever” che può essere utilizzata per applicazioni diverse in svariati settori: nel settore artistico per la produzione di elementi di arredo, sculture o set cinematografici; nei settori automotive e energetico per la realizzazione di mould per la creazione di pezzi laminati in fibra di carbonio; infine c’è anche molto interesse da parte di settori come l’aerospace, i trasporti navali e marittimi.

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Tutto viene disegnato internamente. Come in ogni startup, le notti in bianco non mancano, per noi l’importante è continuare a crescere!

3DN: Quali materiali sono compatibili con i vostri estrusori per pellet?

I nostri estrusori possono processare polimeri vergini e riciclati e/o riciclabili, termoplastiche standard o ad alte prestazioni e anche caricate con fibre (ad esempio ABS + fibra di carbonio o di vetro). Abbiamo anche depositato un brevetto sulla co-estrusione a fibra continua… Stay tuned!

3DN: Quanto è importante l’automazione dei sistemi di produzione nella stampa 3D?

Lo sviluppo dei sistemi di automazione nella stampa 3D è un argomento molto interessante per l’ottimizzazione dei processi produttivi e il raggiungimento di un ROI più elevato da parte di chi punta su questa tecnologia. La stampa 3D, al momento, è ancora a un TRL (Technology Readiness Level o Livello di Maturità Tecnologica) 6, un automatismo più completo potrebbe accrescere questo parametro. Se l’obiettivo è una produzione seriale di prodotti con geometria variabile, ciò che ancora manca nel processo sono sensori e parametri di controllo che possano avvicinare l’iter di deposizione alla “perfetta sinergia” dei movimenti e del controllo del corpo umano.
Per questo REV3RD sta investendo nello sviluppo, nel monitoraggio e nel controllo del processo di stampa, a cui si aggiungerà la capacità di produzione in modo continuo.

3DN: Secondo te, quali sono i principali vantaggi e svantaggi di stampare in 3D con bracci robotici?

Un braccio robotico è un sistema meccanico già applicato da anni in diversi settori, si pensi ad esempio alla saldatura, verniciatura o pallettizzazione. Quindi possiamo dire che è di facile reperimento a prezzi anche relativamente contenuti vista la sua diffusione. Inoltre, il controllo di 6 o più gradi di libertà permette una flessibilità di movimento più ampia. Tuttavia, ciò genera ancora alcuni grattacapi dal lato del controllo, problematica che invece è meno incisiva nelle macchine cartesiane. Un altro svantaggio dei bracci robotici è che sicuramente sono sistemi meno precisi nel caso in cui si vogliano ottenere delle tolleranze dimensionali con un’asportazione consistente di materiale.

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3DN: In che modo REV3RD punta a sostenibilità ed economia circolare?

REV3RD (si legge Reverd) ha a cuore queste tematiche: la parola italiana “verde” e l’idea di circolarità data dal prefisso inglese “Re-” costituiscono il nome e lo spirito del nostro brand.

Crediamo che stampa 3D e sostenibilità siano complementari per due motivi principali: innanzitutto, l’Additive Manufacturing è già di per sé un processo produttivo più sostenibile rispetto ai processi manifatturieri sottrattivi tradizionali; gli sprechi sono notevolmente ridotti in quanto la stampa 3D deposita soltanto il materiale necessario ai fini della realizzazione di un oggetto. Questo è un vantaggio enorme. Inoltre, la possibilità di stampare un oggetto con materiali riciclati e riciclabili rappresenta un valore aggiunto nel mondo odierno che combatte con molta fatica l’inquinamento, lo smaltimento dei rifiuti e lo spreco. Se eliminare la plastica dal pianeta è un’utopia, riciclarla e darle nuova vita con la stampa 3D è una possibilità reale.

3DN: Qualche ultima battuta per i nostri lettori?

Continueremo a perfezionare sempre di più i prodotti che commercializziamo attraverso l’implementazione di nuove features. Per fare ciò pianifichiamo di assumere nuovi talenti e di dotarci di uno spazio per la produzione, per i test, la ricerca, la sperimentazione… Prevediamo tanto lavoro all’orizzonte, tante novità bollono in pentola! Seguiteci QUI!

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Crediti per tutte le foto: REV3RD 

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