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Guida all’uso di Cura, il software più utilizzato per la stampa 3D

Pubblicato il 13 Aprile 2023 da Nunzia A.
cura

Come si sa, per ottenere un pezzo stampato in 3D è necessario un software di slicing, più comunemente noto come slicer. Lo slicer converte il modello 3D in un file G-code che fornirà alla stampante 3D tutte le istruzioni necessarie per la stampa. Cura è un software di slicing sviluppato da David Braam nel 2014 per questo scopo, acquisito successivamente da UltiMaker. È un software open-source, probabilmente il più utilizzato nel mercato della produzione additiva. Si stima che venga utilizzato da più di un milione di utenti per oltre 2 milioni di lavori di stampa 3D a settimana. Ma cosa rende Cura così popolare?

Uno dei principali vantaggi di Cura è la sua facilità d’uso, il supporto di diversi formati di file e la compatibilità con molte stampanti 3D. I formati di file supportati sono STL, 3MF, OBJ e X3D. Sebbene Cura faccia parte dell’ecosistema UltiMaker, può essere utilizzato anche da stampanti di altri produttori. Il software non solo è gratuito al 100%, ma è anche disponibile in 15 lingue, in modo che gli utenti di tutto il mondo possano utilizzarlo nel modo più semplice possibile. Un’altra caratteristica che contribuisce alla sua popolarità è la compatibilità con i sistemi operativi più comuni, Windows, Mac e Linux. Si noti che Cura è stato certificato per le piattaforme Windows e macOS, garantendo una significativa sicurezza aggiuntiva.

Cura software

Cura è lo slicer più usato per la stampa 3D.

Come funziona il software Cura?

Cura ha un’interfaccia semplice che consente di scegliere tra due impostazioni fin dall’inizio: la modalità consigliata e la modalità personalizzata. La modalità consigliata è particolarmente adatta per ottenere il miglior risultato in pochi click: non è necessario apportare modifiche manuali alle impostazioni. Il software infatti è in grado di scegliere l’orientamento ottimale del pezzo per far risparmiare tempo all’utente, ma anche la velocità di riempimento, la generazione di supporti ottimizzati per ridurre al minimo il post-processing, lo spessore dello strato, ecc. Una buona opzione quando si è agli inizi!

La modalità personalizzata consente invece all’utente di scegliere tra oltre 400 impostazioni. Oltre ai parametri di base, come l’aggiunta di strutture di supporto o la quantità di riempimento richiesta, è possibile aggiungere facilmente altre opzioni. Gli utenti possono anche farsi un’idea di come Cura ritaglierà il modello utilizzando la modalità “anteprima”.

È anche possibile selezionare il filamento utilizzato come profilo prima della stampa, in modo che i parametri vengano automaticamente modificati di conseguenza. Cura presenta infatti numerosi profili di stampa 3D a seconda del materiale scelto grazie al Material Alliance Program: UltiMaker collabora attualmente con più di 80 produttori di filamenti in tutto il mondo, ha testato i loro materiali e offre di conseguenza profili preimpostati (più di 100). Nelle sue ultime versioni, ad esempio, Cura ha inserito i parametri per la stampa FFF di filamenti metallici e del nuovo materiale composito UltiMaker PET CF. Guardando questo video è possibile farsi un’idea dell’uso di Cura, dei profili e di alcune delle impostazioni disponibili:

L’ecosistema completo di Cura

Essendo un software open-source e ampiamente utilizzato in tutto il mondo, Cura è in continua evoluzione. Gli utenti possono accedere al cloud di Cura, che consente di inviare istruzioni di stampa direttamente alle stampanti senza dover utilizzare supporti di memorizzazione tradizionali come le chiavette USB. Gli utenti possono inoltre accedere ai loro progetti ovunque, basta avere un account gratuito. Sono disponibili anche i profili “Professional” e “Excellence”, che consentono di accedere a funzioni aggiuntive. Ad esempio, tramite questi due profili, l’utente può importare i propri file CAD in Cura, semplificando il lavoro di preparazione del modello. Il cloud di Cura consente anche di accedere a una serie di plugin. Il più utilizzato è probabilmente quello che consente di inserire i dati CAD direttamente nello slicer da software come SOLIDWORKS, AutoCAD o Siemens NX. Non è necessario cambiare i formati, tutto è integrato in un unico strumento.

Tramite Cura Connect, inoltre, è possibile inviare la stampa a più stampanti contemporaneamente, che lavoreranno poi simultaneamente. Lo strumento consente di pianificare e gestire diversi lavori di stampa anche su più stampanti 3D UltiMaker. L’interfaccia offre un follow-up dei lavori di stampa in corso, eventuali operazioni di manutenzione, ecc.

Cura

La versione Cura 5.4

Le versioni di Cura vengono aggiornate di continuo, la più recente è la versione 5.4 che presenta qualche miglioramento rispetto alla versione precedente. In particolare, oltre a risolvere diversi bug, UltiMaker Cura 5.4 rende più facile la rimozione di cornici e supporti dalle parti stampate. Inoltre, gli utenti della serie UltiMaker S possono contare su profili di stampa per il nuovo materiale composito UltiMaker PET CF.

Infine, ricordiamo che oggi esiste una grande comunità di utenti attivi che permette di condividere le migliori pratiche e raccomandazioni sull’uso di Cura. Il forum si arricchisce ogni giorno e può migliorare notevolmente l’esperienza degli utenti.

Utilizzi Cura? Hai altre domande sull’uso di Cura per la stampa 3D? Condividi la tua opinione sui nostri social Facebook e LinkedIn. Trovi tutti i nostri video sul nostro canale YouTube! Non dimenticare di iscriverti alla nostra Newsletter settimanale per ricevere tutte le notizie sulla stampa 3D direttamente nella casella di posta!

Crediti per tutte le foto: UltiMaker

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