Aerospaziale e Difesa

Boeing stampa in 3D i componenti di un futuro satellite

La multinazionale americana Boeing sta attualmente stampando componenti per satelliti statunitensi. Nello specifico sta costruendo presso le sue sedi californiane il WGS-11+: l’undicesimo satellite della costellazione WGS. Il progetto, realizzato in collaborazione con l’esercito statunitense, ha lo scopo di aumentare le capacità comunicative delle forze americane, migliorando la protezione da interferenze e criticità.

Grazie a questa tecnologia, lo specialista dell’aviazione spera di ridurre drasticamente i tempi di produzione e mira a consegnare il satellite entro il 2024. Troy Dawson, vicepresidente di Boeing Government Satellite Systems, afferma: “Stiamo stampando più di mille componenti per il WGS-11+, il che ci ha fornito la possibilità d’introdurre l’elemento della personalizzazione (in modo da migliorare le prestazioni del sistema) senza bisogno di lunghi tempi d’integrazione o di strumenti personalizzati. Siamo coscienti di quanto sia importante la velocità per questa missione. Questa velocità produttiva si traduce in efficacia contro le minacce. Continuando a investire nella nostra tecnologia e nei nostri processi, sappiamo che saremo in grado di consegnare ancora più velocemente un satellite che abbia le medesime qualità.”

Crediti foto: Boeing

Utilizzo della stampa 3D per la creazione di satelliti

Boeing e le Forze Spaziali Statunitensi hanno lanciato ufficialmente la fase produttiva alla fine del 2021, dopo aver completato la revisione del progetto del sistema. Sostengono di aver sfruttato i vantaggi della stampa per accelerare lo sviluppo del satellite e ottimizzare le sue prestazioni. Fra i componenti stampati in 3D che compongono il WGS-11+ troviamo anche i sistemi d’isolamento e controllo termico. Nel suo comunicato stampa Boeing non ha precisato quale processo di stampa 3D sia stato utilizzato, ma ha specificato di aver usato una lega di alluminio, una lega di titanio e un polimero ad alte prestazioni.

Boeing sostiene che quest’ultimo satellite dimostra un’evoluzione nella tecnologia phased array, in quanto è in grado di generare contemporaneamente centinaia di fasci guidati elettronicamente, un’impresa che è stata possibile raggiungere unicamente grazie alla flessibilità della produzione additiva. Ottieni maggiori informazioni QUI

Cosa ne pensi del futuro satellite stampato in 3D da Boeing? Condividi con noi la tua opinione nei commenti qui sotto o sui nostri canali social FacebookTwitter, Linkedin e YouTube! Non dimenticare di iscriverti alla nostra Newsletter settimanale per ricevere tutte le notizie sulla stampa 3D direttamente nella tua casella di posta!

Condividi
Pubblicato da
Mélanie W.

Articoli recenti

Quali sono le caratteristiche dell’allumina nella stampa 3D?

L’allumina, conosciuta anche come ossido di alluminio, è una ceramica tecnica ampiamente utilizzata, ricavata dalla…

4 Settembre 2025

#Startup3D: Parastruct al servizio di una costruzione più sostenibile e circolare

La startup Parastruct si è recentemente fatta conoscere vincendo il premio per l'innovazione austriaca nella…

2 Settembre 2025

BMW Additive Manufacturing Campus: riciclo e innovazione con la stampa 3D

Il Gruppo BMW ha compiuto un significativo passo avanti verso l’economia circolare. Presso l’Additive Manufacturing…

1 Settembre 2025

Un nuovo cerotto cardiaco stampato in 3D al Politecnico federale di Zurigo

Un team di ricerca interdisciplinare guidato dal professor Robert Katzschmann (ETH Zurigo) e dal professor…

29 Agosto 2025

Tutto quello che c’è da sapere sullo slicer Creality Print

Creality Print, sviluppato dal produttore di stampanti 3D Creality, è uno slicer, cioè un software…

29 Agosto 2025

Morningbird Space promuove lo sviluppo delle tecnologie 3D per accelerare la conquista dello spazio

È difficile non parlare di produzione additiva quando si parla di aerospazio e di conquista…

27 Agosto 2025

Questo sito web utilizza i cookie.