#3DExpress: 5 milioni al progetto italiano MARiS per il riciclo della fibra di carbonio via stampa 3D
Ecco per voi un’altra puntata del nostro nuovo format che potrete leggere ogni settimana: “3DExpress”! Ripercorreremo nel fine settimana 5 notizie che hanno segnato il settore negli ultimi giorni. Lanci di prodotti, acquisizioni, finanziamenti, nuove applicazioni… 3DExpress si propone di fornire le ultime notizie dal mercato della produzione additiva in modo veloce e puntuale! Questa settimana parliamo del progetto italiano MARIS finanziato dal Governo con oltre 5 milioni di euro per il recupero degli scarti di fibra di carbonio. Da non perdere anche le novità sul mercato della stampa 3D nel settore Costruzioni e della situazione attuale del settore a livello globale con le recenti notizie dai produttori Desktop Metal e Prodways! Buona lettura!
Progetto MARiS: nuovi materiali per automotive e aerospazio da scarti di fibra di carbonio
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha appena annunciato il finanziamento di oltre 5 milioni di euro al progetto MARIS, portato avanti da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), Aerosoft spa (capofila), Cnr (Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali), Università di Salerno (Dipartimento di Fisica) e ATM srl. Dato l’aumento negli ultimi decenni dell’impiego dei compositi in fibra di carbonio, in particolare nei settori aerospace e automotive, è cresciuta al contempo la quantità sia dei prodotti in composito a fine vita, sia degli scarti di produzione, che possono arrivare fino al 20% del materiale utilizzato. “Trovare nuove strade per il loro riutilizzo – spiega Sergio Galvagno, ricercatore ENEA del Laboratorio di Nanomateriali – costituisce una vantaggiosa strategia di gestione per migliorare il ciclo di vita e la sostenibilità ambientale ed economica di questi materiali. Il progetto MARIS costituisce per ENEA l’occasione di sperimentare i nostri processi sui materiali di nuova generazione del settore dei compositi aereonautici, per sviluppare nuove strade per l’utilizzo delle fibre di carbonio recuperate anche mediante il loro impiego in processi di stampa 3D”. Dal canto suo, Aerosoft mira a costituire una filiera per il recupero delle fibre di carbonio e il loro successivo riutilizzo attraverso un processo di consolidamento delle fibre in lastre pre-consolidate pronte per impieghi e applicazioni sia in campo aerospace che automotive.
La stampa 3D nel mercato delle costruzioni è in crescita
Questa settimana Research and Market ha pubblicato un nuovo studio sul mercato della stampa 3D nel settore delle costruzioni. Prevede che il mercato avrà un valore di oltre 11 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale stimato del 44% nel periodo analizzato. Nel 2022 il valore era di 629 milioni di dollari. È quindi probabile che assisteremo a un vero e proprio boom della produzione additiva nel settore delle costruzioni, il che non sorprende affatto visti i diversi progetti che abbiamo visto svilupparsi negli ultimi due anni. Questa tecnologia offre vantaggi significativi e potrebbe fornire alcune risposte alla crisi abitativa.
La nuova stampante 3D modulare per calcestruzzo RIC-M1 PRO
A conferma della precedente notizia sulla crescita del mercato della stampa 3D nelle Costruzioni, RIC Technology, azienda specializzata in stampa 3D robotica e di grandi dimensioni per l’edilizia, ha appena lanciato la sua nuova stampante 3D per calcestruzzo RIC-M1 PRO. Presentata al World of Concrete 2024, secondo il produttore questa macchina è in grado di aumentare l’efficienza e ridurre la manodopera nella stampa 3D per l’edilizia. In che modo? La particolarità della RIC-M1 PRO è l’ingombro ridotto e il design modulare, che elimina così la necessità di assemblaggio. Questo design promette di semplificare il trasporto della stampante che può essere resa operativa entro due o quattro ore nel cantiere. La macchina offre un volume di stampa di circa 6,5x13x4 metri e può stampare sia con cemento che con malta. Questa versatilità consente di gestire progetti diversi: da elementi strutturali su larga scala in calcestruzzo, a progetti su scala ridotta e dettagliati con malta. Inoltre, la RIC-M1 PRO è stata automatizzata in modo da ridurre al minimo la manodopera necessaria, punto che il produttore sottolinea per il notevole potenziale risparmio sui costi e tempi di produzione.
Desktop Metal annuncia un nuovo piano di riduzione e licenziamenti
Una notizia meno positiva arriva da Desktop Metal. Dopo il fallimento della fusione Desktop Metal – Stratasys dello scorso anno, sono rimasti degli interrogativi sul futuro dell’azienda. La situazione si è aggravata negli ultimi mesi con il recente avviso di non conformità da parte del NYSE. Tuttavia, questa settimana l’azienda ha iniziato a muoversi annunciando un piano di riduzione dei costi che prevede un risparmio annuale di 50 milioni di dollari. Analogamente alle precedenti misure di riduzione dei costi adottate da Desktop Metal, la mossa include anche licenziamenti: l’azienda ha infatti annunciato che ridurrà la propria forza lavoro del 20%, dopo le precedenti riduzioni del 12% e del 15% rispettivamente. Parlando della mossa, Ric Fulop, CEO e fondatore di Desktop Metal, ha così commentato: “I piani di riduzione dei costi annunciati oggi, in aggiunta ai 100 milioni di dollari di riduzione dei costi realizzati nel 2023, ci aiuteranno a generare un flusso di cassa positivo alla luce di un ambiente di domanda più morbido. Mentre il nostro settore sta attraversando un periodo difficile, l’impegno di Desktop Metal nei confronti della visione della produzione additiva 2.0 non è cambiato. Continuiamo ad avere una visione positiva a lungo termine per questo settore che sta passando alla produzione di massa”.
Prodways interrompe la vendita di stampanti 3D per gioielli
Anche in Europa il mercato della stampa 3D è in una fase di cambiamento. Prodways, produttore francese di soluzioni per la produzione additiva, ha annunciato la decisione di interrompere la vendita di stampanti 3D per gioielli. Questo cambiamento strategico fa seguito ai risultati del 2023, in cui queste piccole stampanti 3D in cera e resina, vendute con il marchio Solidscape, hanno registrato vendite deboli, un fatturato basso e perdite operative significative. Con questa decisione, Prodways prevede di riallocare le proprie risorse per potenziare le soluzioni di stampa 3D industriali ad alto volume e i materiali ad alto valore aggiunto. Secondo il team, la crescita in questo segmento è più facile da attivare e porterà a una maggiore redditività. Qquesta mossa consentirà all’azienda francese di rafforzare la propria posizione sul mercato della produzione additiva.
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