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R3direct stampa in 3D opere di arredo urbano con materiali riciclati

Pubblicato il 24 Gennaio 2023 da Nunzia A.
r3direct

Nella nostra intervista di oggi un altro esempio virtuoso di innovazione e sostenibilità, attraverso la stampa 3D, che arriva dalla provincia di Lucca. Il tema dell’ecologia, come tutti stiamo notando, sta diventando sempre più all’ordine del giorno in ogni campo. Molte aziende italiane, ne abbiamo conosciute già diverse, si stanno impegnando su questo fronte sfruttando i vantaggi e i benefici della stampa 3D per inventarsi materiali, prodotti e processi di produzione che abbiano un impatto minimo sull’ambiente. L’azienda lucchese r3direct si occupa in particolare di stampa 3D di grande formato tramite l’uso di materiali ricavati dal riciclo dei rifiuti. i suoi progetti sono stati riconosciuti e sostenuti anche dall’amministrazione pubblica, nonché da importanti iniziative private rinomate nei settori dell’arte e dell’architettura. Per saperne di più, abbiamo intervistato il co-fondatore Stefano Giovacchini!

3DN: Ciao! Puoi presentarti e raccontarci come hai scoperto la stampa 3D?

Ciao! Mi chiamo Stefano Giovacchini, sono un designer e co-fondatore di r3direct, azienda che si occupa di sperimentare l’utilizzo di materiali riciclati e sostenibili per la stampa 3D di grande formato. Inoltre ho “abbracciato” l’economia circolare da anni, ed insegno “Design per l’economia circolare” alla School of Sustainability di Milano. In r3direct mi occupo in particolare di ricerca di forma e utilizzo per nuovi materiali, provenienti da filiere circolari e sostenibili. La stampa 3D l’ho scoperta da amante delle tecnologie open source e free software: frequentavo il LUG (Linux User Group) della mia città, Lucca, e decisi con un mio amico di acquistare uno dei primissimi kit del progetto Rep Rap. Fu una vera avventura arrivare alla prima stampa, ma fu un esperienza che ricordo ancora con molto piacere. Grazie alla stampa 3D, ho avuto la possibilità di inventarmi un nuovo lavoro. Oggi realizziamo prodotti e servizi che non esisterebbero senza le stampanti 3D.

r3direct team

Il team di r3direct.

3DN: Quando e come è nata r3direct? Con quale obiettivo?

R3direct nasce grazie ad un bando per nuove idee di economia circolare indetto dal comune di Capannori (LU) (famoso “comune riciclone” e sede di rifiuti zero), al quale partecipai con quelli che sono poi diventati i miei soci, Cristiano Cavani e Marco Paganucci, con l’idea di recuperare la plastica proveniente dalla raccolta differenziata e creare con questa prodotti durevoli per i cittadini. L’idea piacque e vincemmo il bando. Dopo un anno iniziammo un rapporto di ricerca e sviluppo con Revet S.p.A., un’azienda che separa rifiuti multimateriale proveniente dal 90 % della Toscana, per l’utilizzo dei granuli di plastica riciclata nella stampa 3D di grande formato. Ad oggi siamo ancora partner di Revet per vari progetti.

3DN: Puoi parlarci dei progetti più interessanti a cui r3direct ha lavorato?

Proprio perchè R3direct lavora molto in collaborazione con progettisti, dalle tante sinergie sono nati progetti molto interessanti, ma in generale i lavori di arredo pubblico sono quelli che ci danno più soddisfazione. Desko® è un innovativo modello di arredo urbano progettato da quattro giovani architette fiorentine per studiare e lavorare all’aperto, è autosufficiente perché alimentato da un pannello solare. Ci stiamo occupando sia dell’ingegnerizzazione che della produzione, e a marzo ne installeremo due in un parco a Firenze. Altra collaborazione degna di nota è quella con l’architetto Mario Cucinella per il quale abbiamo realizzato 80 sgabelli per il suo allestimento Design with Nature, presentato al Salone del Mobile di Milano 2022. Per la realizzazione degli sgabelli abbiamo utilizzato circa 280 kg di plastica post-consumo proveniente dalla raccolta porta a porta.

sgabelli r3direct

Gli sgabelli realizzati da R3direct su disegno di Mario Cucinella Architects ed esposti al Salone del Mobile di Milano 2022.

