Arte, Moda e Design

Cosmogonia è la mostra di Lorenzo Gnata creata interamente con una penna 3D 

Le tecnologie di stampa 3D hanno permesso negli anni a moltissimi designer e professionisti di dedicarsi alla creazione di opere d’arte per dare forma al loro immaginario. Che si tratti di moda o arte non cambia. Gli strumenti della stampa 3D sono estremamente versatili, capaci di adattarsi alle esigenze di ogni artista per dare vita alle geometrie più diverse e originali. Lorenzo Gnata è un pittore che si è servito delle tecnologie di stampa 3D per creare la sua ultima esposizione: Cosmogonia. 

L’esposizione Cosmogonia, a cura di Sabino Maria Frassà, può essere visitata sino al 17 luglio 2025 negli spazi del Gaggenau DesignElementi Hub in Corso Magenta a Milano. Cosmogonia vuole rappresentare le origini del cosmo a partire dal caos. Le forme artistiche sinuose e ingarbugliate sono state create da Lorenzo Gnata attraverso l’uso di una penna 3D.  

Dettagli dell’opera “Polifonia di una creazione” presentata alla mostra Cosmogonia (Crediti fotografici: Lorenzo Gnata)

Già osservando le immagini di Polifonia di una creazione, una delle opere esposte in Cosmogonia, si comprende come in questa mostra il vero protagonista sia il caos: figure di donne e di uomini dalle posizioni innaturali o in caduta libera si mescolano con delle rappresentazioni di foglie, in una commistione di linee che creano un buco nero capace allo stesso tempo sia di nutrire, che di atterrire. Cosmogonia è un’opera brulicante in cui l’uomo e la confusione si uniscono per dare vita a un’installazione statica ma, al contempo, estremamente viva e in movimento.  

Classe 1997, Lorenzo Gnata ha studiato pittura alla Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e il suo obiettivo è quello di creare dei pezzi d’arte metaforici che evochino una costante tensione lirica che definisce come “concettuale-percettiva” , che unisce la condizione esistenziale dell’uomo a ogni elemento a lui circostante. Sul suo sito web, Lorenzo Gnata racconta di aver comprato una penna 3D per curiosità nel 2018. Disegnando su un foglio, si rese conto che il vero potenziale di questa tecnologia non era quello di creare oggetti tridimensionali, ma trasformare semplici linee in forme solide nello spazio. Da qui nasce Cosmogonia.

Qui è visible il buco nero riprodotto in “Polifonia di una Creazione”. (Crediti fotografici: Francesca Piovesan via exibart)

L’artista ci ha raccontato che: “Sin dal 2018, anno in cui ho iniziato questo percorso, ho lavorato usando una penna 3D marca Sunlu (SL-300).” Per trovare il dispositivo più adatto alle sue esigenze sono stati necessari vari tentativi: “Ho provato altri marchi tipo la Geeetech e, sebbene fosse ottima per saldare tra loro gli elementi, mi è capitato spesso che si fondesse il chip interno rendendola inutilizzabile”. Per creare le opere esposte in Cosmogonia si è servito del filamento proprietario del marchio Sunlu, inizialmente scegliendo il PLA semplice, poi passando al PLA +. Gnata ha poi spiegato in che modo avviene la creazione delle sue opere:“Lavoro in orizzontale, a tavolo, su vetro, posizionando sotto alla lastra fotografie, disegni ed elementi di riferimento da disegnare con la penna 3D”. 

Cosmogonia di Lorenzo Grana è la perfetta commistione di arti grafiche e pittoriche unite all’uso sapiente delle tecnologie di stampa 3D. Con una semplice penna 3D è stato in grado di creare un microcosmo sempre coerente e affascinante, che attira lo spettatore in un vortice visivo vertiginoso e liberatorio, tra cosmo, uomo, natura, morte e vita. Non resta che godersi questa mostra, nell’attesa di conoscere i prossimi sviluppi di questa tecnologia versatile e accessibile.

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*Crediti la foto di copertina: Francesca Piovesan via exibart.

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Pubblicato da
Elisa L.

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