ETESIAS utilizza la stampa 3D per innovare il settore delle costruzioni
Uno dei settori in cui c’è maggiore attenzione per gli sviluppi recenti della produzione additiva e dei materiali innovativi che questa permette di utilizzare è il settore delle costruzioni. Libertà di design, utilizzo del materiale solo dove necessario, maggiore sicurezza sono solo alcune delle ragioni per le quali molte aziende, startup e centri di ricerca hanno deciso di investire nello sviluppo della stampa 3D per l’edilizia.
Abbiamo di recente pubblicato una lista dei produttori di stampanti 3D per case: quel che è emerso è che il settore è in piena espansione con un numero di attori sempre crescente. Naturalmente, non si tratta soltanto di stampare case in 3D, ma di realizzare edifici, elementi costruttivi o anche opere di design con questa tecnologia innovativa. Per saperne di più, abbiamo intervistato Flavio Galdi, Project Manager della startup ETESIAS, spin-off accademico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, specializzata nella produzione additiva per il settore delle costruzioni.
3DN: Ciao! Puoi presentarti e raccontarci come hai conosciuto la stampa 3D?
Sono Flavio Galdi, architetto specializzato in computational design. Ricopro il ruolo di Project Manager per la startup ETESIAS, che si occupa di stampa 3D robotica per il settore delle costruzioni. Ho conosciuto la stampa 3D circa 10 anni fa durante i miei studi e ho avuto modo di approfondirla nell’ambito di diverse attività lavorative. Mi sono laureato con una tesi relativa all’utilizzo della stampa 3D per la riabilitazione del patrimonio edilizio.
3DN: Quando e come nasce ETESIAS? Qual è il suo obiettivo principale?
ETESIAS nasce nel 2019 da un team di professori di Ingegneria (Costantino Menna, Domenico Asprone, Ferdinando Auricchio) e da Materias, una società guidata dal prof. Nicolais che ha l’obiettivo di creare nuove imprese, supportando lo sviluppo di soluzioni innovative nel settore dei materiali avanzati e accelerandone il loro ingresso nel mercato di riferimento. Le attività di ETESIAS si basano sulla tecnologia di produzione additiva di materiali cementizi e non, con l’obiettivo di innovare il settore delle costruzioni. Nel 2023, in seguito a una campagna di equity crowdfunding, si è ampliata la compagine sociale accogliendo investitori privati e importanti attori internazionali afferenti al mondo delle costruzioni.
Quali tecnologie di produzione additiva e quali materiali utilizzate? Per quali applicazioni?
Nell’ambito della nostra attività, la stampa 3D viene utilizzata con lo scopo di realizzare manufatti e componenti costruttivi avanzati per l’architettura e per il design.
Il setup tecnologico che utilizziamo è costituito da un braccio robotico a sei assi e da una pompa miscelatrice che eroga, in maniera controllata, il materiale depositato dalla testa del robot. Siamo proprietari di tre brevetti relativi ai processi di fabbricazione digitale e utilizziamo principalmente malte cementizie. I prodotti che realizziamo sono sviluppati per applicazioni nel campo dell’edilizia, dell’industria e del design.
3DN: Quali sono i benefici dell’uso della stampa 3D nel settore delle costruzioni?
La tecnologia di stampa 3D applicata al settore delle costruzioni consente una serie di benefici:
- Maggiore sostenibilità, perché riusciamo a ridurre fino al 50% la quantità di cemento utilizzato concentrando la materia solo dove è necessaria in un’ottica di ottimizzazione strutturale.
- Possibilità di realizzare geometrie non standard, senza necessità di usare complessi e costosi sistemi di casseforme in legno.
- Maggiore sicurezza in cantiere e sostegno al crescente fabbisogno di manodopera.
- Digitalizzazione del processo edilizio.
3DN: Qual è la difficoltà principale che incontrate nella vostra attività?
La difficoltà principale è costituita dal fatto che il settore delle costruzioni risulta essere ancora molto legato all’utilizzo delle tecniche tradizionali di costruzione e poco propenso all’innovazione. Ne deriva un arretramento anche per quanto riguarda la normativa edilizia, che non prende in considerazione, ad esempio, l’utilizzo di specifici elementi realizzati con la stampa 3D. Come sta accadendo nel resto del mondo, tuttavia, anche in Italia si stanno facendo importanti passi avanti che vanno nella direzione di un utilizzo sempre maggiore delle tecnologie additive nel campo edile. ETESIAS, in questo, è in prima linea.
3DN: Quali sono i vostri progetti in corso?
Al momento, siamo coinvolti come partner in un progetto dell’Università degli Studi di Napoli Federico II sulla costruzione di un locale tecnico in una centrale elettrica, sfruttando la stampa 3D. Si tratta del primo edificio in Italia realizzato con questa tecnologia ed approvato dal Genio Civile.
3DN: E i progetti futuri?
L’intenzione, per il futuro, è quella di affinare ulteriormente la tecnologia che utilizziamo (attraverso alcuni investimenti) e attivare una linea di produzione industriale per la realizzazione di componenti avanzati per l’architettura e il design. Inoltre, stiamo ragionando sulla possibilità di sviluppare un sistema di stampa 3D mobile in grado di realizzare manufatti edilizi direttamente sul sito di costruzione.
3DN: Qualche ultima parola per i nostri lettori?
Ringrazio 3Dnatives e la sua community per il tempo dedicato a questa intervista. Spero che le informazioni condivise sulla stampa 3D per il settore delle costruzioni siano state utili e stimolanti. Se siete interessati a seguire gli sviluppi di questa innovativa tecnologia, che promette di rivoluzionare il modo in cui concepiamo e realizziamo le nostre strutture, potete seguirci sul sito web di ETESIAS e sui nostri principali canali social!
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Crediti per tutte le foto: ETESIAS