menu

Una biostampante 3D a bordo della ISS: il futuro della medicina spaziale?

Pubblicato il 1 Ottobre 2024 da Nunzia A.

Gli astronauti devono essere preparati ad affrontare una serie di problemi di salute nello spazio, poiché non hanno accesso diretto a cure mediche complete nel loro ambiente isolato. Sebbene a bordo delle stazioni spaziali siano disponibili attrezzature mediche e farmaci e gli astronauti possano comunicare con i medici sulla Terra, le opzioni terapeutiche rimangono limitate. Ma una nuova ricerca in orbita, in particolare con l’utilizzo di una bio-stampante 3D, potrebbe presto cambiare tutto questo.

L’azienda finlandese di bioprinting Brinter AM Technologies ha recentemente inviato la biostampante 3D Brinter Core sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La stampante è stata consegnata per la prima volta a Redwire Space NV, un’azienda che sviluppa sistemi spaziali e che attualmente sta conducendo un progetto per integrare il sistema 3D sulla ISS, con il sostegno finanziario dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Una volta adattata e integrata nel modulo Columbus della ISS, la stampante dovrebbe essere in grado di produrre campioni biologici in orbita.

biostampante 3D ISS

L’installazione sulla ISS (foto: Redwire)

L’obiettivo di questa ricerca è studiare gli effetti della microgravità sulle strutture cellulari stampate in 3D per migliorare le conoscenze sulla gestione delle emergenze sanitarie e delle malattie nello spazio. Verranno inoltre condotte ricerche sui farmaci stampati in 3D, sulla tossicologia e su tessuti stampati in 3D. Tomi Kalpio, CEO di Brinter AM Technologies Oy, spiega che gli astronauti potranno utilizzare la biostampante per “creare costrutti simili a tessuti per sostituire parti del corpo danneggiate”, ad esempio per trattare ustioni della pelle o lesioni ossee. La stampante 3D sarà utilizzata per far crescere cellule, organi, impianti di tessuto e matrici cellulari. Queste offrono la possibilità di studiare gli effetti della microgravità e di altri fattori spaziali sui tessuti umani, tra cui ossa, cartilagini, reti vascolari e, in ultima analisi, interi organi.

La stampa 3D di strutture cellulari nello spazio è particolarmente importante per supportare le missioni spaziali. È soprattutto durante le missioni lunghe e lontane che sono necessarie nuove tecnologie per trattare efficacemente le malattie, poiché spesso non è possibile un rapido ritorno sulla Terra. Tomi Kalpio sottolinea che nelle missioni di esplorazione a lungo termine nelle profondità dello spazio, “bisogna fare di più con meno se si vuole che tutto funzioni nell’esigente ambiente spaziale. Per questo motivo, gli elementi tecnologici devono essere ottimizzati e miniaturizzati”.

biostampante 3D ISS

La bioprinter 3D (crediti fotografici: BrinterAM Technologie)

La biostampante 3D Brinter Core offre una serie di vantaggi. Tomi Kalpio commenta: “Le tecnologie di bioprinting hanno un grande potenziale per supportare le cure mediche, anche nello spazio, e per aumentare l’autonomia dell’equipaggio nelle missioni di lunga durata. La ricerca potrebbe contribuire a una più profonda comprensione dei meccanismi biofisici della formazione, della rigenerazione e della durata della vita dei tessuti. Lo spazio offre inoltre un ambiente unico per lo studio delle biostrutture, che possono svilupparsi in tessuti o organi senza limitazioni spaziali. Un altro vantaggio è che non è necessaria alcuna struttura di supporto e, in futuro, i modelli biologici stampati in 3D potrebbero svolgere un ruolo importante nella produzione di tessuti vitali”.

Cosa ne pensi dell’uso del 3D bioprinting nello spazio? Condividi la tua opinione sui nostri social Facebook e LinkedIn. Trovi tutti i nostri video sul nostro canale YouTube! Non dimenticare di iscriverti alla nostra Newsletter settimanale per ricevere tutte le notizie sulla stampa 3D direttamente nella casella di posta!

*Crediti foto di copertina: Brinter AM Technologies

Lascia un commento

de_DEen_USes_ESfr_FRit_IT
Resta aggiornato
Ricevi ogni mercoledì un riassunto delle ultime notizie dal mondo della stampa 3D.