Automotive e Trasporti

HD Hyundai Heavy Industries crea un sistema di stampa 3D in loco per la manutenzione delle navi portacontainer 

Le navi portacontainer sono uno dei mezzi più utilizzati al mondo per il trasporto delle merci. Nel 2024, globalmente, circa 901,2 milioni di navi hanno percorso le rotte marittime commerciali e si calcola che entro la fine del 2028 raggiungeranno i 928,1 milioni. La regina indiscussa del commercio marittimo è l’Asia: da lì parte il 56% del traffico mondiale. Essendo mezzi di trasporto che quotidianamente affrontano tratte lunghissime, la manutenzione di queste imponenti navi è fondamentale per garantire sia l’arrivo delle merci, che per evitare incidenti gravi. Ogni anno siamo testimoni di come l’affondamento di queste navi non solo causi delle perdite economiche ingenti, ma inquini irreparabilmente i nostri mari e favorisca il decesso di centinaia di specie marine.

Una soluzione per permettere alle navi portacontainer di essere costantemente manutenute arriva dalla Corea. HD Hyundai Heavy Industries ha annunciato di aver sviluppato una nuova tecnologia di stampa 3D che permetterebbe alle navi di poter effettuare la manutenzione, la riparazione e la revisione (MRO) in loco, in autonomia e mentre il mezzo è in fase operativa. Il progetto che ha previsto la creazione di questo nuovo sistema prende il nome di 3D Printing Digital Workshop. La dimostrazione di questo nuovo sistema di stampa 3D è stata valutata e dimostrata con successo presso l’HD Hyundai Heavy Industries nella città di Mokpo, a bordo della nave portacontainer di classe 9000 TEU “HMM Green Hope” dell’Hyundai Merchant Marine (HMM).

Il 3D Printing Digital Workshop (Crediti fotografici: HD Hyundai)

Il 3D Printing Digital Workshop nasce a seguito di un progetto sostenuto dal Ministero del Commercio, dell’Industria e dell’Energia sudcoreano. Il Ministero prevede che il progetto verrà portato a termine entro questo dicembre. Per dare vita al 3D Printing Digital Workshop, HD Hyundai Heavy Industries ha participato a un consorzio che include le aziende HD Korea Shipbuilding & Offshore Engineering, Ulsan Metropolitan City, American Bureau of Shipping (ABS), CSCAM e Korean Register.

Il 17 marzo l’azienda ASB ha infatti partecipato alla dimostrazione del 3D Printing Digital Workshop dichiarando su X:

Questo evento ha segnato un traguardo importante con l’installazione del primo laboratorio digitale di stampa 3D a bordo di una nave portacontainer di classe 9.000 TEU di Hyundai Merchant Marine (HMM), con l’approvazione di ABS. Le prove in mare, inclusi i test prestazionali per validare la progettazione del sistema, sono state completate con successo, rappresentando un significativo passo avanti nello sviluppo tecnologico per il settore marittimo.

Come funziona il 3D Printing Digital Workshop? Si tratta di un sistema che permette di produrre nell’imediato circa 350 tipi di parti di piccole e medie dimensioni, come bulloni e dadi flangiati, ossia i tubi di collegamento. La novità assoluta è che questo sistema produce le parti necessarie alla manutenzione usando la polvere di metallo, più precisamente l’acciaio inossidabile. Di solito, la produzione in loco di parti stampate in 3D prevede unicamente l’uso di materiali come la plastica. In aggiunta, per contrastare le oscillazioni causate dal moto ondoso durante le lunghe traversate, questo sistema è dotato di una tecnologia che aiuta a gestire e ridurre le oscillazioni e le vibrazioni, garantendo stabilità e un corretto funzionamento del sistema di stampa.

(Crediti fotografici: ABS via X)

L’obiettivo principale di HD Hyundai Heavy Industries è quello di commercializzare questa tecnologia di stampa 3D. Uno degli scopi dell’azienda è quello di creare una libreria digitale contenente al suo interno vari modelli di parti necessarie per la manutenzione. Grazie a questa libreria digitale, si potrà così creare una rete tra i vari porti e le navi. In questo modo, le parti necessarie potranno essere ordinate da remoto e facilmente fornite dai porti vicini. La commercializzazione del 3D Printing Digital Workshop renderebbe la manutenzione più rapida ed efficiente, garantendo un risparmio sia in termini di tempo che di costi. In questo modo, i costi di inventario verrebbero ridotti al minimo, limitando sia le spese aggiuntive che i tempi di inattività richiesti dalla manutenzione tradizionale della nave. Attualmente, HD Korea Shipbuilding & Offshore Engineering stanno studiando come rendere questa tecnologia adatta anche alla produzione di parti servendosi di altri materiali, come la polvere di acciaio al carbonio, spesso usata per la costruzione navale.

La Corea del Sud rientra a pieno titolo tra i giganti asiatici che vogliono affermarsi nel mercato dei trasporti navali. Per farlo si serve di tutte le tecnologie in campo. Come ha dichiarato un funzionario dell’HMM: Parteciperemo attivamente a varie ricerche e sviluppo delle ultime tecnologie e rafforzeremo la nostra competitività attraverso l’introduzione di nuove tecnologie.” Infatti, con la possibilità di stampare in loco componenti essenziali in metallo, le navi portacontainer potranno affrontare più efficacemente le sfide della navigazione a lungo raggio. La stampa 3D si adatta dunque perfettamente alle esigenze di questo mercato in continua crescita che, per rispondere alle continue richieste commerciali, deve non solo innovarsi costantemente, ma anche ottimizzare le risorse a disposizione.

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*Crediti per la foto di copertina: Hyundai Merchant Marine (HMM)

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Pubblicato da
Elisa L.

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