Con la School of Sustainability di Milano abbiamo anche stampato circa 40 sedute per Kaboom, un evento pubblico dedicato alla sostenibilità tenutosi a Bologna nel 2020. Inoltre, vorrei citare gli oggetti che disegno personalmente, ai quali sono legato in modo particolare, come la lampada da soffitto Magma, stampata in rifiuto urbano “sporco” e rivestita internamente in foglia oro, nata nel 2019 come manifesto della nostra attività ed esposto in varie mostre internazionali.

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La lampada da soffitto Magma stampata in 3D.

3DN: Ci puoi raccontare di più sul vostro progetto U.S.E.?

Il progetto USE ci impegna ormai da anni: è un progetto di ricerca e design che unisce industria, progettisti ed amministrazioni locali. L’idea nasce da una tesi di una giovane architetta, Giulia del Grande, che ha immaginato di rivestire le barriere in cemento antiterrorismo (purtroppo ancora utili e obbligatorie per legge durante gli eventi pubblici) con un sistema di elementi modulari che diano un servizio al cittadino: panchine, fioriere e rastrelliere per biciclette.

Noi di r3direct ci siamo offerti di sviluppare i primi prototipi e ne è nato il primo esempio di utilizzo in arredo pubblico di questo materiale utilizzando stampanti 3D. Il risultato è stato la realizzazione delle panchine USE, una delle quali è stata installata nel centro storico di Lucca.

Per la sua realizzazzione è stata utilizzata la plastica proveniente dal riciclo dei packaging in poliaccoppiato (tipo Tetrapak), un blend di politilene con una piccola percentuale di alluminio, prodotto in un impianto nella nostra provincia, ma unico in europa. Qui dal Tetrapck riciclato nascono sia oggetti riciclati in carta sia i granuli che abbiamo testato ed utilizzato nelle nostre stampanti 3D di grande formato. Il progetto USE è ancora in fase di sperimentazione, ma entro il 2023 diventerà prodotto a tutti gli effetti.

progetto USE

3DN: Anche l’arte è al centro della vostra attività. Come utilizzate la stampa 3D per questo settore?

L’utilizzo della stampa 3D per la produzione di oggetti artistici è un mercato per noi in crescita, che gestiamo parallelamente alla ricerca sui materiali sostenibili. Per questo settore utilizziamo le stampanti di grande formato con plastiche riciclate per le opere di grandi dimensioni, ad esempio abbiamo realizzato una scultura di Fellini alta 2,2 metri. Utilizziamo invece stampanti a resina di medio formato per oggetti che necessitano maggiore attenzione ai dettagli.
Realizziamo pezzi unici o modelli per la creazione di stampi o la fusione in bronzo: sono sempre di più gli artisti che usano strumenti digitali per la creazione delle loro opere, e che necessitano di professionisti per la materializzazione del loro lavoro.

3DN: Quali sono i vostri progetti futuri?

Siamo impegnati su vari fronti, ma il progetto al quale teniamo di più è quello della creazione di una scuola dedicata alla produzione additiva, nata la scorsa estate come prima edizione. La SMAC, Scuola di Manifattura Additiva di Coreglia Antelminelli, piccolo borgo in provincia di Lucca, è l’idea di una scuola stagionale di specializzazione professionale, dove teoria e pratica si fondono. Questa scuola trae ispirazione dall’antica scuola “Di Disegno e Plastica” fondata nel 1883 da Carlo Vanni e vuole essere una continuazione contemporanea proiettata a divulgare le nuove tecnologie intese come volano per nuove economie locali. Per maggiori informazioni sulla scuola: QUI.

3DN: Un’ultima battuta per i nostri lettori?

Non abbandonate la voglia di sperimentare con la stampa 3D! il nostro è un mondo che ha espresso solo una parte del suo reale potenziale, ed è in continua crescita.

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*Crediti per la foto di copertina e tutte le foto: r3direct

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