menu

CLEANR crea un filtro per lavatrici che cattura microplastiche con la produzione additiva

Pubblicato il 20 Aprile 2023 da Nunzia A.
microplastiche

Attualmente il mondo sta affrontando una crisi ambientale senza precedenti. Gli scienziati stanno cercando soluzioni non solo per il riscaldamento globale, ma anche per l’estinzione delle specie, la scarsità d’acqua e la sicurezza alimentare. Tra tutte, una delle più difficili sfide da affrontare è l’inquinamento da microplastiche. Fortunatamente, le soluzioni iniziano ad arrivare da più fronti. L’azienda CLEANR sta progettando soluzioni di filtraggio per microplastiche da utilizzare nelle lavatrici, con la stampa 3D.

Definite dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) come detriti di plastica di lunghezza inferiore a cinque millimetri, le microplastiche stanno diventando un problema enorme in laghi, fiumi e oceani. Infatti, sono così abbondanti che le ricerche dimostrano che coprono fino all’88% della superficie degli oceani e si trovano ovunque, dalle spiagge dell’Artico e dell’Antartico fino alla cima del Monte Everest e al fondo della Fossa delle Marianne. Si prevede che la situazione peggiorerà, fino a raddoppiare, entro il 2050. Pertanto, la ricerca di soluzioni a questo problema sta diventando sempre più importante.

Le microplastiche provengono spesso dagli indumenti, come queste trovate da Greenpeace nei fiumi tedeschi (foto: Fred Dott / Greenpeace).

CLEANR, giovane startup di Cleveland, Ohio, sta sviluppando sistemi di filtraggio per le lavatrici, una delle principali cause di inquinamento da microplastiche. Poiché gli indumenti sono una delle maggiori fonti di microplastica, le lavatrici sono responsabili da sole del 35% delle microplastiche che entrano nell’ambiente. Il problema è talmente diffuso che molti Paesi hanno già approvato leggi che prevedono l’installazione di soluzioni di filtraggio delle microplastiche. Ad esempio, dal gennaio 2025 tutte le lavatrici francesi dovranno includerne una e i legislatori degli Stati della California e dell’Oregon stanno attualmente lavorando a proposte simili. Con il filtro di CLEANR sarebbe possibile filtrare fino al 99% delle microplastiche prima che entrino nell’ambiente, fino all’incredibile livello di 10 micron.

Non solo, ma la produzione additiva sta giocando un ruolo chiave nello sviluppo delle loro soluzioni. Chip Miller, cofondatore e direttore operativo di CLEANR, spiega: “La tecnologia di stampa 3D gioca un ruolo fondamentale nel modo in cui stiamo aiutando i produttori di lavatrici ad affrontare le complesse specifiche di filtraggio delle microplastiche, i test, i vincoli di spazio e le sfide di costo, mentre si muovono rapidamente per affrontare le nuove normative“.

Usare la stampa 3D per sviluppare nuove soluzioni

Ma in che modo esattamente l’azienda sta utilizzando la stampa 3D? Sembra che CLEANR si stia rivolgendo alla produzione additiva soprattutto per le sue capacità di prototipazione rapida, che le permettono di accelerare l’introduzione delle sue soluzioni di filtraggio delle microplastiche. Inoltre, in un recente comunicato stampa, l’azienda afferma di utilizzare la tecnologia anche per la personalizzazione, in particolare per adattare ogni soluzione a un produttore specifico.

CLEANR si è rivolta all’Automation Ecosystem di Formlabs per creare i propri filtri (foto: Formlabs)

Detto questo, per quanto riguarda l’esatta tecnologia di stampa 3D utilizzata, l’azienda non ha condiviso informazioni. Tuttavia, ha annunciato di essere stata scelta come early adopter per l’Automation Ecosystem di Formlabs, annunciato lo scorso gennaio. L’Automation Ecosystem è stato sviluppato per consentire l’automazione di grandi parchi di stampanti 3D, in particolare per consentire l’espansione delle Form 3+, Form 3B+, Form 3L e Form 3BL. Sapendo che tutte queste stampanti utilizzano la tecnologia SLA, è probabile che sia questa la tecnologia di stampa 3D utilizzata.

David Dillman, Co-fondatore e Chief Technology Officer di CLEANR, conclude: “L’innovazione tecnologica è fondamentale nella corsa all’eliminazione delle microplastiche dagli oceani, dalle scorte alimentari e dall’acqua potabile. L’accesso anticipato alle capacità avanzate di stampa 3D di Formlabs ci aiuterà a mantenere la posizione di leader nella filtrazione delle microplastiche e ad accelerare la nostra espansione nei filtri per l’acqua domestici, nelle lavastoviglie, nelle asciugatrici, nelle lavanderie industriali e oltre.”

Per saperne di più, consultare il comunicato stampa: QUI.

Cosa ne pensi di questo utilizzo della stampa 3D SLA per creare sistemi di filtrazione per microplastiche? Faccelo sapere lasciando un commento sui nostri social Facebook e LinkedIn. Trovi tutti i nostri video sul nostro canale YouTube! Non dimenticare di iscriverti alla nostra Newsletter settimanale per ricevere tutte le notizie sulla stampa 3D direttamente nella casella di posta!

*Crediti foto di copertina: Fondazione Plastic Soup

Lascia un commento

de_DEen_USes_ESfr_FRit_IT
Resta aggiornato
Ricevi ogni mercoledì un riassunto delle ultime notizie dal mondo della stampa 3D.