Il ruolo delle donne nei settori che utilizzano l’Additive Manufacturing

In onore della Giornata internazionale della donna, abbiamo voluto dare spazio e visibilità alle donne protagoniste del settore Additive Manufacturing! Oggi sempre più donne padroneggiano e utilizzano le tecnologie di stampa 3D nelle loro attività quotidiane, in tutti i settori. Quest’anno abbiamo voluto focalizzarci su alcuni dei mercati chiave in cui è utilizzata la produzione additiva e parlare dei diversi progetti in cui le donne hanno dato un grande contributo. Si tratta di brillanti progetti AM gestiti da donne di tutto il mondo nei settori aerospaziale, automobilistico, edile, medicale, design & moda, formazione e ricerca, Oil & Gas. Tra queste, tante le donne italiane che rappresentano il mercato della produzione additiva e che eccellono in ogni settore. Buona lettura!
Aerospaziale
Serena Marzatico, Advanced Lead Additive Technology Engineer di Avio Aero
Iniziamo con il settore Aerospace! Una delle professioniste che vogliamo presentarvi è Serena Marzatico, specializzata in ingegneria meccanica e Additive Manufacturing per l’aerospaziale. Ha svolto anni di ricerca sullo sviluppo ed ottimizzazione dei processi e prodotti additive per Avio Aero, azienda italiana leader nel settore aerospaziale, nonché una delle prime a dedicare una fabbrica alla produzione additiva per produrre parti aerospaziali. Oggi Serena Marzatico è Advanced Lead Additive Technology Engineer e Project Leader per lo sviluppo della tecnologia EBM nell’Additive Laboratory di Avio Aero a Torino.

Crediti foto: Serena Marzatico/Eris Eventi
Melissa Orme, Vicepresidente di Boeing Additive Manufacturing
Melissa Orme è una colonna portante della produzione additiva e dell’industria aerospaziale da diversi anni. Nel 2019 è entrata a far parte di Boeing in qualità di vicepresidente per la produzione additiva, dove è stata responsabile della crescita delle capacità di produzione additiva del gigante aerospaziale, compreso l’aumento delle parti stampate in 3D per uso finale. Nel 2022, Melissa Orme è stata fondamentale per l’apertura del nuovo Centro di eccellenza per l’Additive Manufacturing (CoAME) ad Auburn, Washington. Tecnicamente attivo dal 2020, l’inaugurazione del CoAME ha avuto luogo solo nel novembre 2022 a causa delle restrizioni legate alla pandemia. Il centro sarà responsabile della progettazione e della produzione di strumenti e parti per aerei commerciali, elicotteri, veicoli spaziali e satelliti utilizzando la stampa 3D.

Dr. Melissa Orme (center) at the official opening of the Boeing Additive Manufacturing Facility (photo credits: Boeing/Hanneke Weitering)
Automotive
Flavia Iemma, Senior Procurement & Quality Engineer in PUNCH Torino
Flavia Iemma ha un lungo curriculum nel settore automotive e oggi è Senior Procurement & Quality Engineer in PUNCH Torino. L’azienda è specializzata nella progettazione e sviluppo di sistemi di propulsione innovativi e tecnologie avanzate come l’Additive Manufacturing. Fondata nel 2005 da General Motors, con il nome di General Motors Powertrain Europe, nel febbraio 2020 è entrata a far parte del Gruppo PUNCH, fornitore leader per lo sviluppo, l’integrazione e la produzione di trasmissioni e propulsori. Oltre a impegnarsi per la diffusione di una maggiore cosapevolezza nell’uso dell’AM a livello industriale, Flavia Iemma è anche impegnata in prima persona nelle iniziative volte a favorire una maggiore inclusione sul posto di lavoro e nel mondo della stampa 3D.

