Un gruppo di scienziati cinesi del laboratorio Tiandu ha realizzato un importante progresso tecnologico nel campo della produzione additiva aerospaziale. Più precisamente, hanno sviluppato un prototipo di stampante 3D in grado di utilizzare la regolite lunare come materiale di stampa. La regolite è la polvere e i frammenti di roccia che ricoprono la superficie della Luna. Questo sviluppo rappresenta una tappa fondamentale verso la possibilità di costruire infrastrutture direttamente sul satellite, senza dover trasportare materiali dalla Terra. La stampa 3D renderebbe così le future missioni spaziali molto più sostenibili a lungo termine.
La stampante 3D utilizza un sistema che combina un concentratore solare ad alta precisione e una rete flessibile di trasmissione dell’energia tramite fibra ottica. Grazie a ciò, il team è riuscito a raggiungere temperature abbastanza elevate da fondere la regolite, rendendolo compatibile con la produzione additiva. Yang Honglun, ingegnere capo del laboratorio, dichiara: “Questa nuova tecnologia di stampa 3D permette di utilizzare regolite come materiale di produzione, sfruttando al massimo le risorse presenti nell’ambiente lunare, ed evitando di dover trasportare materiali aggiuntivi dalla Terra.”
Crediti foto: Xinhua
I primi test del prototipo sono stati effettuati sulla Terra e hanno dimostrato che è possibile fondere la regolite in diverse forme, come linee, superfici e corpi 3D. Questi test hanno anche permesso di convalidare l’efficacia del sistema di concentrazione solare e del processo di fusione. Una delle principali sfide era capire come gestire l’energia solare in condizioni estreme come quelle lunari. Tuttavia, un team multidisciplinare composto da scienziati planetari e ingegneri ottici è riuscito a superare le difficoltà tecniche.
Oltre alla costruzione di habitat, la stampante 3D potrebbe essere utilizzata anche per creare strade, piste di atterraggio e altri elementi essenziali per una presenza stabile sulla Luna. Inoltre, questa tecnologia apre la strada a nuove forme di esplorazione spaziale e di utilizzo delle risorse in loco, riducendo la dipendenza dai rifornimenti terrestri e promuovendo un approccio più sostenibile alla conquista dello spazio. Resta solo da vedere come questo prototipo di stampante 3D verrà portato sulla Luna per dare avvio a veri progetti operativi.
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*Crediti foto di copertina: NASA
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