Arte, Moda e Design

Le creazioni Digitally Woven realizzate con plastica riciclata stampata in 3D

Il ruolo della stampa 3D nel mondo del design ha fatto passi da gigante e numerosi progetti di rilievo lo dimostrano. Il concetto di sostenibilità, ad esempio è stato al centro di molti progetti che mirano all’azzeramento dei rifiuti o al loro riutilizzo. Recente è la collaborazione tra il designer britannico Gareth Neal e lo studio olandese The New Raw, che hanno collaborato per una serie di oggetti stampati in 3D realizzati con plastica riciclata.

La serie Digitally Woven, come viene chiamata, è notevole per due aspetti principali. In primo luogo, l’uso della plastica “riciclata tre volte” come materiale dimostra la riutilizzabilità e la fattibilità dei prodotti riciclati. In secondo luogo, il materiale viene estruso in cicli interconnessi, anziché in strati sovrapposti come avviene nella stampa 3D. Il motivo di questa scelta potrebbe non essere evidente. Ma se l’uso e il riutilizzo dei materiali è un concetto nobile, può comportare dei rischi in quanto la struttura del materiale può rompersi nel tempo e durante la bonifica. Fortunatamente i creatori sono riusciti ad evitare questo rischio grazie al loro design innovativo. I loop sono in grado di mantenere la loro forza grazie alla loro disposizione interconnessa e allo spessore del materiale estruso. Inoltre, questo metodo ha contribuito a ridurre la quantità complessiva di materiale necessario per completare il progetto.

Il design interamente stampato in 3D ricorda le asole di un oggetto lavorato a maglia o tessuto.

Questa struttura non è casuale: il team voleva infatti imitare i metodi artigianali tradizionali, come la tessitura e la maglieria, con la stampa 3D. Grazie alla struttura della stampa “a maglia”, è possibile infatti nascondere le imperfezioni. L’oggetto stampato permette quindi di risparmiare tempo e ridurre gli sprechi, perché eventuali imperfezioni o errori di stampa possono essere sostenuti dalla forza della struttura circostante.

Al momento dell’avvio del progetto, The New Raw stampava in uno stile molto tradizionale, con stampe stratificate ottenute passando i modelli 3D attraverso gli strumenti di slicer. Mi hanno chiesto di valutare come utilizzare la loro tecnologia per catturare le tecniche artigianali che avevano iniziato a esplorare per mascherare i refusi.” – spiega Neal – “Le strutture a trama aperta sono state una novità assoluta e sono davvero speciali, in quanto creano oggetti strutturalmente resistenti e leggeri utilizzando la metà del materiale normalmente impiegato. Ho imparato molto [e] ha anche rafforzato l’importanza dello stretto rapporto tra artisti e produttori. Se un produttore è aperto alla sperimentazione, un designer o un maker possono davvero introdurre nuovi approcci ai metodi tradizionali“.

La serie Digitally Woven è stata esposta per la prima volta al London Design Festival, in occasione della fiera Material Matters. Da allora, il designer e l’azienda hanno continuato a lavorare sulla linea Digitally Woven e a portare avanti nuovi progetti. Maggiori informazioni su Gareth Neal o The New Raw sono disponibili sui loro siti web.

La stampante 3D con braccio robotico di The New Raw.

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*Crediti per tutte le foto: James Champion

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Pubblicato da
Nunzia A.

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