3DExpress: il progetto MIMOSA per ottimizzare i velivoli con la stampa 3D
Ecco un’altra puntata del nostro format settimanale: “3DExpress”! Ripercorriamo nel fine settimana 5 notizie che hanno segnato il settore negli ultimi giorni. Lanci di prodotti, acquisizioni, finanziamenti, nuove applicazioni… 3DExpress si propone di fornire le ultime notizie dal mercato della produzione additiva in modo veloce e puntuale. Dal progetto europeo MIMOSA guidato dal Politecnico di Torino, alle notizie dal mercato nazionale e internazionale. Buona lettura!
Al via il progetto MIMOSA per ottimizzare i velivoli con la stampa 3D
Il Politecnico di Torino, in collaborazione con TÜV Italia e altri partner del settore aeronautico, ha presentato i primi risultati del progetto europeo MIMOSA. Questo progetto, partito a fine 2022, vuole trasformare la costruzione dei velivoli grazie all’uso congiunto di materiali compositi e metalli stampati in 3D. Il 15 maggio si è tenuto un convegno a Torino, al museo dell’automobile, dove sono stati presentati i primi risultati del progetto di ricerca alle aziende del settore aerospace. Tra i partecipanti, oltre al Politecnico di Torino e TÜV Italia e Bytest (Gruppo TÜV SÜD), figurano importanti aziende italiane come Leonardo, la startup F3nice, oltre ad altri partner operanti nei settori dell’industria meccanica e dei materiali. “Il progetto MIMOSA – osserva il professor Giorgio De Pasquale, alla guida del progetto – porterà alla produzione, sfruttando brevetti specifici del Politecnico, di strutture multi-materiale composte da leghe metalliche e materiali compositi senza elementi intermedi (adesivi o rivetti) mediante l’integrazione di manifattura additiva metallica, trattamenti superficiali al plasma e fibre di carbonio. A fine servizio, le strutture realizzate con la tecnologia MIMOSA potranno essere rigenerate grazie a un processo di “atomizzazione” che riduce gli scarti metallici in polvere a granulometria e composizione controllate, che diviene una materia prima “secondaria” per gli stessi processi di additive manufacturing.” Seguiremo il progetto per saperne di più sui suoi interessanti sviluppi!
Stefano Pasquino, Sabrina Zapperi di TUV Italia e Giorgio De Pasquale del Politecnico di Torino. (Crediti: Politecnico di Torino)
Weerg aggiunge la colorazione ai suoi servizi
Il service online italiano Weerg ha aggiunto un nuovo sevizio alla sua offerta. Dopo l’aggiornamento del parco macchine HP Multi Jet Fusion 5600, l’azienda è pronta per introdurre un nuovo servizio di tintura per la stampa 3D. L’azienda, che offriva già la tintura in colore nero delle parti prodotte con stampa 3D, adesso ha aggiunto i nuovi colori giallo, rosso, blu, verde e arancione. “Con il recente investimento abbiamo aumentato la capacità produttiva del 30%, ottimizzando le applicazioni per una produzione flessibile su vasta scala. Dopo questa operazione, che ci ha portati ad essere il service HP MJF più attrezzato al mondo, sapevamo che mancava ancora un aspetto per poter soddisfare pienamente tutte le esigenze di progettazione dei nostri clienti: la colorazione”, ha dichiarato Matteo Rigamonti, Presidente e Fondatore di Weerg.
Foto: weerg
Il razzo Ariane 6 decollerà presto con una stampante 3D a bordo
L’Agenzia Spaziale Europea ha appena annunciato l’imminente decollo del nuovo razzo Ariane 6, che sarà utilizzato per diversi scopi, tra cui l’esplorazione spaziale e la sperimentazione di nuove tecnologie. Una di queste è la produzione additiva. Si tratta della missione Replicator, lanciata dalla start-up Orbital Matter: l’obiettivo è dimostrare il pieno potenziale della stampa 3D in orbita e, in ultima analisi, costruire infrastrutture sulla Luna e su Marte. La tecnologia sviluppata dalla startup opera in microgravità, senza produrre calore durante il processo di stampa. Durante il volo Ariane 6, la stampante 3D CubeSat dovrebbe stampare una trave di 50 cm di lunghezza a un’altitudine di 580 chilometri: una novità assoluta per questa macchina, che finora ha dimostrato il suo valore solo sulla Terra.
Jakub Stojek, CEO di Orbital Matter, e Robert Ihnatisin, Chief Technology Officer, con una replica del CubeSat (Crediti foto: ESA)
AM Craft raccoglie 600.000 euro
La start-up AM Craft, specializzata nella produzione di attrezzature stampate in 3D per l’industria aerospaziale, ha appena raccolto 600.000 euro! L’amministratore delegato della società, Didzis Dejus, ha spiegato: “L’obiettivo è quello di consentire la fornitura rapida e a basso costo di una vasta libreria di parti, consegnate in modo sostenibile da centri di produzione locali certificati in tutto il mondo, aumentando così in modo massiccio l’uso della produzione additiva nella fornitura di parti di ricambio e nella produzione OEM“. AM Craft potrebbe quindi consentire di progettare parti aeronautiche il più possibile conformi ai requisiti, riducendo non solo l’impatto ambientale della produzione, ma anche i tempi e i costi.
Il team di AM Craft (crediti fotografici: AM Craft)
Una nuova macchina per metallo
Il produttore cinese Eplus3D ha presentato la sua nuovissima stampante 3D per metallo, basata sulla LPBF. Presenta ben 36 laser e può essere modificata per aggiungerne altri 26! Chiamata EP-M2050, offre un generoso volume di stampa di 2050 x 2050 x 1100 mm e uno spessore di strato compreso tra 20 e 120 micron. Il produttore sottolinea che questa macchina industriale è particolarmente adatta alla produzione di pezzi per l’industria aerospaziale, grazie alla qualità e alla precisione che offre. Infine, i laser in fibra della macchina hanno una potenza di 500 o 700 W, a seconda delle esigenze dell’utente.
La nuova macchina del produttore cinese (crediti fotografici: Eplus3D)
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