Flavia Iemma e il team di PUNCH Torino a Formnext 2022.
Ellen Lee, Technical Leader Additive Manufacturing Research di Ford
Un’altra figura importante nel campo dell’AM è Ellen Lee, Technical Leader per la ricerca sulla produzione additiva presso Ford Motor Company, dove ha lavorato per oltre 24 anni ricoprendo diversi ruoli. Ellen Lee è una figura centrale in Ford, dove è stata responsabile dello sviluppo della strategia AM. In quanto tale, ha svolto un ruolo importante in una serie di progetti dell’azienda. In particolare, nel 2014 ha istituito il programma di ricerca dedicato all’AM di Ford, promuovendo l’uso della stampa 3D anche per i componenti di uso finale. Ha anche svolto un ruolo nell’impegno per aumentare la sostenibilità del settore, tra cui un progetto in cui Ford ha collaborato con HP al riciclo di rifiuti stampati in 3D per produrre parti automobilistiche per i camion Ford Super Duty F-250.

Ellen Lee, con altri membri del team di ricerca sulla produzione additiva di Ford (crediti fotografici: Ford).
Costruzioni
Francesca Moretti, CEO & Executive Creative Director di WASP
Il produttore italiano di stampanti 3D WASP è responsabile di diversi progetti di costruzione innovativi, tra cui la realizzazione di un pop-up store per Dior a Dubai utilizzando la tecnologia di stampa 3D. L’azienda è nota soprattutto per i suoi valori legati a sostenibilità ed economia circolare. Uno dei loro progetti più noti è senz’altro TECLA, un habitat ecosostenibile stampato in 3D con terra cruda locale. Francesca Moretti, CEO e Responsabile della Comunicazione di WASP e figlia del fondatore, Massimo Moretti, è in prima linea nella promozione e nello sviluppo dell’azienda, diventando nel tempo il volto di WASP. Oggi l’azienda è leader nel settore AM per la ricerca di nuovi materiali sostenibili di stampa 3D e per i progetti dall’impronta etica che contraddistinguono l’azienda, rendendola unica nel panorama internazionale.

Francesca Moretti, al centro, con il team di WASP.
Maggie Grout, Fondatrice e CEO di Thinking Huts
Maggie Grout è la fondatrice e CEO di Thinking Huts, un’organizzazione no-profit che combina la costruzione stampata in 3D con l’istruzione. Più concretamente, attraverso l’azienda, Maggie Grout spera di aumentare l’accesso globale all’istruzione attraverso soluzioni tecnologiche a scopo umanitario. L’azienda sta sfruttando la produzione additiva per costruire scuole stampate in 3D nelle comunità dei Paesi in via di sviluppo. È già stato completato il progetto pilota, una scuola stampata in 3D a Fianarantsoa in Madagascar, un’importante pietra miliare nella creazione di scuole stampate in 3D. Ma Melissa Grout e il suo team non si fermano qui. Sono previste altre scuole stampate in 3D in Madagascar: l’obiettivo è spingere l’uso della stampa 3D per la costruzione di scuole per aumentare la velocità di realizzazione e l’istruzione per tutti.

Crediti: Thinking Huts/Geoffrey Gaspard e Mattea LinAe
Design & Moda
Annalisa Nicola, Co-fondatrice e CEO di XYZbag
Dopo gli studi in Moda & Design e un Master in Eco-Design al Politecnico di Torino, Annalisa Nicola ha iniziato a lavorare nel settore del design e si è subito avvicinata alle nuove tecnologie e alle materie plastiche. Dopo aver scoperto la stampa 3D grazie a un fablab, ha progettato la sua prima borsa con una macchina FDM. Ha deciso così di fondare a Torino l’azienda XYZbag, che produce borse personalizzate grazie alla produzione additiva. Annalisa è una vera appassionata dell’Additive Manufactuting e una convinta sostenitrice del crescente potenziale delle tecnologie 3D nei settori Design e Moda.

Annalisa Nicola (crediti: XYZbag)
Veronica Crisafulli, Co-fondatrice di iHeel
Veronica Crisafulli ha fondato a 25 anni, con il socio Alessandro Filosa, la startup alla base della tecnologia iHeel. iHeel è la prima tecnologia brevettata, applicabile alle calzature da donna, che consente al tacco di diventare estensibile in altezza, senza modificare l’ergonomia dell’arco plantare della scarpa e dunque mantenendo il comfort ad ogni altezza. Come ci ha raccontato nella nostra recente intervista, i prototipi delle scarpe iHeel sono realizzati con la produzione additiva, che Veronica ritiene essenziale per la possibilità di realizzare sia la parte strutturale interna del pezzo sia la parte estetica. La stampa 3D ha garantito la velocità di processo continuamente necessaria nello sviluppo di questo tipo di prodotto. E per rimanere in tema, ciliegina sulla torta: iHeel è pensata per facilitare la vita delle donne!

