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Pleko, la scarpa d’atletica stampata in 3D con fibra di carbonio

Pubblicato il 23 Gennaio 2023 da Nunzia A.
pleko

Pleko è una scarpa realizzata in gran parte attraverso la stampa 3D con materiali compositi. La parte strutturale della scarpa (composta da soletta, intersuola, punte e nervature) è stata progettata con fibra di carbonio utilizzando la sinterizzazione laser selettiva (SLS). La scarpa risulta più flessibile, resistente alla deformazione e può essere facilmente personalizzata.

Le scarpe Pleko sono opera di Miro Buroni, un mezzofondista italiano che ha unito due delle sue passioni, il design e l’atletica. Con il supporto di Diadora, che ha contribuito all’analisi storica e alla progettazione, e di CRP Technology per la produzione, ha creato una scarpa più comoda e sostenibile, adatta agli atleti. SI inizia con una scansione 3D del piede dell’atleta e, utilizzando i dati scansionati, il software è in grado di simulare l’azione della corsa e quindi di creare un’analisi biomeccanica del movimento del piede. Questa simulazione fornisce una serie di dati matematici che danno origine a una scarpa personalizzata al 100%.

Il processo di produzione inizia con una scansione 3D del piede (foto: CRP Technology/Miro Buroni)

Miro Buroni aggiunge: “Con questa mappatura, siamo in grado di modellare la scarpa sulle esigenze del singolo individuo in termini di struttura del piede e prestazioni atletiche. Inoltre, la scansione e l’analisi biomeccanica ci permettono di capire il miglior posizionamento del “sistema di trazione” sotto la suola, i ‘pins‘”.

Il designer italiano ha poi approfondito la struttura della scarpa, in particolare il collegamento tra le suole (esterna, media e interna) e la parte che avvolge il piede. Ha immaginato una sorta di gabbia con nervature che nascono sotto la suola per avvolgere il piede, una struttura che può seguire più accuratamente il piede durante la corsa. Miro spiega che questa gabbia sostiene il piede in modo da migliorare la tecnica di corsa dell’atleta e trasmettere l’energia cinetica in modo più ottimizzato.

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La scarpa stampata in 3D (crediti fotografici: CRP Technology/Miro Buroni)

La produzione additiva è presto emersa come uno degli unici metodi di produzione possibili per progettare una struttura di questo tipo. Il designer era alla ricerca di flessibilità, per questo ha scelto la sintetizzazione laser selettiva e il materiale Windform® SP, una poliammide rinforzata con fibra di carbonio.

Ha poi osservato: “Windform® SP garantisce un’eccellente resistenza anche in spessori molto sottili; questa caratteristica mi ha permesso di creare una scarpa chiodata con un perfetto avvolgimento del piede, che facilita l’aumento del comfort e il miglioramento delle prestazioni.” Grazie alla stampa 3D, i chiodi hanno potuto essere posizionati nel punto giusto per garantire il massimo risultato all’atleta. Il risultato è una scarpa in grado di resistere alla deformazione e di fornire ulteriori risposte per gestire la prevenzione degli infortuni, la riabilitazione e la protezione. Potete trovare maggiori informazioni: QUI.

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Crediti foto copertina: Miro Buroni

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