Automotive e Trasporti

Una bici stampata in 3D accompagnerà l’esploratore Alex Bellini nel suo viaggio in Alaska

La stampa 3D applicata al ciclismo e alla produzione di biciclette altamente performanti è sempre più diffusa. Basti pensare al successo di Filippo Ganna, che ha battuto il record dell’Ora entrando nella storia del ciclismo, grazie alla sua personalissima Bolide F HR 3D di Pinarello stampata in 3D. Questa volta è l’esploratore italiano Alex Bellini a voler tentare una missione da record, utilizzando, per la prima volta per un viaggio in Alaska, una mountain bike con telaio stampato in 3D completamente personalizzata.

Bellini viaggia da 20 anni nelle condizioni più estreme, esplorando il globo per raccontare il mondo e sensibilizzare su tematiche ambientali. Questa volta ha deciso di tentare un’avventura unica nel suo genere esplorando Alaska, Groenlandia e Oceano Artico in sella alla mountain bike Impact. Il progetto denominato “Eyes on Ice” è appena partito dall’Italia e durerà ben tre anni. La bici utilizzata è un mezzo su misura stampato in 3D appositamente per questa missione, secondo le necessità e il fisico dell’esploratore e del suo compagno di viaggio Alessandro Plona.

Alessandro Plona (a sinistra) e Alex Bellini (a destra).

Dall’Alaska all’Oceano Artico sulla mountain bike Impact

Il progetto “Eyes on Ice” (in italiano “Occhi sul Ghiaccio”) ha l’ambizione di percorrere in tre anni le zone polari del Pianeta. Lo scopo per Alex Bellini non è soltanto quello di esplorarle, ma soprattutto di portare l’attenzione sulle problematiche ambientali che queste zone stanno vivendo, dallo scioglimento dei ghiacciai, a tutte le altre conseguenze del cambiamento climatico.

Il viaggio di Alex Bellini e Alessandro Plona andrà da Anchorage fino al villaggio di Nome. Il percorso prevede la missione in Alaska quest’anno, l’attraversata della Groenlandia nel 2025, per poi concludere in bellezza nel 2026 con l’Oceano Artico. ll duo attraverserà tra febbraio e marzo 1.800 chilometri in sella alla mountain bike Impact: un prototipo realizzato con stampa 3D con telaio in plastica riciclata industriale. “Questo non vuole essere semplicemente un viaggio esplorativo, ma con Eyes on Ice vogliamo assumere un ruolo proattivo nella comprensione, divulgazione e protezione degli ecosistemi polari. La nostra storia e il nostro futuro sono strettamente legati al ghiaccio” – ha spiegato Alex Bellini. Questo progetto va infatti a completarne un percorso iniziato nel 2019 con “10 Rivers 1 Ocean”, una missione in cui Bellini ha esplorato i dieci fiumi più inquinati del mondo.

Primi test del telaio stampato in 3D.

La realizzazione di Impact con la stampa 3D

Nella comunicazione del progetto, oltre ovviamente allo scopo della missione, si è data grande importanza alla realizzazione della bicicletta Impact con la stampa in 3D, e al desiderio di contribuire alla nascita di una filiera del riciclo del policarbonato, materiale eccezionale che a differenza di PE, PP, PET, viene oggi bruciato post-consumo anziché riciclato. Immaginato ed assemblato da Daniele Rinaldi (Renaldi Telai) sulla base delle richieste e delle esigenze tecniche di Alex Bellini e Alessandro Plona, il telaio di IMPACT è stato progettato e realizzato ex-novo dal team eXgineering/Gimac/X-engineering che, guidato da Francisco Martins Carabetta, ha continuato per le settimane successive a perfezionare forme e funzioni sulla base dei test sul campo e delle sensazioni dei due avventurieri.

La stampa del telaio è stata realizzata con il processo di stampa 3D RAM (Robotic Additive Manufacturing), partendo da pellet di policarbonato riciclato arricchito in rigidezza per il 30% da fibra di carbonio. Il design unico e sostenibile prende spunto dalla già nota New01Bike. La produzione ed il perfezionamento del prototipo hanno richiesto circa 15 giorni intrecciati con test e modifiche per renderlo il più affidabile, performante e comodo possibile. «Impact è il risultato di innovazione e sostenibilità: grazie al policarbonato, che è rimacinabile e riprocessabile per almeno cinque cicli», ha aggiunto Bellini.

Testata sui percorsi innevati della Valtellina, Impact è stata poi sottoposta alla camera climatica del Politecnico di Milano, a -40°C: un ambiente che riproduce le condizioni estreme, i carichi, la pedalata e l’irregolarità del tracciato. Per i più curiosi ed appassionati, i due esploratori hanno condiviso un link di tracciamento per poter seguire il loro viaggio live, disponibile QUI.

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Credit per tutte le foto: Alex Bellini/Alaska 2024

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Pubblicato da
Nunzia A.

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