Moodbytes promuove l’integrazione della stampa 3D nei ristoranti

La stampa 3D alimentare è una tecnologia emergente che permette a chef e ristoranti di creare piatti unici e personalizzati. Viene già utilizzata in alcuni ristoranti all’avanguardia e di alta gastronomia per realizzare piatti dalle forme complesse e visivamente sorprendenti, difficili da ottenere con metodi tradizionali. Oltre al valore estetico, le stampanti 3D alimentari offrono anche vantaggi pratici nella preparazione e nella presentazione dei piatti. Inoltre, si tratta di una tecnologia in rapida evoluzione che dovrebbe diventare più accessibile e conveniente in futuro. Per questo motivo sono nate aziende e iniziative interessanti per promuovere questo metodo di produzione nel settore della ristorazione; Moodbytes è una di queste. Abbiamo parlato con il suo CEO e fondatore per saperne di più sul loro utilizzo della stampa 3D alimentare.
3DN: Puoi presentarti e parlare del tuo rapporto con le tecnologie 3D?

Marcio Barradas
3DN: Cos’è Moodbytes e come è nata l’idea di questa azienda?
Moodbytes è un’azienda dedicata all’innovazione nel mondo della gastronomia, che ricerca, sviluppa e implementa le ultime tendenze e tecnologie legate all’alimentazione, cercando di migliorare tutti i processi, dalla coltivazione al consumo, creando così un futuro più sostenibile e intelligente per la gastronomia. Utilizziamo una metodologia innovativa che ci permette di combinare le tecnologie moderne con la cura personale e l’alimentazione. Allo stesso tempo, ci aiuta a sostenere e motivare il miglioramento della salute, il piacere e la personalizzazione dei piatti.
Tutto è iniziato con FoodInk, la prima azienda a realizzare pasti stampati in 3D utilizzando le tecnologie più recenti nel 2015. Ha avuto un impatto mediatico globale, con oltre 35 milioni di visualizzazioni, pubblicazioni su più di 75 media rinomati e più di 3.000 persone in lista d’attesa per i pasti Food Ink. Successivamente, nel 2017, Moodbytes è nata come azienda, dopo tutta l’esperienza di FoodInk, come simbolo rappresentativo dell’innovazione gastronomica nel mondo.
3DN: Come utilizzi la stampa 3D alimentare e puoi parlare degli ultimi progetti di Moodbytes?
Utilizziamo Foodini, una stampante 3D alimentare che promuove la cucina con ingredienti freschi e reali. Foodini è la prima stampante 3D in grado di stampare ogni tipo di alimento, dal salato al dolce, usando veri ingredienti freschi. Foodini viene fornita con capsule alimentari vuote in acciaio inossidabile e amplia le possibilità creative degli chef, trasformando rapidamente nuove idee in piatti unici, sorprendenti e deliziosi, facili da replicare per più commensali.
Grazie a un test del DNA alimentare, otteniamo la mappa genetica del consumatore, che ci permette di sapere quali alimenti gli sono più adatti e quindi di progettare il pasto moderno. Questo ci consente anche di personalizzare il cibo in base a ciò che è più benefico per ciascuno.
Le stampanti 3D semplificano tutti i processi complessi che richiedono più tempo e investimenti nella produzione di cioccolato, nella progettazione, nei tentativi ed errori, ecc. Possiamo così immaginare qualsiasi tipo di cioccolato (90-75-45% di cacao, al latte, bianco, ecc.) e stamparlo a casa o in ufficio. Oggi possiamo automatizzare i processi di replicazione in cucina, poter copiare la stessa ricetta quante volte vogliamo e persino preparare lo stesso piatto con ingredienti diversi.
Il nostro partner in questo processo è Natural Machines, un’azienda che produce stampanti 3D e che ci ha permesso di creare pasti sorprendenti con le nostre polveri liofilizzate. Abbiamo partecipato a diversi eventi gastronomici nel 2023, come WEP a KAUST o Dare2Change a Porto, dove abbiamo mostrato a tutti i partecipanti come l’uso della tecnologia di stampa 3D possa rappresentare un’opzione di riciclo per gli sprechi alimentari.
3DN: Quali sono i vantaggi di questo metodo rispetto alla cucina tradizionale? Ci sono dei limiti?
I vantaggi della stampa 3D alimentare sono rapidamente evidenti per la cucina d’alta gamma, perché permette di sperimentare forme e sapori e di distinguersi dalla concorrenza. La personalizzazione del cibo offerta dalla stampa 3D può essere preziosa per tutti i settori. Chef come Paco Pérez, Paco Morales, Davide Oldani, Sergi e David Torres hanno già implementato queste tecnologie nei loro ristoranti stellati. Grazie alla stampa 3D, possiamo adattare il cibo ai nostri gusti. Possiamo anche sapere cosa stiamo mangiando e assicurarci che sia equilibrato e senza effetti collaterali.
Con le stampanti 3D possiamo anche scegliere esattamente cosa vogliamo ingerire, utilizzando gli ingredienti che preferiamo. Ora abbiamo la possibilità di conservare, concentrare e mantenere gli alimenti in modo nuovo, più sicuro, più sostenibile e più personalizzato. Possiamo fornire i nutrienti essenziali a ciascuno nella maniera più sana possibile. Moodbytes offre una nuova esperienza su come le persone si rapportano al cibo. Per quanto riguarda i bambini, possiamo dare ai genitori la possibilità di stampare puree di qualsiasi gusto, creando le texture preferite dai loro figli. In questo modo, si può godere di un’alimentazione personalizzata e salutare.
Questo metodo ha due limiti: economico ed energetico. Per far funzionare la stampante 3D, è necessario mantenerla costantemente collegata alla corrente. Per questo stiamo ancora lavorando per trovare soluzioni energetiche rispettose dell’ambiente. Inoltre, si tratta di una tecnologia costosa.
3DN: Come vedi il futuro della produzione additiva nel campo culinario?
Attualmente ci sforziamo di trovare prodotti che siano in qualche modo naturali piuttosto che trasformati, in modo da poter sostituire ciò che è stato creato finora con qualcosa di naturale che abbia almeno le stesse proprietà, ottenendo un risultato finale più o meno identico in termini di consistenza e caratteristiche tecnologiche. Questo presenta vantaggi o, almeno, non ha effetti negativi sulla nostra salute.
3DN: Qualche ultima parola per i nostri lettori?
*Crediti per tutte le foto: Moodbytes