Beni di consumo

iHeel, il primo tacco estensibile creato con la produzione additiva

La produzione additiva è ormai presente nei settori più svariati, uno di questi è quello del footwear. In Italia il settore è legato ancora in parte all’artigianato, eppure, in generale, quello che si avverte è che il ciclo di vita dei prodotti si sta accorciando sempre di più, mentre lo stile estetico è diventato estremamente ripetitivo. Secondo la startup iHeel, che oggi intervistiamo, nel settore calzaturiero ci sono state poche innovazioni strutturali dal 1900 e questo si traduce in un gap di mercato. Le esigenze del consumatore finale si sono infatti evolute, e continueranno a farlo, ma non ci sono prodotti adeguati per rispondere a questi nuovi bisogni. In particolare, la co-fondatrice di iHeel ci ha raccontato di come la loro tecnologia voglia portare una rivoluzione nel settore delle calzature, per regalare finalmente alle donne la comodità e praticità che cercano nella loro vita quotidiana, senza rinunciare ad eleganza ed estetica. La loro soluzione? Un tacco estendibile e comodo (incredibile, ma vero) che si regola in altezza, prodotto con la stampa 3D! Veronica Crisafulli ci ha raccontato di più sul loro progetto.

3DN: Ciao! Puoi presentarti?

Ciao! Mi chiamo Veronica Crisafulli, ho 28 anni e tre anni fa insieme al mio socio Alessandro Filosa, ho fondato la startup alla base della tecnologia iHeel. iHeel è la prima tecnologia brevettata, applicabile alle calzature da donna, che consente al tacco di diventare estensibile in altezza, senza modificare l’ergonomia dell’arco plantare della scarpa e dunque mantenendo il comfort ad ogni altezza.

3DN: Come è nata iHeel? Qual è il suo obiettivo principale?

Quando avevo 21 anni ho avuto modo di lavorare sia in Italia che all’estero nel settore delle calzature da donna. L’idea mi era già venuta qualche anno prima, ma grazie a queste esperienze ho capito che c’era effettivamente un mercato potenziale enorme. Dopo un accurato studio sulle esigenze delle persone e sulle tecnologie preesistenti, io e il mio socio abbiamo iniziato a lavorare sul concept del nostro prodotto: il tacco estensibile! Volevamo differenziarci da tutto quello che era stato creato già in precedenza, semplificando al massimo l’esperienza dell’utente e pensando ad un applicazione su larga scala. Sviluppare queste caratteristiche non è stato semplice, il processo di ricerca e sviluppo è stato lungo e complesso, però lo abbiamo superato con risultati più che soddisfacenti. Attualmente iHeel è l’unica tecnologia esistente in tutto il mondo che può essere implementata nella supply chain delle aziende calzaturiere o dei brand per la creazione di una nuova categoria di prodotto. Quindi, per rispondere alla seconda domanda, il nostro obiettivo è portare i tacchi estensibili su larga scala, creando una nuova categoria di prodotti, maggiormente adattabili alle esigenze di chi li indossa, smart e comodi per la vita quotidiana di tutte le donne.

3DN: Che ruolo ha la stampa 3D nella creazione dei vostri tacchi estensibili? Quali tecnologie utilizzate?

La stampa 3D ha avuto e ha tutt’ora un ruolo fondamentale per noi. Ci ha accompagnato sin dall’inizio nella prototipazione dei nostri tacchi sia internamente, per la parte strutturale, sia per la parte esterna. Abbiamo utilizzato stampanti industriali per i nostri prototipi, per avvicinarci al massimo ad un prodotto finito. Per le nostre ultime creazioni abbiamo utilizzato la tecnologia Multi Jet Fusion di HP, di cui siamo molto soddisfatti. Oggi i nostri tacchi sembrano usciti da una fabbrica, eppure sono stampati in 3D!

3DN: Secondo te, qual è il maggior beneficio della produzione additiva nella vostra attività e in generale nel settore Moda?

Facendo ricerca e sviluppo continuamente, ogni singolo prototipo di tacco, dalla parte strutturale interna alla parte estetica di design, viene creata con la stampa 3D. Non abbiamo mai preso in considerazione altre tipologie di lavorazioni per la prototipia e il motivo è estremamente semplice: la stampa 3D garantisce la velocità dei processi. Di settimana in settimana le modifiche apportate vengono immediatamente stampate e testate e ci portano allo step successivo ad una velocità senza precedenti e questa è un’attività che sin dal primo giorno di lavoro non abbiamo mai smesso di fare. Non conto più il numero dei prototipi che abbiamo sfornato fino ad oggi!
Per questo motivo penso che il principale beneficio della stampa 3D per il settore della moda sia quello di avere la possibilità di muoversi con estrema velocità, investendo risorse economiche non eccessive, nella creazione di nuovi prodotti fisici.

3DN: Quali sono le sfide più grandi che affrontate?

Le sfide più grandi da affrontare quando si tratta di prodotti fisici di questo tipo sono soprattutto due. La prima riguarda il lato design-funzionalità: è estremamente complesso rendere un oggetto funzionale anche esteticamente accattivante, specialmente se si lavora nel settore moda e accessori. L’ingegneria deve trovare la sua modalità estetica per poter essere accattivante e rispecchiare il gusto del mercato. La seconda sfida è quella di creare un oggetto che abbia un costo di produzione corretto. Il mondo è pieno di prodotti o prototipi interessanti, ma sono facilmente riproducibili? La maggior parte di questi non lo è. Se viene a mancare un’opportunità costo-beneficio, non esiste business e quindi tutto il lavoro svolto perde valore.

3DN: Quali sono i progetti presenti e futuri di iHeel?

La nostra azienda è in fase di go to market. Quest’anno abbiamo avuto molteplici risultati positivi sia attraverso una validazione B2C presentandoci al Vivatech di Parigi e sia attraverso altri eventi di settore. Siamo stati selezionati dall’Italian Trade Agency per un percorso di incubazione a Berlino (terminato a Novembre) e a gennaio siamo stati selezionati al Riva Expo (evento di settore internazionale) come una delle 3 migliori startup presenti. Attualmente siamo in fase di discussione con alcune grandi aziende per la messa in produzione della nostra tecnologia, con l’obiettivo di uscire entro il 2023 con un primo test pilota. Nel futuro vogliamo continuare a sviluppare la nostra tecnologia, portarla al massimo della sua possibilità, differenziando i prodotti e le misure dei nostri tacchi, per poi concederla in licenza a chiunque voglia utilizzarla.

Qualche ultima parola per i nostri lettori?

Ci auguriamo di poter uscire per strada tra qualche anno e vedere tante donne indossare scarpe con tecnologia iHeel. Sono dell’idea che un prodotto fisico debba evolversi in parallelo alle esigenze di chi lo utilizza e, in tal senso, poter garantire alle donne maggiore comodità e praticità nella vita quotidiana è ciò che più ci sta a cuore sin dal primo giorno.

iHeel sarà presente per la prima volta al MICAM MILANO 2023, il principale evento europeo dedicato al footwear, dal 19 al 22 febbraio. Per maggiori info sui tacchi iHeel: QUI.

Cosa ne pensi dell’uso della stampa 3D nei tacchi iHeel? Faccelo sapere lasciando un commento sui nostri canali social FacebookLinkedin. Trovi tutti i nostri video su YouTube! Non dimenticare di iscriverti alla nostra Newsletter settimanale per ricevere tutte le notizie sulla stampa 3D direttamente nella tua casella di posta!

Crediti per tutte le foto: iHeel

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Pubblicato da
Nunzia A.

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