Crediti foto: Veronica Crisafulli/ Innovation Hero
Formazione e Ricerca
Amy Elliot, 3D Printing Scientist presso l’Oak Ridge National Laboratory
Amy Elliott ha conseguito il dottorato di ricerca presso il Virginia Tech, dove è stata responsabile del progetto DreamVendor, il primo distributore automatico di stampa 3D al mondo. Ora fa parte del team di ricerca e sviluppo dell’Oak Ridge National Laboratory (ORNL) dove conduce ricerche sulla stampa 3D Binder Jetting in metallo e ceramica. L’anno scorso, Amy Elliot è stata premiata per il suo impegno in favore dell’accesso alle discipline STEM ed è stata una delle 120 donne selezionate per avere una statua stampata in 3D nell’esposizione “IfThenSheCan” presso l’organizzazione di istruzione e ricerca e museo americano Smithsonian.

Crediti: ORNL
Costanza Turrini, Ideatrice e Project Manager di Girls Code it Better
Costanza Turrini è l’ideatrice di un progetto tutto italiano che ha acceso i riflettori sul problema della carenza di studentesse e professioniste delle discipline STEM. Girls Code it Better ha creato una rete di professionisti e aziende che offrono formazione alle ragazze di scuole secondarie di primo e secondo in tutta Italia. In una recente intervista a “Gente”, Costanza Turini ha così commentato: “Il mio sogno? Coinvolgere le ragazze che si sentono più fragili e che magari sarebbero tentate di abbandonare gli studi. E puntare a reclutare sempre più scuole in ambiti difficili, facendo entrare Girls Code It Better nella programmazione scolastica ministeriale“. Tra le discipline offerte nel percorso, anche la materia “fabbricazione digitale e stampa 3D” che punta a innescare la passione per le tecnologie 3D nelle future professioniste di stampa 3D di domani.

Crediti: Costanza Turrini
Medicale
Teresa Flaxman, Senior Clinical Research Associate dell’Ottawa Hospital Research Institute
Teresa Flaxman è Senior Clinical Research Associate presso l’Ottawa Hospital Research Institute, che nel 2021 ha aperto la strada all’uso di modelli 3D per la chirurgia ginecologica. La ricercatrice ha collaborato con il team del laboratorio di stampa 3D dell’Istituto per creare un modello fisico in 3D dell’utero di una donna che si preparava a un intervento chirurgico, consentendo all’équipe chirurgica di vedere l’anatomia dell’organo e, soprattutto, permettendo alla paziente di evitare un intervento chirurgico importante, in questo caso l’asportazione completa dell’utero. La stampa è durata 14 ore e il team intende ampliare il proprio lavoro con il 3D Printing Lab per offrire ad altre donne un intervento ginecologico il meno invasivo possibile.

La dottoressa Flaxman (a sinistra) ha collaborato con il dottor Sony Singh al progetto (foto: Fondazione dell’ospedale di Ottawa)
Raquel Serrano, CEO e fondatrice di Fiixit
Raquel Serrano è CEO e fondatrice di Fiixit, il primo produttore certificato di dispositivi medici personalizzati e prodotti in serie stampati in 3D. L’azienda è specializzata nella produzione di ortesi stampate in 3D che sostituiscono i tradizionali calchi in gesso per coloro che hanno subito lesioni in qualsiasi parte del corpo. Il prodotto offre numerosi vantaggi rispetto ai tradizionali calchi in gesso, in quanto queste stecche non sono pesanti, non causano irritazioni cutanee, sono resistenti all’acqua e hanno un aspetto esteticamente molto più gradevole. La fabbrica si trova a Malaga, da dove opera fornendo ortesi stampate in 3D a cliniche ortopediche in tutta la Spagna. Alcune di queste cliniche ortopediche hanno le stampanti 3D dell’azienda nei loro laboratori, consentendo loro di ridurre i tempi di produzione e di minimizzare l’impatto ambientale.

Raquel Serrano, CEO de Fiixit.