3DExpress: porta siringhe stampati in 3D donati all’ospedale Moscati
Ecco un’altra puntata del nostro format settimanale: “3DExpress”! Ripercorriamo nel fine settimana 5 notizie che hanno segnato il settore negli ultimi giorni. Lanci di prodotti, acquisizioni, finanziamenti, nuove applicazioni… 3DExpress si propone di fornire le ultime notizie dal mercato della produzione additiva in modo veloce e puntuale! Questa settimana partiamo dall’Italia con l’arrivo di porta siringhe stampati in 3D all’Ospedale Moscati di Avellino; continuiamo con una svolta nella stampa 3D di elettromagneti che arriva dal MIT. Da non perdere anche il nuovo progetto di case popolari costruite con la stampa 3D in Argentina; le protesi oculari stampate in 3D e realizzate con l’aiuto dell’IA e il nuovo software di Velo3D. Buona lettura!
Porta siringhe stampati in 3D in PLA riciclato donati all’ospedale Moscati di Avellino
L’azienda ospedaliera Moscati di Avellino ha ricevuto in dono dei porta siringhe realizzati con stampa 3D. Dietro questo gesto l’azienda 3DRap e l’associazione Amos Partenio impegnata nella sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno. A ricevere il dono è stata infatti la Breast Unit del Moscati. Oltre ad un oggetto utile e progettato appositamente per la sua funzione, si tratta di un prodotto ecologico realizzato in PLA riciclato, recuperato dagli scarti dell’industria agroalimentare. Non è la prima volta che la stampa 3D entra nell’ospedale irpino: anche durante l’epidemia Covid-19 è stato destinatario di visiere realizzate con la stampa 3D e donate ai reparti in difficoltà.
Crediti foto: Azienda Ospedaliera Moscati / Avellino Today
I ricercatori del MIT raggiungono una svolta nella stampa 3D di elettromagneti
I ricercatori del MIT, guidati da Luis Fernando Velásquez-García, sono riusciti a stampare in 3D dei solenoidi, segnando un significativo passo avanti nella produzione elettronica. I solenoidi, costituiti da una bobina di filo avvolto attorno a un nucleo magnetico, fungono da componenti indispensabili in una miriade di applicazioni elettroniche. I ricercatori hanno adottato una stampante 3D multimateriale per sovrapporre tre materiali diversi: un materiale dielettrico che funge da isolante, un materiale conduttivo che forma la bobina elettrica e un materiale magnetico morbido che costituisce il nucleo. Questo adattamento ha facilitato la produzione di solenoidi compatti e monopezzo, eliminando il rischio di errori di assemblaggio. Attraverso i loro esperimenti, i ricercatori sono riusciti a stampare un elettromagnete con otto strati di avvolgimento, disposti in una configurazione a spirale. I risultati hanno mostrato che un elettromagnete di 25 mm di diametro realizzato mediante stampa 3D può resistere al doppio della corrente elettrica e generare un campo magnetico tre volte più forte rispetto al suo equivalente prodotto convenzionalmente. Le applicazioni potrebbero essere innumerevoli, dal settore medicale a quello aerospaziale.
Crediti foto: Massachusetts Institute of Technology (MIT)
Case popolari costruite con la stampa 3D in Argentina
Ci spostiamo ora in Argentina, dove l’Università Nazionale di La Plata (UNLP), insieme alla Astillero Río Santiago, sta sviluppando un prototipo di stampante 3D per la costruzione di alloggi sociali. Questo sistema sarebbe veloce, economico e di alta qualità. Si prevede che la macchina sia in grado di costruire una casa completa di 60 metri quadrati in sole 50 ore. La stampante 3D è costituita da una struttura di 6 metri di larghezza e 11 metri di altezza. Fernando Tauber, vicepresidente accademico dell’UNLP, ha commentato: “Poter presentare questo sviluppo rappresenta un passo fondamentale che ci pone sul punto di essere il primo e unico Paese in America a costruire alloggi sociali a livello nazionale con stampanti 3D“.
Crediti foto: UNLP / Astillero Río Santiago
Protesi oculari stampate in 3D
Un team di ricercatori del Fraunhofer Institute ha utilizzato la produzione additiva e l’intelligenza artificiale per progettare più rapidamente protesi oculari personalizzate. Secondo i ricercatori, questa combinazione potrebbe ridurre i tempi di produzione dell’80%, superando così alcune sfide produttive. La protesi ha un aspetto molto realistico e sarebbe molto confortevole, evitando a chi la indossa di cambiare l’impianto ogni 5-10 anni. Creata con la tecnologia PolyJet in soli 90 minuti, può essere applicata in 15 minuti. Dopo 10 test clinici condotti con successo al Moorfields Eye Hospital, 200 pazienti adulti hanno ricevuto una protesi oculare stampata in 3D.
Crediti foto: Institut Fraunhofer
Una nuova funzione per il software di Velo3D
Velo3D, produttore di stampanti 3D per metallo, ha sviluppato uno strumento aggiuntivo per il suo software di preparazione alla stampa, Flow. Chiamato Developer, offre agli utenti della tecnologia dell’azienda americana maggiore flessibilità e controllo. In particolare, Developer consente agli utenti di accedere ai parametri di stampa a livello di editor del software, di importare parametri già sviluppati su progetti precedenti o di ottimizzarli per applicazioni specifiche. Thomas Pomorski, responsabile della produzione additiva di Ursa Major, afferma: “Può essere difficile ottenere risultati riproducibili su diverse stampanti 3D per metallo, anche se si tratta dello stesso modello. Tuttavia, la soluzione di Velo3D è in grado di produrre parti secondo le specifiche su qualsiasi stampante, con enormi vantaggi per le aziende che desiderano aumentare la produzione dei loro pezzi.“
Crediti foto: Velo3D
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