Pezzi di ricambio stampati in 3D per le macchine da caffè

Bentax, un’azienda danese che offre soluzioni per il caffè, ha deciso di innovare le sue macchine da caffè con la stampa 3D. Poiché le singole parti delle macchine da caffè possono rompersi, il gigante del caffè ha collaborato con l’Istituto Tecnologico Danese per verificare come la stampa 3D potesse essere utilizzata per riparare i pezzi rotti, in particolare le pompe del latte usurate. Non è la prima volta che sentiamo parlare dell’uso della stampa 3D per ottimizzare le macchine da caffè, in Italia ci ha provato Additive Appliances, che abbiamo intervistato qualche tempo fa.

Grazie all’uso di parti di ricambio metalliche prodotte additivamente, Bentax spera di poter beneficiare di un metodo di produzione e fabbricazione più economico. Infatti, nell’ambito di un progetto dimostrativo sui materiali MADE sostenuto dall’Istituto Tecnologico Danese, l’azienda vede l’opportunità di ridurre anche i rifiuti grazie alla produzione additiva, in quanto consente di riutilizzare, ad esempio, tiralatte costosi e già molto usurati. Invece di buttare via questi pezzi, come erano abituati a fare in passato, all’inizio della ricerca ci si chiedeva come riciclare questi vecchi pezzi dismessi e dar loro una nuova vita. Anders Myrup, responsabile tecnico del progetto presso Bentax, spiega: “Inizialmente, l’obiettivo era quello di ridare vita alle pompe rotte per poterle riciclare. A lungo termine, vorremmo essere in grado di produrre i pezzi di ricambio piuttosto che acquistare nuove pompe dal fornitore, e vorremmo anche ottenere una maggiore durata e un prezzo inferiore rispetto a una pompa nuova“.

Bentax sta studiando la stampa 3D degli ingranaggi e dell’alloggiamento (foto: Danish Institute of Technology).

Pezzi di ricambio per le macchine da caffè stampati in 3D

La fabbricazione di parti o addirittura di intere macchine da caffè è probabilmente considerata un’attività tradizionale, ma cosa succede quando questa incontra le moderne tecnologie di stampa 3D? Nel corso del progetto di ricerca, Bentax ha esaminato le pompe del latte che statisticamente soffrono di usura, perché i piccoli ingranaggi che si trovano all’interno dell’alloggiamento di queste ultime si incidono nel tempo, lasciando tracce che impediscono alle pompe di fornire il risultato desiderato. È qui che entra in gioco la produzione additiva: dopo che l’intero tiralatte è stato scansionato e poi misurato presso l’Istituto Tecnologico Danese, è stata realizzata una copia digitale completamente identica e stampata in 3D in acciaio inossidabile. Dopo la post-elaborazione, sono iniziati i test: gli ingranaggi sono stati prodotti con fresatura CNC e PEEK. Per aumentare la durata, Bentax ha spiegato che i singoli componenti delle parti dovevano essere trattati superficialmente con nitruro di cromo.

Dopo le prove di ricerca in termini di stampa 3D, Bentax sta entrando nella fase di test, che dovrebbe durare oltre 15 mesi. Si tratta di installare e monitorare l’intera pompa del latte nelle macchine da caffè dei clienti. Myrup continua: “Non ci fermiamo qui, anche se il progetto è finito e non abbiamo ancora tutte le risposte, perché il progetto ha dimostrato che la stampa 3D ha senso. Si tratta di un grande successo e siamo abbastanza soddisfatti della situazione in termini di prezzo, quindi siamo pronti per il prossimo round con la stampa 3D. Sarà una storia fantastica che potremo raccontare ai nostri clienti”. Bentax ha già in programma altri componenti che spera di produrre in futuro con le tecnologie di stampa 3D. Anders Myrup conclude: “Ora vediamo molte altre possibilità, anche al di là delle parti che inseriamo nelle macchine. Potrebbero essere utensili appositamente progettati o supporti e ganci adattati per i tavoli da lavoro in officina, in modo da ottimizzare i nostri processi – e questo deriva da questo progetto.” Per ulteriori informazioni su questo caso di studio di Bentax e sulle sue macchine da caffè, fare clic QUI.

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